Ci sono voluti 10 anni per rivedere un salone nautico a Roma, nel polo fieristico che ha l’ambizione di proporsi come ponte tra Nord e Sud, tra l’Italia e il resto d’Europa. Per ora si tratta di una sorta di numero zero dedicato esclusivamente alla piccola e media nautica (imbarcazioni dai 5/6 ai 15 metri), allestito in due dei 9 padiglioni disponibili (il 7 e l’8 dell’area fieristica), con la consapevolezza che si tratta di un primo passo sperimentale. Nelle intenzioni degli organizzatori di Afina (l’Associazione Filiera Italiana della Nautica) e dello stesso ente di gestione di Fiera di Roma, ci sono comunque i presupposti per sviluppare una collaborazione destinata a crescere. «Per noi - ha detto l’amministratore unico di Fiera di Roma, Fabio Casasoli - vengono fissate le basi per un definitivo rilancio e speriamo di costruire con Afina un grande futuro».
Inaugurato sabato scorso, il ritrovato salone nautico di Roma (una volta si chiamava Big Blu) resterà aperto fino a domenica, tutti i giorni, dalle 10,30 alle 18,30. In mostra ci sono circa 250 barche, in prevalenza natanti attorno ai 10 metri, ma non mancano alcuni esemplari di yacht d’un certo prestigio e di misure maggiori. Come l’Audace 50 di Aicon, che con i suoi 15 metri è l’ammiraglia del salone. Ad arricchire la scena anche le imbarcazioni di Cranchi, Invictus e Saxdor, e alcuni super-RIB di misura maxi e potenza monstre, come il Panamera PY110, l’imbarcazione più potente esposta, motorizzata con tre fuoribordo Mercury per un totale di 1.200 cavalli.
Ma i veri protagonisti, autentici dominatori della scena, sono i natanti, ovvero le barche tra i 5 e i 10 metri, quelle che si possono utilizzare anche senza patente, con motori di potenza non superiore ai 40 cv e, grazie al nuovo Codice della nautica, anche con motori di potenza superiore (fino a 115 cv), purché si siano compiuti i 16 anni di età e si sia superato l’esame per il cosiddetto “patentino”. Una novità, quest’ultima, che orienta le politiche commerciali dei cantieri e le scelte dei diportisti.
Soprattutto i produttori di battelli pneumatici sembrano orientati a sfruttare al meglio l’opportunità dell’“apertura ai giovani”, concentrando l’attenzione sui modelli adatti alla potenza prevista per il patentino. È il caso di Starmar, che nel suo stand espone il nuovo 665 che, oltre ad esibire un lieve restyling incentrato sulla console di guida, viene ora proposto anche ai sedicenni. Discorso simile in casa Italiamarine, dove viene spiegato che un piccolo gommone come il Vulcano 22, finora scelto prevalentemente con il motore da 40 cv (esente da patente) ora potrà essere proposto anche con motore da 115 cv ai 16enni in possesso del patentino. Sulla stessa lunghezza d’onda si è sintonizzato Antares, annunciando che il suo piccolo 23 con motore da 115 cv è ora adatto anche ai sedicenni. Il comparto dei gommoni è ben rappresentato anche da altri cantieri, come Sacs, che espone (tramite la laziale Nautica Sud Italia) lo Strider 800 e lo Strider 11 nella versione Openback. Non manca Nuova Jolly, con il recente 30 Sport Cabin, mentre tra gli specialisti delle piccole dimensioni si fanno apprezzare gli Stradivarius Made in Sicilia. Ma non solo: da Piacenza il cantiere Panara ha portato a Roma il suo Revolution 23 XL, raro esemplare di gommone con struttura in alluminio, candidato al successo sia con motorizzazione senza patente (fino a 40 cv) sia con patentino (fino a 115 cv) e sia con patente (fino a 200 cv).
Panara ha portato a Roma anche alcune proposte tutte da scoprire nel campo delle barche in vtr, che nel salone romano rappresentano la maggioranza. Tra queste spicca il micro-yacht 29 Cabin, che in 9,30 metri propone 6 posti letto, sfruttando, oltre a due cabine, anche lo spazio all’aperto. Come? Utilizzando una tenda da campeggio in stile camper. Discorso simile per il più piccolo 750 Pleasure, novità 2025 proposta con 2 posti letto in cabina più due esterni. Meno stravaganti le proposte di altri cantieri specializzati in piccoli natanti in vtr. A Roma ce ne sono di diverse misure e diverso grado di abitabilità, e tra le tante spiccano le flotte siciliane e calabresi di Trimarchi e Ranieri. Poca scelta, invece, nel comparto gozzi, rappresentato solo da due cantieri: Esposito, che propone la nota linea Positano, nelle misure da 25 a 32 piedi, e Mimì, che stranamente non espone il suo primo gommone ibrido (il Libeccio 9.5 Cabin, che consente un’autonomia in elettrico fino a 5 ore), ma conquista la scena con la presentazione in anteprima assoluta del neonato Libeccio 8.50 Cabin, versione cabinata del noto walkaround del 2024, una barca in vtr e legno progettata con la collaborazione del designer Valerio Rivellini, che presenta uno stile elegante, assicurando 2 posti letto +1, bagno con doccia, cucinotto, frigo e comodo prendisole.