il Santasevera 52

Francesco Guida, dal design alla fondazione di Santasevera, cantiere all’avanguardia che già punta alla conquista dell’America

di Sergio Troise
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E’ arrivato con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia (a gennaio 2025 anziché, come previsto in un primo momento, a settembre 2024), ma ormai il neonato cantiere Santasevera (sede legale a Napoli, produzione a Castelvecchio di Monteporzio, nelle Marche) è operativo e la produzione è ben avviata. L’esemplare numero 1, il Santasevera 52, originale imbarcazione planante in vtr di 16,35 metri, con due cabine per 4 posti letto e motorizzazione in linea d’asse in grado di assicurare velocità dell’ordine di 28 nodi, è stato presentato a gennaio al Boot di Düsseldorf.

Sotto le luci della Halle 5 della prestigiosa fiera tedesca la new entry italiana ha conquistato la scena con le sue forme innovative firmate da Francesco Guida, architetto navale e designer napoletano, che un anno fa ha deciso di mettersi in proprio, avviando un cantiere tutto suo, dopo aver speso una vita prima in Sanlorenzo (da lui ceduto vent’anni fa, assieme al compianto socio Giovanni Jannetti, a Massimo Perotti) e poi collaborando con alcuni dei nomi più prestigiosi del Made in Italy nautico, come Azimut, Arcadia, Fiart, Isa Yacht, OTAM, Salpa, Coastal e altri.

Nei piani del giovane cantiere napoletano c’è l’impegno a produrre una gamma di weekender e chase-boat di lusso di misura compresa tra i 16 metri del Santasevera 52 e i 12 metri dell’unità da 40 piedi, già in lavorazione. Più in là dovrebbe poi arrivare anche una imbarcazione di misura intermedia (46 piedi). Il cantiere, infatti, è in piena attività, con la costruzione di quattro unità del 52 (tre già vendute, una a St. Tropez, un’altra a New York, la terza a Lisbona) e con l’obiettivo di portare a settembre, al Salone di Cannes, il modello più piccolo. Che non sarà, però, meno originale e sofisticato nello stile, negli allestimenti e nella distribuzione degli spazi.

L’originalità del progetto è stata, del resto, la ragione principale dell’ondata di commenti positivi incassata dal neonato cantiere napoletano in occasione del debutto a Düsseldorf. Francesco Guida ha infatti deciso di non adattarsi alle tendenze di mercato, ben sapendo che per sopravvivere alle mode, rimanendo sempre attuali, è necessario non seguire i trend. E, soprattutto, affidarsi a maestranze capaci. “Per questo – ci ha confidato – mi sono rivolto a bravi terzisti che operano nella zona di Fano, sull’Adriatico, dove ho avviato una collaborazione che sta già dando ottimi frutti con la Wave Ingegneria, una struttura di prim’ordine che lavora anche per il Gruppo Ferretti”.

Questo lavoro di qualità è ben presente sul Santasevera 52, che abbandona il diffusissimo schema walkaround per ottimizzare gli spazi. Grande importanza è stata data al ponte di poppa, in cui sono enfatizzati gli aspetti di abitabilità e vivibilità. In questa zona è previsto un generoso prendisole, che ospita comodamente 4 persone per i loro momenti di relax e, nonostante le sue dimensioni, rimane abbondante spazio da entrambi i lati per muoversi in totale libertà intorno a esso e verso la piattaforma a sfioro sul mare.

La zona di poppa dimostra come sia stata sfruttata l’ampia larghezza dell’imbarcazione (baglio massimo 5 metri), che in qualche modo giustifica anche la rinuncia all’apertura delle murate: la vicinanza al mare, infatti, c’è comunque, e sarebbe stato superfluo ricorrere a quest’ormai diffusissima pratica. Per il resto, se non si vuole stare necessariamente al sole e a contatto col mare, c’è un ampio hard-top che protegge egregiamente il pozzetto. Elegante e dalle linee filanti, offre riparo anche alla zona di comando, dove sono posizionati separatamente i tre sedili, due al timone a dritta e uno a babordo. Alle spalle della plancia, sempre ben avvolta dall’hard-top, spicca una zona allestita con un tavolino e un divano a U, che incorpora, stavolta esternamente all’hard-top, un ulteriore divano contromarcia che affaccia verso poppa e un lettino che si integra con il già citato prendisole.

Sottocoperta il design è all’insegna dell’ottimizzazione degli spazi: qui, infatti, Guida ha sfruttato la forma della prua, allargata e arrotondata, per conferire agli ambienti il massimo volume possibile. Questo concetto è ben percepibile nella cabina armatoriale, che è a tutto baglio. L’accesso al bagno – che prevede servizi e una doccia separata – è privato, ma vi si può accedere anche da una porta indipendente se si alloggia nella cabina gemella a poppa.

Il “salotto” si trova a centro barca e gli arredi sono contraddistinti da scelte ben fatte, con utilizzo di materiali di alta qualità per i rivestimenti, in tonalità naturali e legno di rovere, in due varianti, scura o chiara.

Secondo Francesco Guida “un look elegante e proporzioni impeccabili sono importanti in ogni progetto, ma non è solo un ispirato tratto della penna del progettista che fa di uno yacht un successo. La ricchezza di piccoli dettagli – puntualizza - può trasformare le prestazioni ed elevare la vita a bordo da piacevole a gioiosa”. E ancora: secondo il progettista di questa nuova barca un po’ fuori dal coro “possono fare la differenza caratteristiche come un armadio ben posizionato, un appiglio o l’angolo ergonomico di un poggiatesta, e questo connubio di estetica e pragmatismo è ciò che distingue il marchio Santasevera”.

Quanto alla motorizzazione, si può scegliere fra tre opzioni diverse: la barca può essere infatti equipaggiata con entrobordo in linea d’asse o con gli IPS Volvo Penta, oppure con motori fuoribordo. L’offerta di base prevede due Volvo Penta D6 da 480 cv accoppiati alle linee d’asse, in grado di spingere l’imbarcazione a una velocità di punta di 28 nodi.

Il Santasevera 52 è perfetto per ospitare due coppie o una famiglia per una breve crociera nel fine settimana, oppure si può adattare egregiamente al ruolo di dayboat o chaseboat per yacht di dimensioni maggiori.

Mentre va avanti la costruzione delle prime unità, il cantiere ha già consolidato la propria rete di vendita e mira ad affermarsi in un segmento di mercato altamente competitivo, puntando su una formula che unisce eccellenza artigianale e innovazione progettuale. In questa ottica, una nota dell’azienda informa che “il 2025 sarà un anno cruciale per il brand, che intende rafforzare la presenza nei mercati chiave con importanti esposizioni e nuovi traguardi”. A settembre, quindi, il Santasevera 52 sarà protagonista del Cannes Yachting Festival, e subito dopo sarà in bella mostra anche al Salone di Genova (19-24 dello stesso mese). Il viaggio continuerà poi oltreoceano: a giugno 2025 lo scafo numero 2 (già venduto a un armatore di New York) approderà infatti negli Stati Uniti, dove parteciperà poi, dal 30 ottobre al 3 novembre, al Fort Lauderdale Boat Show. Niente male per un cantiere appena nato.

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venerdì 21 febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 20:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA