Lancia, Carlos Tavares al volante della Ypsilon Rally4 HF a Balocco
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C’era una volta un tranquillo cantiere sorrentino, geloso custode della tradizione dei maestri d’ascia, dedito alla costruzione di gozzi adeguatisi ai tempi con costruzioni in vetroresina e carene plananti. Un lavoro onesto e premiato dal mercato, che tuttavia non aveva tenuto conto, fino a un anno fa, di una variante possibile: la modernizzazione anche delle lance, imbarcazioni “cugine” dei gozzi, costruite generalmente in legno, caratterizzate dallo specchio di poppa quadrangolare. Con coraggio pari alla competenza, Antonino e Francesco Aprea, titolari del cantiere noto come Fratelli Aprea, hanno colmato quel vuoto, lanciando coraggiosamente, un anno fa, la magnifica Lancia Aprea 52, un capolavoro di stile e di eleganza realizzato con la collaborazione di Brunello Acampora, titolare di Victory Design, e destinato a segnare una svolta epocale nella storia della nautica.
Ce n’era abbastanza per sentirsi appagati. La svolta era stata compiuta e l’accoglienza sul mercato era stata buona. Ma, come suol dirsi, l’appetito vien mangiando. E nella tranquilla Sorrento ha creato una scossa del tutto inattesa la proposta (coraggiosamente accolta a tempo di record) arrivata dall’America di cimentarsi in un’impresa rivoluzionaria: realizzare una versione fuoribordo ad alte prestazioni.
Detto fatto, la barca è già pronta, ha già svolto i primi test in acqua e presto sarà spedita negli USA, dove verrà presentata, dal 30 ottobre al 3 novembre, al Fort Lauderdale Boat Show, il più grande salone nautico del mondo. In anticipo rispetto al vernissage ufficiale, siamo in grado di anticipare, in esclusiva, le principali caratteristiche della barca e di mostrare le prime foto.
Sulla base della Lancia Aprea 52 (imbarcazione di 14 metri capostipite di una gamma che sarà arricchita dalla produzione di modelli dai 32 fino ai 72 piedi) è stata dunque realizzata la versione fuoribordo equipaggiata con 4 potenti motori Mercury Verado V12 da 600 cv per una potenza totale di 2.400 cavalli. Secondo le prime indiscrezioni trapelate, durante la prima prova in mare, nel golfo di Napoli, la barca ha superato i 50 nodi, dimostrando le sue impressionanti capacità. Inoltre pare che i consumi non siano stratosferici, purché non si superino i 40 nodi. Possibile? Probabilmente sì grazie all’efficienza della carena progettata dagli specialisti di Victory Design anche con la collaborazione dei tecnici di Mercury Racing e alla stessa tecnologia avanzata dei V12 Verado.
La mission affidata a questa spettacolare new entry, del resto, è sfidare i leggendari center console statunitensi. Sarà possibile? A Sorrento hanno fiducia. Una fiducia fondata sul fatto che il progetto iniziale di Brunello Acampora prevedeva sin dalla nascita una possibile variante fuoribordo; che al nuovo allestimento, come detto, hanno collaborato anche i tecnici americani della Mercury Racing, e che è stato proprio l’importatore americano di Aprea a sollecitare la variante fuoribordo per il mercato USA. Tutto ciò lascia credere che ancora una volta un prodotto Made in Italy, e in particolare Made in Sud, è destinato al successo. Così com’è già stato, da questa parte dell’oceano, per la prima Lancia Aprea 52 entrobordo.