L'Azimut 53 esposto a Genova

Azimut 53 e 68 esposti per la prima volta in Italia. Il meglio di comfort e sportività tra 16 e 20 metri

di Sergio Troise
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GENOVA - Noi italiani siamo da tempo protagonisti assoluti nella cantieristica di lusso: yacht e super yacht made in Italy rappresentano, com’è noto, il meglio su scala mondiale. Un successo che non conosce pause, che si spiega in parte con la tradizione, ma in buona parte anche con la capacità di innovare e di adeguarsi alle mutevoli esigenze del mercato. Un esempio concreto di questa capacità si è avuto al Salone di Genova, dove molti cantieri hanno presentato novità capaci di soddisfare più gusti e più esigenze.

Tra questi si è distinto Azimut, che nel salone di casa ha presentato il nuovo 68, uno yacht cosmopolita di 20 metri, con flybridge, concepito per offrire la possibilità di scegliere la soluzione che meglio rispecchia il proprio ideale di vita sul mare. Progettata da Alberto Mancini per gli esterni e da Achille Salvagni per gli interni, la nuova barca propone infatti un ventaglio di tre differenti layout del ponte principale, adattando il progetto ai desideri dell’armatore contemporaneo, sempre più desideroso di soluzioni “su misura” anche su dimensioni più contenute.

Il tempo trascorso a bordo, la convivialità degli spazi aperti o l’intimità della privacy, il momento o il luogo di utilizzo del proprio yacht: la risposta è diversa a seconda dell’armatore e della sua storia di vita marina. Per questo, grazie ad una conoscenza capillare del mercato e degli armatori provenienti da tutto il mondo, Azimut ha potuto mettere in mostra a Genova uno yacht all’avanguardia, capace di soddisfare molteplici esigenze.

Per arrivare a tanto il progetto è nato attorno ad alcune domande fondamentali: in che modo si trascorre la maggior parte del tempo a bordo? Come fare per soddisfare gli ospiti? La caratteristica più importante degli ambienti deve essere quella di rappresentare spazi intimi e confortevoli oppure aperti e fruibili in diversi modi? Come verrà utilizzata la cambusa? La risposta è diversa per ogni armatore e per questo il cantiere di Avigliana propone per il nuovo Azimut 68 tre possibili configurazioni del main deck, più un’area multifunzionale, ognuna pensata per un particolare stile di vita.

Il primo layout è caratterizzato da un elegante salone all’ingresso del ponte principale, con la cucina in posizione defilata che è stata chiusa con una soluzione che abbina cannettato e plexiglass. Questa configurazione, denominata Lanterna, conferisce privacy alla cucina, ma consente alla luce di fluire attraverso l'intero spazio creando un ambiente ampio e luminoso.

Per chi cerca un layout più conviviale, la versione con la cambusa aperta è la soluzione ideale. La cucina è in una posizione più riservata verso prua ma si apre direttamente sulla zona pranzo, che può essere trasformata anche in una seconda area lounge.

Nella configurazione con il layout più informale, la cucina è a poppa per favorire un flusso immediato tra interno ed esterno, l’area dining è all’ingresso, in diretta comunicazione con il pozzetto, e l’area living, più defilata, è in posizione prodiera. La scelta di avere la cucina all’ingresso consente di servire perfettamente la zona pranzo esterna e interna favorendo una maggiore convivialità.

Sebbene diversi dal punto di vista funzionale, tutti i layout del ponte principale sono stati integrati con gusto nel design generale, che rappresenta nel migliore dei modi l’evoluzione della collezione flybridge, facendo emergere gli stilemi propri di Azimut Yachts con una sempre maggiore pulizia delle linee.

Sottocoperta, quattro cabine e tre bagni accolgono fino a 8 ospiti in assoluta comodità, con una zona separata per uno o due membri dell’equipaggio. Quanto alla motorizzazione, due Volvo IPS 1350 assicurano una velocità massima di 32 nodi. L’ampio uso di fibra di carbonio nelle parti superiori della barca, compresa la sovrastruttura, l’hard-top e parte della coperta, ha permesso di contenere i pesi. Il baricentro basso, inoltre, dovrebbe rendere la navigazione impeccabile alla luce dei generosi volumi della barca.

L’altra novità di Azimut presentata per la prima volta in Italia è il più piccolo 53, fly un soffio più corto di 17 metri (16,78), con baglio massimo di 4,95, destinato a recitare un ruolo da protagonista nel segmento di mercato dei flybridge di fascia media, un settore nel quale il cantiere della famiglia Vitelli è da sempre protagonista. Varata nel marzo scorso, in piena pandemia, la nuova barca ha suscitato grande attenzione a Genova, dove molti potenziali clienti hanno fatto la fila per “toccare con mano”, salendo a bordo, i pregi di uno yacht capace di coniugare al meglio una certa sportività con le comodità richieste dalla tipica famiglia media (ovviamente benestante, parliamo di listini molto vicini al milione e mezzo di euro!).

In questo caso gli interni sono stati progettati in casa dall’Ufficio Stile di Azimut, mentre anche qui il design esterno è opera di Alberto Mancini. Il quale – vale la pena sottolinearlo – è riuscito ancora una volta a coniugare al meglio le proporzioni tra scafo, coperta e fly, regalando leggerezza e dinamismo all’insieme.

Chi ha avuto la possibilità di salire a bordo del nuovo yacht ha scoperto interni sorprendentemente spaziosi, capaci di offrire lunghi soggiorni a bordo in totale comfort. Le cabine sono tre, due i bagni, l’area riservata all’armatore si trova a centro barca; la cabina VIP a prua. La terza cabina a letti gemelli porta il totale a 6 posti letto, cui si aggiunge l’alloggio marinaio con servizi igienici autonomi. Se un difetto si può riscontrare (ma lieve e inevitabile) è la discontinuità dello spazio in altezza, che condiziona un po’ i movimenti nella cabina armatoriale. Ma non dobbiamo dimenticare che parliamo di una barca di 16 metri, non certo di un super yacht.

Per la motorizzazione è stato scelto il sistema propulsivo Volvo Penta, ovvero due IPS 950 per 725 hp, che consentono di tenere basso il baricentro, di ridurre le esigenze di spazio della sala macchine e di facilitare le manovre. Così equipaggiato l’Azimut 53 può raggiungere la velocità massima di 31 nodi, mentre l’andatura ideale di crociera è attorno ai 26/27 nodi. Il serbatoio del carburante ha una capienza di 2400 litri e, secondo le informazioni del cantiere, i consumi non sono elevati. 590 litri la capienza del serbatoio acqua.

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Lunedì 20 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 18:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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