BOLOGNA - Il primo Salone nautico di Bologna punta tutto sulla cosiddetta “piccola nautica”, settore dominato dai battelli pneumatici, meglio noti come gommoni, diventati ormai i protagonisti assoluti del mercato. Sarebbe stato lecito attendersi dunque una presenza massiccia da parte dei produttori di questo tipo di imbarcazioni, invece mancano dalla lista degli espositori molti nomi illustri del Made in Italy. Come mai? Tutta colpa del dilagare della pandemia, che ha generato due problemi: lo slittamento del Salone di Genova da settembre a ottobre, in una data molto vicina a quella del neonato Salone bolognese, e – soprattutto – il timore di contagi che ha raffreddato gli entusiasmi di alcune aziende in un primo momento intenzionate a esporre nei padiglioni di BolognaFiere.
Valga per tutti l’esempio di Salpa, cantiere di Vitulazio (Caserta) che addirittura aveva già prenotato uno stand, ma ha rinunciato all’ultimo momento, pur disponendo di una novità importante come il Soleil 26 appena esposto in anteprima a Genova. “Il dilagare della pandemia ci ha scoraggiati e abbiamo deciso di non esporre a Bologna” ha spiegato la signora Enza Pane, in rappresentanza del cantiere. Tra le voci circolate dietro le quinte si sussurra anche di pressioni di Confindustria Nautica, tese a dissuadere molti cantieri dal partecipare a un Salone organizzato da altri, ma in mancanza di conferme ufficiali non osiamo credere a indiscrezioni tutte da provare.
Al netto delle assenze, si sono appropriati della scena bolognese molti marchi del Made in Sud, provenienti prevalentemente dalla Campania e dalla Sicilia, due regioni che sulla piccola nautica hanno costruito la propria fortuna. Tra i cantieri siciliani, spiccano i battelli di Almarine (Termini Imerese), Wave Altamarea (Palermo), SPX Rib Italia (Catania), con una produzione che spazia dai piccoli gommoni utilizzabili senza patente ai maxi entrofuoribordo ad alte e altissime prestazioni. Tra questi si farà notare, sotto le luci di BolognaFiere, la presenza di Almarine, che ha costruito la propria storia su ricerca e innovazione, eleganza e sportività, ispirandosi a un marchio dell’automotive ai vertici mondiali come la Porsche. Una scelta palese sin dal logo aziendale, per non dire dal nome di uno dei prodotti di punta del cantiere: 911S.
SPX-RIB non ha ancora pronto il nuovo modello 36 piedi (sarà varato entro l’estate 2021), e a Bologna presenta dunque due battelli da 24 piedi: uno in versione Sport, con configurazione specifica, l’altro nella nuovissima versione Dinette. L’ultimo nato della gamma prodotta dal cantiere catanese ha una lunghezza omologata di 7,48 metri, una larghezza di 2,80, può imbarcare fino a 14 persone e montare fuoribordo con potenza massima di 300 hp. Disegnato dall’architetto Paolo Savoca, è costruito utilizzando resine vinilestere, gelcoat neopentilico e tubolari Orca. Parola d’ordine per questo progetto è customizzazione: si va dalle personalizzazioni delle finiture della consolle e del rollbar (in acciaio o vtr) alla scelta dei colori dei tubolari, degli accessori, delle cuscinerie e delle essenze di teak.
Il Wave 35 GT è invece l’ultimo nato di Altamarea, cantiere palermitano specializzato nella produzione di una vasta gamma di gommoni che vanno dai 19 ai 35 piedi. Il 35 GT è un battello di 11,30 metri (ma omologato come natante) rivisitato al fine di ampliare ulteriormente le due grandi zone prendisole: quella di prua, lunga oltre un metro e 70, e quella di poppa, sotto la quale si trova un grande gavone. Il cantiere lo definisce “un battello cabinato concepito per crociere a medio raggio, anche grazie alla cabina ricavata nella consolle, dove, oltre a una cuccetta per due persone è disponibile anche un piccolo locale wc”. La motorizzazione consigliata è di 700 hp, facile immaginare il livello delle prestazioni.
Detto dei siciliani, il Made in Campania domina nettamente la scena, occupando gran parte degli spazi espositivi. La presenza più estesa è quella di Italiamarine, che sotto i riflettori di BolognaFiere espone 9 unità, dal piccolo Vulcano 22 al 34 Capri, passando per il 24 Sanremo, il 26 Panarea, il 28 Portofino, il 32 Amalfi e le tre versioni (Classic, Cabin e Walkaround) del 31 Positano. Delle tre, la più recente è quella con guida centrale (Walkaround) che favorisce la visibilità di navigazione e la mobilità a bordo per 16/24 persone. Lungo 9,40 metri, largo 3,40, il Positano 31 Walkaround può essere motorizzato con un solo fuoribordo da 300 hp, in grado di spingere fino a una velocità massima di 44 nodi, ma anche con due motori per complessivi 600 hp e velocità di punta superiori a 55 nodi.
Prestazioni a parte, a bordo del Positano 31 Walkarounf risulta eccellente la distribuzione degli spazi in coperta, e non va sottovalutata la possibilità di sfruttare un’ampia cabina dotata di bagno separato e 2/3 posti letto. Come tradizione di Italiamarine le dotazioni di serie sono molto complete, ma non manca una lista di accessori studiata per esaltare l’eleganza e il comfort. Era circolata voce che il Salone di Bologna avrebbe potuto tenere a battesimo anche il nuovo 38 Italia, ma la nuova ammiraglia di Italiamarine non è ancora pronta. “La presenteremo a novembre a Napoli, in occasione di Navigare” fa sapere Antonio Amato, responsabile della costruzione sulla base di un progetto firmato da Valerio Rivellini.
Su misure importanti, oltre che su un design ardito, è orientata la produzione di Collin’s Marine, che presenta in anteprima il Panamera Py95, frutto del lavoro di progettazione di Cobes Yacht. Si segnala per un design elegante e per la possibilità di offrire due posti letto sottocoperta in meno di 10 metri. La motorizzazione può essere fuoribordo o entrofuoribordo, con potenza non superiore a 300 hp. Il cantiere partenopeo espone anche il Panamera Yacht Py100, maxi-rib di 12,5 metri che può ospitare fino a 16 persone; anche questo modello offre due posti letto sottocoperta e può montare sia motorizzazione fuoribordo sia entrofuoribordo.
Tra i produttori di maxi-rib (ma non solo) spicca a Bologna anche lo stand di Oromarine, altro cantiere napoletano che ha saputo conquistare interessanti quote di mercato in poco tempo, a livello nazionale ed europeo, distinguendosi per i progetti firmati dal fondatore Alessandro Orefice. Discorso simile per Seaprop, che espone alcuni esemplari della linea di gommoni sportivi, oltre ad alcune imbarcazioni in vtr.
Concentrata su misure attorno ai 6 metri è invece la produzione di 2.Bar, che a Bologna espone due battelli di 5,7 e 6,2 metri. Il più piccolo è largo 2,5 metri, può montare un motore fino a 115 cv di potenza, ma può essere equipaggiato anche con un fuoribordo da 40/60 cv, utilizzabile senza patente. La portata massima è di 10 persone. Il modello più grande, invece, può ospitare fino a 12 persone e montare motori fino a 150 cv. Nel corso del 2021 la gamma 2.Bar si arricchirà ulteriormente con due modelli di dimensioni maggiori.
Detto del Made in Sud, vale la pena ricordare che il Salone di Bologna offre, nel comparto gommoni, anche una novità straniera: è l’AlumBoats, cantiere cinese al debutto assoluto in Italia, noto nel paese d’origine come fornitore delle forze armate. Peculiarità dei battelli made in China è la struttura in alluminio abbinata a tradizionali tubolari in hypalon-Orca, disponibili in varie colorazioni. In vista della prossima costituzione di AlumBoats Italia, con sede a Cattolica-Rimini, il costruttore cinese si è presentato a Bologna con due gommoni di piccole dimensioni: il PRO470, di 4,30 metri, e il T680 6,76 metri. Per vincere la diffidenza di un mercato finora mai esplorato, AlumBoats fa sapere che assicura cinque anni di garanzia.