L'Arcadia A115

Arcadia prepara il restyling dell’A115, super yacht “tuttospazio” con il lusso di un hotel a 7 stelle

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

NAPOLI - Quando si parla di Arcadia, il pensiero corre veloce a qualcosa di atipico, unconventional, puntualmente in grado di stupire. Non ci si può aspettare nulla di diverso, dunque, per la quinta unità dell’A115, yacht di oltre 35 metri sottoposto ad un restyling che renderà l’imbarcazione ancora più originale, sicuramente capace di regalare soluzioni inesplorate per godersi la vita sul mare, oltre che rispettare le tradizionali qualità di prodotto eco-friendly.

La nuova versione dello yacht di Arcadia sarà pronta per il varo soltanto all’inizio del 2021, ma il cantiere e lo studio di progettazione Hot Lab hanno fatto filtrare le prime anticipazioni, lasciando intendere che presto la nautica di lusso si arricchirà di un esemplare paragonabile a… un hotel a 7 stelle. Ideale per il godimento di un armatore privato, ma non solo: certe soluzioni rappresentano infatti il top anche per il charter.

La chiave di volta del progetto sta nella scomparsa della contrapposizione tra interni ed esterni: un modo d’interpretare la gestione degli spazi ampiamente sperimentato a bordo delle imbarcazioni Arcadia, ma in questo caso esaltato dall’eccezionale vivibilità dentro e fuori. Sul nuovo A115, dunque, non si accede dall’interno all’esterno o viceversa, ma si vive tutto l’ambiente. L’unica area fluisce naturalmente tra il dentro e il fuori: basti pensare all’upper deck, dove tutti i 140 metri quadri complessivi sono dedicati a creare l’ampio ambiente conviviale, il cui cuore è quello che in cantiere definiscono jardin d’hiver (giardino d’inverno), un grande spazio con vetrate a tutta altezza che permettono di vivere in ogni stagione a stretto contatto con l’ambiente circostante.

Questo rapporto unico “dentro-fuori” solidamente radicato nel Dna di Arcadia, è esaltato, su questo quinto A115, dallo stile rinnovato degli interni e degli esterni: un lavoro condiviso dal cantiere con i designers di Hot Lab, lo studio di design milanese che da tempo collabora alla progettazione degli yacht prodotti nei capannoni di Castellammare di Stabia, nel cuore del Golfo di Napoli.

“Volendo fare anche solo due esempi – spiega il designer Enrico Lumini - possiamo citare il jardin d’hiver sull’upper deck e l’arco che collega la parte prodiera con quella poppiera dello yacht. Nel jardin d’hiver abbiamo lavorato in modo tale che la trasparenza evidente da chi osserva l’A115 da fuori sia vissuta anche dall’interno, con soluzioni di mobilio basso e concentrato all’interno del volume, lontano dai montanti e dalle ampie vetrate. Anche per elementi voluminosi, come la TV da 75 pollici, abbiamo lavorato su soluzioni che alleggerissero l’impatto visivo il più possibile, utilizzando per esempio soluzioni sospese. L’arco - continua Lumini - è invece un elemento molto forte, distintivo della gamma A di Arcadia. Proprio in sua corrispondenza, sui vari ponti sono stati realizzati degli archi analoghi per richiamare anche dall’interno la linea esterna. In particolare, mi riferisco alle lobby e alle scale, che sull’A115 rappresentano uno spazio molto importante da valorizzare”.

A bordo del nuovo yacht saranno ben 500 i metri quadri di vivibilità sui tre ponti, con quattro cabine doppie per gli ospiti sul ponte inferiore e la zona prodiera del main deck che è invece interamente dedicata all’appartamento dell’armatore: 40 metri quadri che garantiscono la più totale privacy. Gli alloggi dell’equipaggio, posizionati a prua del lower deck, prevedono 8 posti letto divisi in 4 cabine, mentre al comandante può essere destinata una cabina sul ponte superiore, direttamente collegata alla plancia.

“Tutti i precedenti A115 - spiega Ugo Pellegrino, amministratore unico del cantiere – hanno riscontrato un enorme successo nel mercato del charter, con una media di oltre dieci settimane di noleggio all’anno. Per questo motivo, nella costruzione di questa unità abbiamo deciso di implementare tutte le specifiche commerciali richieste, così che l’armatore possa decidere anche in un secondo momento se fruire di questa possibilità. In ogni caso, siamo certi che anche nel caso si opti per un utilizzo privato, le caratteristiche richieste dalla charter class si riveleranno un vantaggio anche per l’equipaggio imbarcato”.

  • condividi l'articolo
Martedì 9 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 11-06-2020 13:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti