Fincantieri acquisisce il controllo di Insis per sviluppre polo d'eccellenza di engineering

Fincantieri acquisisce il controllo di Insis per sviluppre polo d'eccellenza di engineering

di Antonino Pane
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TRIESTE - Un centro di eccellenza interno in engineering & technology services. Il gruppo Fincantieri fa un deciso passo in avanti verso il  potenziamento delle proprie attività nei settori ad alto contenuto tecnologico con l’acquisizione della quota di maggioranza di Insis, società con sede a Follo (La Spezia), attiva nei settori dell’informatica e dell’elettronica. Si potenziano, dunque, alcuni settori in cui Insis si propone come solution provider. Si tratta di comparti specifici come settori della difesa e del civile. Nello specifico Insis annovera competenze per sviluppare prodotti e servizi in aree come l’optronica, le telecomunicazioni, l’information technology e la cybersecurity. “In questi settori - specifica Fincantieri - la società è riconosciuta per l’alto contenuto tecnologico dei propri prodotti e per essere riuscita a mantenere una solida base clienti in un mercato complesso e frammentato”. I numeri sono di tutto rispetto. Insis ha registrato nel 2018 ricavi pari a 51,7 milioni di euro, con una previsione di forte crescita per il 2019. Impiega complessivamente circa 100 persone, il 70% delle quali sono ingegneri, sistemisti e tecnici specializzati, ovvero un bacino di competenze difficilmente reperibile sul mercato o sviluppabile internamente con tempi particolarmente lunghi.

Bisogna ricordare che Fincantieri già da qualche anno ha intrapreso, su precise indicazioni del ceo Giusepoe Bono, una strategia di crescita guidata dalla diversificazione e dall’ampliamento del proprio portafoglio prodotti e servizi, orientandolo verso soluzioni a più elevato valore aggiunto. E l’operazione Insis va proprio in questa direzione perché consente a Fincantieri di avere accesso diretto a un bacino di risorse altamente qualificate. Il gruppo può contare ora su un centro di eccellenza ad altissimo contenuto tecnologico dedicato all’ingegneria dei sistemi di difesa, e allo stesso tempo offre a Insis ulteriori garanzie in merito allo sviluppo del piano industriale, permettendo all’azienda di intraprendere importanti percorsi di crescita e di aumentare ulteriormente il proprio giro d’affari.

Il closing dell’operazione sarà soggetto alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni nonché al mancato esercizio della golden power da parte del Governo italiano e all’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti.

“Questa acquisizione - sottolinea Giuseppe Bono - si inquadra nel disegno di sviluppo di un polo di eccellenza di engineering e technology services, settori chiave per l’innovazione, vero pilastro della capacità competitiva, e ci consentirà di accrescere competenze che già ci contraddistinguono, creando sinergie al nostro interno. Si inserisce inoltre nella strategia di consolidare una filiera con le aziende di piccole-medie dimensioni che saranno coordinate nel polo, all’interno del quale ognuna manterrà il proprio management, rafforzando così quello del nostro Gruppo”. 

Vale giusto la pena ricordare che 

Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e innovazione. È leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all’offshore, dalle navi speciali e traghetti a elevata complessità ai mega-yacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti meccanici ed elettrici e nell’offerta di servizi post vendita. Con oltre 230 anni di storia e più di 7.000 navi costruite, Fincantieri ha sempre mantenuto in Italia il suo centro direzionale, nonché tutte le competenze ingegneristiche e produttive che caratterizzano il proprio know-how distintivo.

Con oltre 8.600 dipendenti in Italia e un indotto che impiega quasi 50.000 addetti, Fincantieri ha saputo valorizzare una capacità produttiva frazionata su più cantieri facendone un punto di forza, riuscendo ad acquisire il più ampio portafoglio di clienti e di prodotti nel settore delle crociere. Per far fronte alla concorrenza e affermarsi a livello globale, ha ampliato il suo portafoglio prodotti raggiungendo nei settori in cui opera posizioni di leadership a livello mondiale.

Con l’internazionalizzazione, il Gruppo conta oggi 20 stabilimenti in 4 continenti, oltre 19.000 dipendenti, è il principale costruttore navale occidentale ed annovera tra i propri clienti i maggiori operatori crocieristici al mondo, la Marina Militare e la US Navy, oltre a numerose Marine estere, nonché è partner di alcune tra le principali aziende europee della difesa

nell’ambito di programmi sovranazionali.

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Mercoledì 24 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA