Il Ferretti 670 che debutterà a Cannes

Ferretti Yachts festeggia il mezzo secolo: con il 670 sarà protagonista al salone di Cannes

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo
  • 6

ROMA - Ferretti si prepara a concludere l’anno del cinquantesimo anniversario nel migliore dei modi: dopo l’anteprima del 22 giugno, riservata ai pochi eletti invitati alle celebrazioni organizzate a Venezia, verrà svelato al pubblico del Cannes Yacht Festival 2018 il nuovo 670, yacht di 22 metri che il cantiere fondato 50 anni fa da Norberto Ferretti (oggi controllato dal gruppo cinese Weichai) ha regalato a sé stesso per celebrare degnamente il traguardo dei 50 anni di attività.

Frutto della collaborazione tra Comitato Strategico di Prodotto e Direzione Engineering di Ferretti Group, il nuovo yacht è il primo ad avvalersi di un design esterno realizzato avvalendosi della collaborazione dell’architetto Filippo Salvetti, mentre gli interni sono stati realizzati “in casa”. “Il risultato – anticipano i vertici del cantiere alla vigilia della première a Cannes – è una elegante combinazione di volumi straordinari e luminosità degli interni, con ambienti esterni all’avanguardia, una modularità dell’area di prua che si combina con la versatilità dell’area di poppa, tecnologie di ultima generazione e un’esperienza di navigazione senza pari”.

L’impatto sul pubblico e i risultati commerciali ci diranno se l’enfasi tipica della vigilia di un lancio commerciale è del tutto giustificata. Ciò detto, i precedenti di Ferretti Yachts autorizzano l’estrema fiducia sulla qualità del prodotto appena varato: il nuovo 670, infatti, propone a bordo alcune delle caratteristiche presenti nei modelli lanciati fra il 2016 e il 2017 (Ferretti 450, 780, 850 e 920), alle quali sono state aggiungono importanti novità. Fra queste la ricerca mirata al migliore sfruttamento degli spazi, con l’obiettivo di assicurare all’armatore e ai suoi ospiti il perfetto mix di convivenza e indipendenza.

Questa filosofia è evidente già osservando il layout, proposto in versione standard a tre cabine sul ponte inferiore o a quattro cabine. Il design si presenta essenziale, rigoroso, caratterizzato da linee tese e pulite che conferiscono eleganza e sportività, elementi ormai tipici di tutte le ultime imbarcazioni della gamma Ferretti Yachts. All’esterno, la poppa si segnala per una grande “spiaggetta” con tender lift a traslazione verticale, che può alloggiare un jet-tender da 3,45 metri. Spicca la presenza, in quest’area, di due vani storage posizionati uno sulla parte alta e l’altro sulla parte bassa del divano di poppa. E quest’ultimo vano può eventualmente alloggiare un Seabob.

La zona esterna di prua, invece, propone una vera e propria innovazione a livello di ottimizzazione degli spazi: una grande zona living, che può essere coperta in maniera integrale da un bimini, è formata da tre ampi sofà contrapposti. Su richiesta, sarà possibile posizionare due tavoli da pranzo lungo i divani laterali, convertibili in superficie relax, così da poter trasformare tutta l’area in un unico prendisole.

L’ampio flybridge (con circa 24 metri quadri di superficie è tra i più competitivi della categoria) può essere arredato freestanding a poppa, mentre al centro, sulla sinistra, c’è un mobile bar a supporto di una zona conviviale con divano a C e tavolo da pranzo. Avanti, sulla sinistra, c’è la seconda stazione di comando che precede un grandissimo prendisole fronte mare. Il fly, comunque, viene proposto in tre diverse configurazioni: aperto nella versione standard, oppure, in via opzionale, con un roll-bar per gli impianti satellitari con bimini integrato, o in versione hard top.

E veniamo agli interni. Sul pozzetto, oltre la porta vetrata, si accede al salone del ponte principale arredato con due ampi sofà contrapposti e con tavolini centrali. Più avanti la zona pranzo con cucina aperta e, di fronte, il tavolo. Oltre la cucina, la plancia di comando: uno spazio tecnico d’avanguardia dotato di strumentazione integrata Naviop-Simrad, ispirato alle innovative soluzioni installate su modelli più grandi: per la prima volta infatti in questa fascia di metraggio è disponibile, attraverso l’integrazione in un’unica innovativa interfaccia multi display, il monitoraggio delle principali funzioni, non solo dalla plancia principale ma anche dalla controplancia del fly.

Degna di nota è anche la timoneria elettroidraulica di nuova generazione sviluppata in collaborazione con Xenta: già lanciata sul Ferretti 780, viene utilizzata per ottenere una maggiore comodità e precisione di guida grazie all’estrema maneggevolezza del timone e a una messa a punto specifica della virata in ogni condizione di mare, anche a velocità sostenute. Il sistema di timoneria può essere completato con un pacchetto joystick di ultima generazione, accoppiato a una potente elica di manovra proporzionale, che include diverse funzionalità.

La prima unità del Ferretti 670 (quella che sarà esposta a Cannes) prevede il layout a tre cabine, con la suite armatoriale situata a centro barca, che comprende un grande studio che funge da ambiente privato per l’armatore, per un totale di 18 metri quadri. Lo spazio è organizzato con letto centrale e, alle sue spalle verso poppa, una cabina armadio dedicata sulla sinistra e il grande bagno a dritta. Questo allestimento – assicura il cantiere - garantisce maggiore isolamento acustico dalla sala macchine. In via opzionale, lo studio che introduce alla cabina armatoriale può essere sostituito con la quarta cabina oppure con una lavanderia.

A dritta c’è una cabina doppia, mentre a estrema prua c’è la cabina Vip, entrambe con bagno e doccia separata. Sul ponte inferiore è situata anche la cabina marinaio con bagno, localizzata a estrema poppa con accesso dal pozzetto, facilitato da una scala integrata nella struttura. Inutile dire che rivestimenti e arredi sono di qualità eccelsa, e con svariate possibilità di personalizzazione per la scelta dei materiali, dei colori, degli abbinamenti cromatici.

Quanto alla motorizzazione, il Ferretti 670 è equipaggiato con una coppia di propulsori MAN dalla potenza di 1200 hp, in grado – secondo i primi dati preliminari forniti dal cantiere - di spingere lo yacht fino alla velocità massima di 32 nodi (28 nodi l’andatura di crociera). Sarà disponibile però anche una versione più tranquilla, con i MAN da 1000 hp. A beneficio del comfort, è previsto invece, tra gli optional, un “pacchetto stabilizzazione” composto da due giroscopici Seakeeper in grado di garantire una migliore stabilità durante la sosta in rada e in navigazione.

  • condividi l'articolo
  • 6
Martedì 28 Agosto 2018 - Ultimo aggiornamento: 13-09-2018 16:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti