Il Gozzo di Apreamare premiato come Barca dell'Anno

Apreamare torna da protagonista nel Salone di casa con il Gozzo già premiato come “Barca dell’anno”

di Sergio Troise
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NAPOLI - Dopo anni di lontananza “da casa” torna a Napoli, per la 45ma edizione del Nauticsud, Apreamare, storico cantiere legato alla tradizione dei maestri d’ascia sorrentini, scampato miracolosamente alla crisi post 2008 e dimostratori pronto a rilanciare la sfida con una “nuova idea” di gozzo. Anzi Gozzo, con la g rigorosamente maiuscola, come ha voluto Cataldo Aprea, che assieme a Brunello Acampora (Victory Design) ha realizzato questa barca che deciderà il futuro stesso del cantiere: un natante in vetroresina di 10 metri capace di coniugare, con soluzioni ardite e geniali, navigazione veloce e dislocante, godibilità degli spazi all’aperto e insospettabili spazi sottocoperta.

Il Gozzo di Apreamare è dunque una delle star annunciate del 45° Nauticsud, rappresentando al meglio la capacità di innovazione di un cantiere storico che la nautica campana stava per perdere. Accadde poco più di due anni fa, quando l’azienda, a corto di commesse e di liquidità, entrò in Cose Belle d’Italia, gruppo controllato da Europa Investimenti, in prima fila nel rilancio di prestigiosi marchi del Made in Italy in difficoltà. Costituita la società Imbarcazioni d’Italia, il gruppo con sede a Milano ha dato dunque via libera a Cataldo Aprea affinché sfruttasse al meglio il suo know how nel settore e varasse nuovi progetti strategici per agganciare la ripresa.

In questa fase di transizione la produzione è stata spostata da Torre Annunziata (Napoli) a Fano (nelle Marche), dove il Gozzo viene ora prodotto: uno smacco per il territorio d’origine di Aprea, che tuttavia non può competere con il distretto nautico marchigiano, al top per efficienza e servizi assicurati alle aziende che lì operano.

Due anni è durata la gestazione della nuova imbarcazione, progettata, come detto, con il contributo determinante di Victory Design, lo studio di progettazione del napoletano Brunello Acampora, uno dei nomi più noti e accreditati del settore, che con Cataldo Aprea torna orgogliosamente a farsi vedere nel salone di casa dopo l’anteprima del settembre 2017 a Capri e le passerelle nei saloni di Cannes, Genova, Montecarlo e Dusseldorf. Al Boot tedesco – vale la pena ricordarlo – il Gozzo ha già vinto il premio Barca dell’anno nella classe 25/35 piedi: un riconoscimento di grande prestigio, assegnato alla presenza del gotha della nautica internazionale.

I visitatori del Nauticsud avranno dunque la possibilità di vedere da vicino una imbarcazione “tutta da scoprire”, lunga 11 metri (ma immatricolabile come natante di 10 metri) e capace di distinguersi per uno stile decisamente fuori dal coro. La collaborazione con Acampora non ha riguardato soltanto la parte tecnica e il disegno della carena, ma anche lo stile esterno e l’allestimento degli interni. In entrambi i casi è stato realizzato un lavoro pregevole, soprattutto per la straordinaria capacità di ricavare spazi vivibili sottocoperta, dove si scoprono con inevitabile stupore due letti matrimoniali, bagno ad altezza d’uomo con doccia dotata di comoda seduta e una cucina a scomparsa.

All’esterno la barca si segnala per la linea slanciata nonostante la murata piuttosto alta e la prua dritta. Lo stile della coperta è essenziale, con una pontatura ampia ed una tuga contenuta, bassa e profilata, che contribuisce a dare slancio all’insieme, conferendo una sportività accentuata anche dagli oblò orizzontali, lunghi e sottili. La poppa è tonda, ma aperta e caratterizzata da un’ampia plancetta, eventualmente isolabile con due cancelletti a richiesta dell’armatore.

Originale il parabrezza, che sembra ispirato alle spider degli anni trenta: compare e scompare ed ospita il bimini-top. A richiesta è possibile montare anche un hard-top. La portata massima è di 8 persone, con una vivibilità tipicamente mediterranea, fatta di camminamenti larghi, comodi divani e prendisole modulari, sedute confortevoli e grandi gavoni. L’assenza di ostacoli ed una imbattibile accessibilità al mare consentono al Gozzo di definire nuovi standard di comfort, semplicità di utilizzo e sicurezza.

La carena è a geometria variabile con deadrise di 16° e pattini di sostentamento. Secondo le informazioni fornite dal cantiere (e già sperimentate nei primi test in mare) consente di planare con facilità e di raggiungere velocità di punta di 31 nodi, con due motori Volvo Penta da 200 hp. Ma il Gozzo è disponibile anche in versione monomotore e grazie alla particolarità della carena può navigare bene anche in dislocamento, ad andature inferiori a 10 nodi, proprio come gli antichi gozzi da pesca sorrentini: un vantaggio anche per ridurre i consumi e aumentare l’autonomia.

La strumentazione Garmin-Volvo è digitale, chiara ed essenziale, di facile lettura. Non manca l’ormai immancabile joystick per semplificare le operazioni di manovra. Il prezzo d’ingresso è stato fissato in 240.00 euro più Iva. Le versioni più potenti e meglio equipaggiate potranno anche superare i 400.000 euro (Iva compresa).

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Sabato 10 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 14-02-2018 15:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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