L'equipaggio al completo di Maserati Multi 70

Maserati Multi 70, John Elkann ha volato con Soldini a 31 nodi di media ma non è bastato per vincere

di Sergio Troise
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RIO DE JANEIRO - La Cape2Rio è una delle regate più impegnative e affascinanti, organizzata ogni due o tre anni sulla rotta che unisce Cape Town, in Sudafrica, a Rio de Janeiro, in Brasile. John Elkann, presidente di FCA e armatore del trimarano Maserati Multi 70, l’ha scelta, a inizio 2020, per concedersi una sorta di vacanza-avventura assieme all’amico Giovanni Soldini, skipper di fiducia con il quale ha già partecipato in passato a diverse regate, tra cui due Transpac nel 2013 e nel 2017. Messosi disciplinatamente agli ordini dello skipper milanese, Elkann ha ricoperto il ruolo di timoniere e tailer in una squadra composta anche da Guido Broggi (randista), Nico Malingri e Matteo Soldini (entrambi grinder e tailer), dal francese Pierre-Laurent Boullais e dagli spagnoli Carlos Hernandez Robayna (tailer) e Oliver Herrera Perez (prodiere).

Attardati da un’avaria nelle fasi iniziali, e poi battuti dai diretti rivali di LoveWater dopo un testa a testa entusiasmante, Elkann e Soldini hanno fatto comunque buon viso a cattivo gioco, raccontando, una volta giunti a Rio, di “un’esperienza entusiasmante, con la barca in grado di toccare i 38 nodi di velocità massima e di tenere medie di 31 nodi volando sui foil” ed elogiando il “gran lavoro fatto a Modena dagli ingegneri del Maserati Innovation Lab, dove sono stati risolti alcuni problemi che avevano condizionato in precedenza il rendimento della barca».

«Abbiamo combattuto come leoni dall’inizio della regata, ma abbiamo avuto tantissime avversità” ha raccontato Elkann -. Grazie alla grande capacità di Giovanni Soldini e di tutti i componenti dell’equipaggio siamo riusciti a trovare soluzioni per ogni imprevisto: per risolvere un problema al timone centrale abbiamo usato persino dei pezzi presi dal motore. È stato fantastico vedere come nelle difficoltà si riescano ad ottenere dei risultati con grande tenacia e mantenendo sempre alto lo spirito!»

Maserati ha tagliato il traguardo della regata alle 12.39 34” di domenica 19 gennaio ora locale (16.39 34” ora italiana) in un tempo reale di 8 giorni, 3 ore, 9 minuti e 34 secondi. Il diretto concorrente, il trimarano di 80 piedi LoveWater, con skipper Craig Sutherland, ha tagliato il traguardo alle 5.54 02” ora locale (9.54 02” ora italiana) con un tempo reale di 7 giorni, 20 ore, 24 minuti e 2 secondi, stabilendo così il nuovo record della regata.

Le due imbarcazioni erano partite da Table Bay, davanti a Cape Town, sabato 11 gennaio, alle 14.30 ora locale (13.30 ora italiana), con un vento tra i 10 e i 12 nodi da Ovest. Nonostante l’oggettivo vantaggio assicurato ai rivali di LoveWater dalla lunghezza maggiore dell’imbarcazione (10 piedi di differenza incidono sulle velocità di punta in condizioni di vento forte) a bordo di Maserati c’era molto ottimismo. Il lavoro fatto nell’Innovation Lab di Modena e la messa a punto definitiva avevano dato fiducia a Soldini e al suo equipaggio. Ma poco dopo la partenza si è verificato un problema a una valvola di pressione massima, i pistoni idraulici dei foil sono stati sottoposti a uno sforzo eccessivo e, raggiunta la seconda boa di disimpegno, si sono danneggiati.

«I pistoni – ha spiegato Soldini - servono per regolare il rake, quindi la spinta verso l’alto dei foil. Abbiamo effettuato una riparazione di emergenza, usando un sistema di cime e di pezzi di legno recuperati prima di salpare, ma ogni volta che volevamo modificare il rake dovevamo fermare la barca e spostare i foil a mano, difficilmente riuscivamo a fare regolazioni precise e perdevamo molto tempo».

Nonostante l’inconveniente, il team italiano ha trovato condizioni di volo ideali, ed è riuscito a superare LoveWater dopo la prima notte. Il secondo giorno di navigazione è stato più difficile e le condizioni di mare e di vento, con raffiche fino a 30 nodi in poppa piena e onda formata, hanno favorito LoveWater, che ha riconquistato il vantaggio sfruttando al meglio la maggiore lunghezza. Giovanni Soldini e il suo equipaggio però non hanno smesso di lottare e, grazie alla scelta tattica di “tagliare” una strambata, hanno recuperato il vantaggio guadagnato dal loro rivale e sono riusciti a passare nuovamente il loro concorrente il giorno successivo.

I due trimarani, superate anche le imbarcazioni monocarena partite da Cape Town il 4 gennaio, hanno fatto rotta verso Sud, per attraversare al meglio l’alta pressione. «Avevamo quasi 100 miglia di vantaggio sui nostri rivali – ha raccontato Soldini - ma il vento, che proveniva da dietro, ha giocato a favore di LoveWater che ci ha raggiunti. Dopodiché è stata molto dura, c’era mare mosso e vento di 20-25 nodi in poppa, condizioni ideali per il nostro competitor. Siamo comunque riusciti a raggiungere delle belle velocità, arrivando a fare 31 nodi di velocità media in 4 ore di navigazione e diminuendo il distacco da 50 a 30 miglia. A quel punto ci siamo trovati a 14 miglia dall’arrivo senza più un filo di vento, siamo stati 6 ore quasi fermi, mentre LoveWater aveva già tagliato il traguardo».

 

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Lunedì 20 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 22-01-2020 11:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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