Un controllo della Guardia Costiera

Barca è sinonimo di vacanza, dal mega yacht al gommone ecco le cose che bisogna sapere e fare prima di prendere il largo

di Maurizio Caldera
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ROMA - Ferie in arrivo con il mese di agosto, il periodo da sempre più desiderato (a volte reso obbligatorio dalle chiusure aziendali) in cui gli italiani raggiungono le località delle proprie vacanze. Tra le più gettonate c’è il mare, dove la Barca, con l’iniziale maiuscola, ne diventa indiscussa protagonista.

Barca però è un concetto estremamente flessibile, si passa, infatti, dal gigantesco yacht con equipaggio al gommone di 4 metri, che ci tiriamo dietro l’auto con un carrello TATS (Trasporto Attrezzature Turistiche e Sportive) per il quale dovremo conoscere in anticipo lo scivolo dove poterlo varare o la gru che lo metta in acqua. Gli scivoli in particolare in Italia non sono tanti – al contrario di Paesi come la Francia, dove ce ne sono molti, ampi e con grandi parcheggi alle spalle – quindi attenti a raggiungerne uno fruibile, magari ricordando durante il viaggio che prudenza e Codice della Strada impongono al traino limiti di 70 kmh in strada extraurbana e 80 in autostrada.


Una volta che sia in acqua però la barca deve essere un fattore di piacere in tutta sicurezza, quindi è opportuno eseguire preventivamente un check up come accade per il nostro corpo; se il medico dice di prestare attenzione a ciò che si mangia e si beve, per la barca è importante che siano controllate attentamente le prese a mare, se si rompono si affonda, senza mezzi termini, mentre una distinzione va applicata nell’attenzione verso il sartiame di una barca a vela (ricordarsi di sostituirlo almeno ogni 7/9 anni, ma controllarne lo stato ad ogni stagione), come per gli scafi con motore entrobordo, dove è necessario un tagliando completo di sostituzione filtri, cambio olio, controllo impianto elettrico, oppure della girante nel caso di un fuoribordo.

Tutti particolari apparentemente di poco conto, ma che possono rivestire un’importanza fondamentale se capita un’emergenza in mare, dove non è possibile parcheggiare a lato della strada, come con l’auto. Ad ogni “comandante” di natante o imbarcazione da diporto, insomma, va fatto carico della responsabilità di mantenere il proprio mezzo nautico alla massima efficienza, per la sicurezza propria e degli altri. Ad aiutare i diportisti c’è la Guardia Costiera (che ha appena festeggiato il 155mo compleanno) e che da 30 anni avvia ad ogni inizio di stagione l’Operazione Mare Sicuro, che fino al 13 settembre impegnerà circa 3.000 uomini e donne, 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei a tutela di bagnanti e diportisti per una corretta fruizione delle spiagge e del mare.

L’operazione interesserà non solo gli 8.000 chilometri di coste marittime del Paese ma anche il Lago di Garda e il Lago Maggiore, presso cui sono attivi presìdi della Guardia costiera. In questa ottica saranno incrementati i controlli in mare al fine di garantire l’osservanza dei limiti di navigazione dei natanti in prossimità della costa e la salvaguardia della fascia riservata alla balneazione, la prevenzione dell’inquinamento marino e la vigilanza sulle aree marine protette. Inoltre, l’iniziativa denominata bollino blu, anche quest’anno cercherà di promuovere attività mirate di verifica sulla sicurezza delle unità da diporto evitando che queste si traducano in duplicazioni dei relativi controlli da parte delle forze operanti in mare.

La Guardia Costiera non è il “nemico”, dunque, ma un’Istituzione – è parte della Marina Militare – che tiene idealmente per mano i diportisti, aiutandoli a non commettere errori nelle dotazioni di bordo come nel comportamento.

L’elenco delle dotazioni di sicurezza è disponibile sul sito www.guardiacostiera.it, ma è il comportamento in mare che fa il marinaio, che deve essere attento all’ambiente, quindi non inquinare, né gettando rifiuti in acqua, né sversando oli o carburante, ma anche ricordandosi della sicurezza, quindi mantenendo una velocità bassa in prossimità delle coste, rispettando le precedenze, salvaguardando così – mi si passi l’espressione dall’apparenza melodrammatica – la vita umana.

Per le emergenze in ogni caso è disponibile il numero 1530, valido in tutta Italia: risponde la centrale operativa della Guardia Costiera e suggerisce le azioni da compiere nella specifica occasione oppure invia i soccorsi, quando necessario.

E alla fine, quando tutto è pronto e in ordine…. Buone Vacanze!

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Giovedì 23 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 12:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA