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NÜRBURG – La scuderia Toyota Gazoo ha scelto un pacchetto aerodinamico “ad elevatissima deportanza” per il ritorno in pista della sfortunata TS050 Hybrid che ha accarezzato lo storico successo alla 24 Ore di Le Mans. Solo un guasto meccanico all'ultimo giro ha tolto ad Anthony Davidson, Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima la soddisfazione di salire sul gradino più alto del podio della gara di resistenza più famosa al mondo.
La nuova aerodinamica è stata studiata per la “particolare fisionomia del tracciato”, cioè il Nürburgring, quarta tappa del FIA World Endurance Champiohip (WEC) 2016. Sia l’anteriore sia il posteriore sono stati modellati nelle gallerie del vento della scuderia per assicurare un maggior carico aerodinamico anche a dispetto della velocità di punta, una soluzione ritenuta più adatta alle caratteristiche delle prossime piste.
Nella classifica costruttori, Toyota è soltanto terza a quota 79 ed insegue Audi che ne ha 95 e Porsche che ne ha 127. Fra i piloti, grazie alla piazza d'onore conquistata da Stéphane Sarrazin, Mike Conway e Kamui Kobayashi (seconda auto, la 6) proprio in Francia, il costruttore occupa la terza posizione, ad una lunghezza dal potenziale secondo posto. Per Davidson, Buemi e Nakajima (vettura 5) è come se il WEC 2016 non fosse ancora cominciato: appena 1 punto in tre gare.
Paradossalmente anche per Toyota la gara tedesca è quasi “casalinga” perché il circuito si trova ad un’ora di guida dalla sede del team Motorsport Gmbh di Colonia. “Vogliamo lasciarci la delusione di Le Mans alle spalle” ha commentato il presidente del team, Toshio Sato. Che ha ringraziato tifosi, avversari ed amici perché “nelle ultime settimane ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e supporto, non lo dimenticheremo”. Un esempio di cavalleria sportiva.