Il rendering dell’UP40 Crossover di Antonini Navi

Antonini Navi, a settembre via ai lavori per l’UP40 Crossover. De Simoni: «Interpretazione contemporanea degli yacht classici»

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

LA SPEZIA - A inizio giugno, com’è noto, Antonini Navi ha annunciato l’intenzione di cimentarsi nella costruzione “in proprio” di super yacht full custom in virtù di un accordo di collaborazione con il progettista Fulvio de Simoni. In quei giorni scanditi dall’entusiasmo per l’inizio dell’avventura (dopo anni di lavoro per conto terzi) venne spiegato che l’obiettivo di partenza del cantiere spezzino era realizzare tre diverse tipologie di yacht, ma unite da un elemento comune, e cioè lo scafo. Uno scafo modulare, in grado di assicurare navigabilità, sicurezza, comfort e autonomia al top. Proprio per questo il progetto è stato battezzato UP40, che sta per Utility Platform 40 metri.

Bene, dall’annuncio del progetto all’avvio dei lavori per il primo frutto di questo ambizioso programma di lavoro il passo sarà breve: lo scafo, le linee di carena e le appendici sono stati già testati nella vasca navale olandese di MARIN (Maritime Research Institute Netherland) sia da un punto di vista statico che dinamico, simulando il “see-keeping” in condizioni anche estreme di navigazione. Ed è dei primi di luglio l’annuncio che i lavori per la realizzazione del primo yacht della famiglia UP40 inizieranno a settembre. Il nuovo yacht si chiama UP40 Crossover ed entro la fine del 2021 potrebbe essere già in acqua.

Come i successivi modelli già deliberati – Motoryacht e Sport Explorer – l’UP40 Crossover misurerà dunque 40 metri e sarà costruito interamente in acciaio. Secondo le anticipazioni del cantiere “sarà disponibile in due versioni, Open Deck e Enclosed Bridge, e rappresenterà una reinterpretazione contemporanea delle barche classiche, caratterizzate da un’eleganza sobria e imprescindibile e da forme essenziali e armoniose”.

Fulvio De Simoni, da parte sua, ha ribadito che questo primo modello progettato per Antonini Navi “vuole essere una reinterpretazione moderna delle barche classiche il cui disegno rispondeva a precise funzioni: forme semplici ma dalla forte personalità vestono un’architettura versatile e personalizzabile, pensata per vivere il mare in modo semplice e diretto”.

A giudicare dai primi rendering diffusi dal quartier generale spezzino il design si profila armonioso, equilibrato e innovativo, con i bordi liberi voluminosi ma caratterizzati da linee morbide, mentre il taglio della prua è di stile contemporaneo. I due ponti principali sono connessi da un mezzo ponte che ospita l’unica timoneria presente a bordo. In proposito De Simoni ha spiegato che “la particolare disposizione dei ponti, che prevede che la zona timoneria e tutto il ponte di prora siano a un’altezza intermedia tra main deck e upper deck, permette di mettere in comunicazione con un dislivello minimo tutta la parte superiore dell’imbarcazione, rendendola di fatto un’enorme terrazza di oltre 200 metri quadri affacciata sul mare, con una porzione di 90 metri quadrati protetta ed ombreggiata dall’hard top”.

Inutile dire che la personalizzazione prevede che le zone esterne possano essere arredate in maniera differente. E in proposito il cantiere fa sapere che sarà possibile installare anche una piscina a sfioro nella zona di prora creando un vero e proprio solarium piacevolmente ventilato, fruibile sia durante la sosta in rada sia in navigazione. Una simile configurazione degli esterni sarà certamente preferita da armatori dell’area mediterranea, ai quali è destinata la versione Open Deck, completamente aperta, pensata proprio per godere della navigazione in zone con clima mite.

La versione Enclosed Bridge, invece, sarà caratterizzata da una sovrastruttura che copre una parte dell’upper deck e, grazie ad ampie vetrate, permette di godere di una vista a 360 gradi sull’orizzonte. In questo caso l’armatore potrà disporre di una suite di oltre 60 metri quadrati con terrazza privata.

Il layout di base prevede la suite armatoriale a tutta larghezza nella zona di prua del main deck. Su questo stesso ponte è presente la grande living room, che può essere arredata come un open space che includa sala da pranzo e area relax. Ovviamente la zona esterna di poppa può accogliere un tavolo per pranzi all’aria aperta e una zona prendisole. Per gli ospiti sono state previste fino a quattro cabine doppie, nel lower deck, per un totale di dieci posti letto, mentre l’equipaggio avrà a sua disposizione cinque cabine.

Il nuovo modello di Antonini Navi sarà inoltre dotato di due tender: il primo, lungo 7 metri, è alloggiato nell’hangar di poppa, in modo da poter essere alato con facilità, mentre il secondo misura quasi 4 metri ed è posizionato a prora. Quest’ultimo è a disposizione dell’equipaggio ed è alato tramite una gruetta a scomparsa integrata nella falchetta.

Al momento non sono state fornite notizie sulla motorizzazione destinata a questa prima unità. In compenso, il cantiere assicura però che i grandi serbatoi di carburante e la particolare attenzione volta all’efficienza in navigazione, garantiranno un’autonomia da “grand cruiser”, che supererà le 5.000 miglia all’andatura di 10 nodi (due meno della velocità di crociera prevista). La velocità massima dovrebbe attestarsi invece attorno ai 15 nodi.


 

  • condividi l'articolo
Domenica 26 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-07-2020 13:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti