Dopo Cannes, Genova e Montecarlo, i grandi della nautica mondiale si ritrovano in Florida, dal 30 ottobre al 3 novembre, per il Fort Lauderdale Boat Show, l’evento fieristico più importante del mondo, dedicato ai big del settore, americani ed europei. Laggiù saranno protagoniste intere flotte di yacht, super yacht e mega yacht. Ma la nautica – lo sappiamo soprattutto noi italiani – è fatta anche d’altro: day cruiser aperti e cabinati, motoscafi entrobordo e fuoribordo, gozzi, lance e gommoni popolano il nostro mare e rendono la nostra industria nautica protagonista assoluta nel Mediterraneo. Ben vangano, pertanto, anche i “piccoli saloni” in programma sul nostro territorio fino a dicembre. Offriranno a sognatori e potenziali clienti occasioni giuste per guardare sin da ora alla stagione nautica 2025.
Dopo Brindisi (andato in scena dal 10 al 14 ottobre) e Bologna (dal 12 al 20) si va avanti, dunque, con il Salerno Boat Show in programma a Marina d’Arechi dall’1 al 5 novembre. Si proseguirà poi a Napoli con Navigare, in programma nel porto di Mergellina dal 17 all’11, e si chiuderà l’anno alla Fiera di Roma, dove è in programma dal 7 al 15 dicembre la prima edizione del Salone della capitale.
Per ora, dunque, fari puntati su Marina d’Arechi, dove è già quasi tutto pronto per l'8^ edizione del Salerno Boat Show, manifestazione che con il tempo si è guadagnata il patrocinio di Confindustria Nautica e la credibilità dell’intero settore. Basti dire che nel lontano 2014, anno della prima edizione, le barche esposte erano una cinquantina; quest’anno saranno 230, in rappresentanza di 150 marchi e 140 espositori. E sarà possibile anche fare prove in mare, salpando da quello che è ormai uno dei maggiori porti turistici del Mediterraneo, con i suoi 1.000 posti barca da 10 fino a 100 metri e uno specchio acqueo complessivo di 340.000 metri quadri. Tutto ciò a poca distanza da località come la Costiera Amalfitana e Capri, icone del turismo mondiale.
Sono annunciate 104 imbarcazioni a motore, 78 gommoni, 9 gozzi e 39 imbarcazioni a vela, di cui 11 catamarani. Tra le più grandi spicca il Custom Line 106, yacht planante di 33 metri (per la precisione 32,86 ft, per un baglio massimo di 7.4) della “famiglia allargata” Ferretti Group: presentato dal dealer Francesco Mirante di Italian Yacht Store, si candida al ruolo di ammiraglia del salone. Di spicco anche la presenza del marchio Azimut con l’S8 di 24 metri, lo yacht più grande della collezione S, presentato dall’Autosalone Italia, che a Salerno schiera una flotta imponente, composta anche dagli Azimut 53 e 68, dall’Atlantis 45 e da imbarcazioni dei marchi Jeanneau e Prestige, tra le quali spicca il catamarano M48, yacht multiscafo a motore proposto al pubblico con una formula originale di multilocazione che consente di utilizzare l’imbarcazione una settimana al mese, dividendola con altri 4 armatori.
Tra i “padroni di casa” spicca la presenza di Fiart, che dopo le anteprime a Cannes e a Genova espone a Salerno il nuovissimo P52, “fratello minore” del P58 firmato da Stefano Pastrovich destinato a recitare un ruolo importante nella Custom Luxury Line del cantiere. Accanto al P52 ci saranno anche i Seawalker 35 e 39, walkaround di successo che recitano un ruolo importante anche nella divisione Fiart Rent del cantiere di Baia.
Tra i produttori di barche in vetroresina di dimensioni medie e piccole non mancherà Italia Yacht, presente grazie al dealer locale Salerno Cantieri con il nuovissimo 43 Veloce reduce dall’anteprima a Genova, dove si è fatto apprezzare come campione di stile, spazio e prestazioni. Ci saranno sicuramente il già noto Avantgarde 35 di Salpa e alcune imbarcazioni di Rio Yacht e FIM. Grazie a Orange Yacht sarà inoltre in esposizione l’America 35 di Echo, recentemente sottoposto al restyling firmato da Giuseppe Cimino ed esibito a Genova. Grazie a Orange Yacht saranno esposti a Salerno anche due gozzi Viveur e due della linea Solemio (uno termico e uno elettrico), oltre a una barca in vtr di 5,50 metri di Easy Marine. Tutto da scoprire, inoltre, il mini catamarano gonfiabile XFan con motorino elettrico.
Tra i battelli pneumatici, di rilievo si annuncia la presenza di alcuni dei principali produttori locali, in testa Salpa e MV Marine. Il primo esporrà per la prima volta “in casa”, dopo le anteprime a Cannes e a Genova, il maxi-RIB di 15,60 metri Soleil 52, nuova ammiraglia del cantiere in grado di distinguersi per dimensioni, qualità e contenuti hi-tech; l’altro si riserva invece di far vedere anche al pubblico di Salerno, dopo l’anteprima a Genova, il nuovo Mito 31R, ovvero il restyling di uno dei modelli di maggior successo del cantiere di Striano. Accanto al nuovo battello di 9,35 metri saranno inoltre esposti da MV Marine anche i già noti Mito 40 e 45. Ma, com’è facile immaginare, sarà affollata l’intera area gommoni del Salerno Boat Show, e non ci resta che visitare il salone per verificare che cosa ci riserva questo settore da sempre molto attivo in Campania e nel Sud in genere.
Al di là delle imbarcazioni, l’evento salernitano può vantare un programma articolato, che prevede musica live tutti i pomeriggi, numerosi punti food ed eventi speciali, come la regata d’apertura del 43° Campionato invernale di vela d’altura del Golfo di Salerno. Dopo la cerimonia inaugurale (ore 11 di venerdì 1 novembre), alla quale prenderanno parte il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, due i principali convegni in programma: lunedì 4 novembre, alle ore 11, si terrà un seminario dedicato a “Mare e sviluppo sostenibile”, con un focus su blue economy e tutela dell’ambiente, a cura del FAI Campania; martedì 5 novembre, invece, è in programma, sempre alle 11, “Blue forum, il valore dell’economia del mare della Campania”, che metterà in luce i dati regionali del XII Rapporto nazionale curato da OsserMare e Assonautica Italiana.
Entrambi i temi, e non solo questi, sono particolarmente cari al presidente di Marina d’Arechi, Agostino Gallozzi, che nel corso della conferenza stampa di presentazione del salone ha tenuto a ricordare come il Salerno Boat Show si confermi “un appuntamento importante per l’intero movimento nautico, per le aziende, per i diportisti e per la città che ospita la manifestazione, all’interno di una struttura privata nata dal nulla, che ha richiesto ingenti investimenti e oggi può vantare una crescita costante, non solo per l’efficienza dei servizi, ma anche come attrattore turistico, a beneficio dell’intero territorio”.
Mostrando un video-documento che illustra lo stato dei luoghi prima che nascesse il porto adottato come sede del salone, il patron di Marina d’Arechi ha confessato di non poter trattenere la commozione. “Ancora oggi mi vengono le lacrime agli occhi rivedendo ciò che abbiamo fatto, affrontando e superando difficoltà indicibili. Quando siamo partiti la nautica era in crisi, i cantieri fallivano, i diportisti tartassati dal fisco fuggivano dall’Italia e la piccola nautica era ferma. Noi abbiamo rischiato con investimenti ingenti, ci siamo battuti per il rilancio del settore con l’obiettivo di riscoprire la passione per il mare, rivalutare l’industria nautica e il turismo nautico, che giova a tutto il territorio. Siamo andati avanti con il progetto dell’archistar Santiago Calatrava e abbiamo realizzato Marina d’Arechi, che oggi rappresenta una vera eccellenza e può ospitare la quattordicesima edizione del nostro salone con numeri in crescita”.
Tra i motivi d’orgoglio di Gallozzi, come egli stesso confessa, “c’è la convinzione di aver fatto qualcosa di utile per l’intero settore e per il rilancio del turismo in Campania. Il Covid – racconta l’imprenditore salernitano - ci ha dato una mano. E’ cresciuta la voglia di isolarsi dalla folla andando per mare, sulla propria barca, grande o piccola che fosse. E oggi possiamo dire con certezza che il nostro progetto ha funzionato. Sono cresciuti il porto e il turismo nautico, come dimostra l’aumento dei transiti registrato quest’anno, grazie ad armatori proprietari di grandi yacht che scelgono Marina d’Arechi e Salerno come tappa delle proprie crociere. Abbiamo appena inaugurato la palazzina con i nuovi uffici e nel 2024 abbiamo registrato, ad oggi, il record di 950 approdi, circa il 50% di mega yachts, in aumento di 100 unità rispetto agli 850 del 2023 e ai 770 del 2022, con una crescita nel biennio di circa il 22%. Tra i nostri clienti abituali c’è anche un armatore turco che lascia da noi il suo yacht di 30 metri tutto l’anno. Si affida a noi per l’estate e per i lavori di rimessaggio invernale”.
Alla crescita del porto ha fatto seguito quella del salone, che all’interno della struttura viene organizzato, lasciando ai visitatori la possibilità di entrare gratuitamente, senza dover pagare un biglietto. Come mai? “Organizzare saloni nautici - spiega Gallozzi - non era e non è il nostro mestiere. Ma con il tempo abbiamo imparato, siamo cresciuti, e abbiamo ottenuto ciò che volevamo, cioè contribuire a far riscoprire la passione per il mare, a rivalutare l’industria nautica e il turismo nautico, valori che giovano a tutto il settore e a tutto il territorio, con conseguenze positive anche per l’economia locale e l’occupazione. Quest’anno, poi, avremo in esposizione più imbarcazioni di sempre, ci saranno anche nomi prestigiosi come Azimut e Custom Line di Ferretti Group, con yacht e super yacht. E chi verrà a visitare il salone scoprirà non solo prodotti d’avanguardia, ma anche una struttura moderna ed efficiente come poche altre, in grado di contribuire allo sviluppo del turismo”.
Insomma, il Salerno Boat Show come veicolo promozionale per il porto e il territorio. Una formula vincente, a quanto pare. “Su questo fronte – dice infatti il numero uno di Marina d’Arechi – abbiamo registrato passi avanti importanti grazie anche all’entrata in funzione dell’aeroporto di Pontecagnano, vicinissimo a noi. Siamo certi che darà una spinta fondamentale all’incremento dei flussi turistici, rivelandosi utile a sostenere l’interesse per le nostre coste e il nostro mare. E ovviamente per il nostro marina, destinato a crescere e rafforzarsi ulteriormente”.
Come si procederà? “Con il completamento della parte interna del porto, quella più vicina alla costa, che nel progetto originario di Calatrava doveva essere coperta da una grande tettoia e ospitare altri servizi. Per ora c’è solo una licenza per un centro commerciale, ma non è ciò che vogliamo - dice Gallozzi -. Con l’aeroporto – aggiunge - la città di Salerno può sviluppare comunque il terziario turistico/alberghiero, e noi ci stiamo lavorando. Il progetto, con relative volumetrie, è stato già approvato, ma il tutto va rimodulato per adeguarlo alla nuova vocazione del territorio. Noi siamo del parere che con investimenti privati è possibile completare il definitivo rilancio della zona con opere infrastrutturali di qualità, che faranno di Salerno una meta irrinunciabile per il turismo nautico”.
In grado di sorpassare anche Napoli? “Noi non siamo in gara con Napoli – puntualizza Gallozzi -. Crediamo anzi che Napoli abbia un potenziale straordinario e possa fare molto per la nautica e per il turismo nautico. L’importante è che anche nella città capoluogo della regione ci si renda conto che la nautica può essere un volano di sviluppo. Sento parlare spesso del problema della mancanza di posti barca a Napoli, ma non ho ancora visto un progetto ideato da imprenditori locali, pronti a investire per un porto turistico vero, grande, funzionale e accogliente, come la città meriterebbe. Ci sono le norme e le possibilità per farlo, ma non vedo né consapevolezza né autentica volontà di investire. Noi a Salerno lo abbiamo fatto e siamo orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato. E sarei ben felice se si scuotessero anche a Napoli. Le due città sono nel cuore del Mediterraneo, e potremmo fare rete creando un percorso imbattibile per fascino e attrattività turistica. Ma non mi pare che a Napoli ci siano progetti concreti”.
Tutto vero. Talmente vero che per il Salone Navigare, in programma a Napoli pochi giorni dopo la chiusura di Salerno (dal 9 al 17 novembre), gli organizzatori dovranno chiedere ospitalità ai gestori del Molo Sannazaro (Luise Group) all’interno del porto di Mergellina (non un vero e proprio marina), dove ci si arrangia con pontili galleggianti provvisori: il trionfo della precarietà. Che tuttavia – vale la pena sottolinearlo - non cancella i meriti degli instancabili organizzatori di AFINA (Associazione Filiera Italiana della Nautica) da sempre in prima linea nel promuovere la nautica e le attività fieristiche, e nel lanciare appelli (inascoltati) in favore della portualità e del turismo nautico.