MONFALCONE - Maestosa. Ecco la Msc Seashore, la nuova ammiraglia del gruppo guidato dall’armatore Gianluigi Aponte. A guardarla così, alla banchina principale di Fincantieri, mette quasi soggezione. Alta, slanciata, 339 metri di lunghezza, la nave più grande mai costruita in Italia. Msc Crociere e Fincantieri nella costruzione hanno messo a dura prova la loro voglia di fare: i mesi di pandemia hanno sfiancato ma non fermato la determinazione nel portare avanti il progetto. E lo stesso armatore Gianluigi Aponte ha affidato all’ad di Fincantieri Giuseppe Bono e al capo del team tecnico di Msc Crociere, Emilio La Scala il plauso da estendere a tutti i loro collaboratori. È tutto questo mentre poco più avanti è già in avanzata fase di costruzione la gemella, Msc Seascape e mentre il presidente esecutivo di Msc Crociere annuncia un accordo con Fincantieri e Snam per avviare il progetto di una nave alimentata a idrogeno.
Msc Crociere guarda avanti, dunque, è chiede sopratutto chiarezza ai governi, soprattutto a quelli europei. Le crociere devono essere programmare e hanno bisogno di certezze: lo stesso Gianluigi Aponte, che pochi giorni fa è stato incoronato come numero uno al mondo nel settore dei contenitori, ha avuto modo di sottolineare che non basta fissare traguardi, l’Europa deve indicare con chiarezza come raggiungerli. “Votare nel parlamento europeo - ha sottolineato - i politici impiegano un attimo. Mettere in pratica le loro decisioni e tutt’altra cosa e spesso il peso ricade solo ed esclusivamente sull’impresa”.
Parole che non sono sfuggite al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Enrico Giovannini che ha subito evidenziato la necessità di lavorare insieme, di vivere il trascinamento verso l’alto che la resilienza favorisce. “Questa nave, Fincantieri e Msc Crociere, sono esempi positivi per il Paese”.
Prima del taglio del nastro da parte della madrina Alexa Aponte per liberare la bottiglia di champagne che si è infranta sulla prua è toccato al presidente esecutivo di Msc Crociere, Piefrancesco Vago, sottolineare il valore positivo che la consegna di Msc Seashore riveste. “La costruzione di questa nave - ha detto Vago - costituisce un investimento che, da solo, genera una ricaduta sull’economia italiana di quasi 5 miliardi di euro e ha richiesto nel corso degli ultimi 2 anni l’impiego di 4.300 maestranze. Inoltre, con la sua entrata in servizio, questa nostra nuova ammiraglia attiverà un importante volano economico e di impiego, generando un’ulteriore ricaduta economica altrettanto significativa ogni anno. Nel contesto attuale, la consegna di questa nostra nuova nave rappresenta quindi un segnale decisivo e di ragionato ottimismo, che testimonia la fiducia del nostro Gruppo sia nel futuro del settore crocieristico, sia nella capacità della manifattura e dell’industria italiana. In totale il nostro piano di investimenti in Italia con Fincantieri – oltre alle tre navi già realizzate, inclusa Msc Seashore – prevede al momento la costruzione di altre cinque unità, in grado di generare un ulteriore beneficio economico complessivo per il Paese di oltre 13 miliardi”.
Risultati importanti anche per Fincantieri. “Msc Seashore - ha detto l’ad Giuseppe Bono - è la quarta nave da crociera che abbiamo consegnato in Italia nel corso di questo anno ancora estremamente impegnativo, a dimostrazione dell'efficacia del nostro sistema produttivo e gestionale. Tutti questi traguardi, e altri che sono prossimi, sono stati raggiunti con successo e questo non è mai scontato. Per questo motivo considero questa nave il miglior simbolo non solo della ripresa per l’intero settore crocieristico, ma anche della capacità del Gruppo di far leva sulle proprie competenze e sulla propria solidità per preservare appieno il proprio carico di lavoro”.
Veniamo ai dati tecnici. Lo sforzo di rinnovamento e di ampliamento della flotta portato avanti da Msc Crociere non ha eguali nel mondo. L’obiettivo è quello di raggiungere neutralità carbonica delle operazioni entro il 2050. In pratica ogni nuova nave da crociera Msc rappresenta un ulteriore passo lungo questo percorso, insieme ad altri investimenti utili ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie ambientali di prossima generazione. Su questa strada Msc Seashore non fa eccezione. “Dispone di tecnologie - ha spiegato il responsabile tecnico del gruppo, Emilio La Scala - e impianti di ultima generazione in grado di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. Ciò comprende sistemi ibridi di lavaggio dei gas di scarico (Egcs) e sistemi selettivi di riduzione catalitica (Scr) all’avanguardia, ottenendo una riduzione del 98% delle emissioni di ossido di zolfo (SOx) e riducendo le emissioni di ossido di azoto (NOx) del 90%. Il sistema di trattamento delle acque reflue è stato progettato in linea con la risoluzione MEPC 227(64) dell’Organizzazione Marittima Internazionale e raggiunge standard di purificazione più elevati rispetto alla maggior parte degli impianti di trattamento delle acque reflue presenti a terra”.
Msc Seashore inizierà la stagione inaugurale nel Mediterraneo offrendo il classico itinerario delle "Sei Perle" che tocca Genova, Napoli, Messina, Valletta, Malta, Barcellona e Marsiglia. Al termine di questa stagione estiva, il 31 ottobre la nave partirà da Genova per una crociera di 18 notti verso il Nord America. Dal 20 novembre la nave offrirà quindi crociere di 7 notti nei Caraibi in partenza da Miami alla scoperta di San Juan (Porto Rico), Charlotte Amalie (Saint Thomas), Puerto Plata (Repubblica Dominicana) e poi Ocean Cay MSC Marine Reserve, la nuova ed esclusiva isola privata di Msc Crociere nelle Bahamas.
E ora i numeri. La nuova ammiraglia (la diciannovesima della flotta) ha una stazza lorda di 170.400 tonnellate; può ospitare 5.877 persone in 2.270. I membri dell’equipaggio sono 1.648 e la velocità massima è di 22,4 nodi.