Alla Grande Pirelli all'arrivo in Guadalupa

Route du Rhum: splendido argento per Ambrogio Beccaria e Alla Grande Pirelli

di Francesca Lodigiani
  • condividi l'articolo

Ambrogio Beccaria con Alla Grande Pirelli  dopo la vittoria alla Minitransat 2019, stupisce ancora una volta. Alla fine di una match race  a poche miglia di distanza uno dall’altro con il diretto avversario Corentin Dougret su Queguiner Immoveo durata  quasi 2000 miglia,  oggi alle 21.38.48 ora italiana, le 3 del pomeriggio locali, ha tagliato al secondo posto dietro al vincitore francese Yoann Richomme con Paprec Arkéa. Ad accoglierlo, un contesto poco caraibico con  una Point-a- Pitre (Guadalupa) ventosa e piena di nuvole. 

È un argento dal valore inestimabile  quello conquistato dal navigatore milanese  31 enne dello Yacht Club Italiano supportato oltre che da Pirelli da Mapei. Specie  se si pensa che “Bogi” ha varato il suo Class 40, il primo interamente made in Italy, solo lo scorso  agosto. Una barca progettata  da Gianluca Guelfi, con Fabio D’Angeli e costruita a Genova  dal cantiere San Giorgio Marine  di Edoardo Bianchi,  che ha dimostrato di essere sia robusta, che veloce. Quindi il risultato  di bravura marinara  e una squadra che ha funzionato “alla grande”. A partire dall’aver saputo coniugare il metodo empirico di Beccaria, che comunque è ingegnere navale, con  l’approccio scientifico di Guelfi e il contributo degli altri della squadra, a partire da Alberto Riva, navigatore oceanico con la stessa origine minista di Ambrogio e tante miglia  percorse con Giovanni Soldini alle spalle,  che si è occupato dell’elettronica di bordo e  non solo. 

A sentire le parole del vincitore Yoann Richomme all’arrivo al pontile d’onore, questa Route du Rhum è stata eccezionalmente dura. Tanto da compromettere perfino la possibilità di dormire, mentre  fronti di burrasca si rincorrevano uno dietro l’altro facendo formare onde enormi. “ Più volte ho temuto di spaccare tutto.” ha ripetuto spesso Richomme il quale, benché in vantaggio tutta la regata,  ha sentito  il fiato sul collo di Alla Grande Pirelli che a un certo punto “ si è avvicinato  come un aeroplano”.  

Da sottolineare che Beccaria ha impiegato 14 giorni, 7 ore, 23 minuti e 48 secondo a raggiungere il traguardo a una velocità media di 11.77 nodi. 

Per quel che riguarda gli altri italiani , Alberto Bona con IBSA, in 8° posizione, è a meno di 200 miglia dall’arrivo, mentre Andrea Fornaro  con Influence  è 20° a circa 600.

Sempre oggi, alle 6.47 ora italiana, è  arrivato in porto anche Giancarlo Pedote con Prysmian Group,  il navigatore  in gara tra gli IMOCA che ha tagliato il traguardo al 16° posto. Una Route du Rhume deludente per il fiorentino che il secondo giorno  di gara ha rotto il J2, una vela essenziale, precipitando quindi indietro,  rispetto alla  buona posizione in cui stava navigando. 

 Una  delusione che si legge nell’espressione di Pedote all’arrivo che comunque ha deciso di non mollare mai e seppur con il forte handicap è riuscito a recuperare posizioni. “Per me regatare non si tratta di un divertimento, ma piuttosto di fare bene. Ho un bilancio contrastante di questa Route du Rhum. La rottura del J2  ha compromesso la mia gara, ma la vela è uno sport meccanico e bisogna accettarlo".

  • condividi l'articolo
Mercoledì 23 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 24-11-2022 09:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti