GENOVA - L’appuntamento è per il 20 settembre, ma la macchina organizzativa dell’edizione 2018 del Salone nautico di Genova è già partita e l’evento è stato presentato in pompa magna il 16 maggio nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune del capoluogo ligure. Sono intervenuti il sindaco Bucci, il presidente della Regione Liguria Toti, il presidente della Camera di commercio Odone e, naturalmente, Carla Demaria, presidente di Ucina Confindustria Nautica, l’associazione di categoria che dell’evento cura l’organizzazione da 58 anni.

Settore in crescita. Dall’anteprima sono emersi dati incoraggianti, sia in relazione al buon andamento del settore (per il terzo anno consecutivo si registra una stima di crescita del +12% e il 69% delle aziende prevede, sulla base del portafoglio ordini, un aumento del fatturato 2018) sia sulle capacità di miglioramento del Salone stesso, viste le buone intenzioni dichiarate dagli organizzatori, dai partner istituzionali e dagli operatori: basti dire, in proposito, che il 98% degli espositori 2017 ha confermato la partecipazione, con il 64% di aumento degli spazi e che al 30 aprile scorso sono state registrate già 57 new entry, di cui 38 dall’estero.

Relazioni internazionali. Un chiaro segnale di ritrovato respiro internazionale, verosimilmente legato all’intensa attività di promozione all’estero del Salone e della filiera svolta da Ucina nel corso degli ultimi mesi. In proposito Carla Demaria ha tenuto a ricordare che il Salone si presenta come manifestazione protagonista del mercato nautico internazionale e motore di sviluppo per il settore 360 giorni l’anno. «Da novembre 2017 ad aprile 2018 – ha sottolineato la presidente di Ucina - abbiamo organizzato e partecipato a sette eventi ogni mese in Italia e nel mondo, anche grazie al sostegno del Piano Made in Italy e al supporto di MiSE e ICE Agenzia, che hanno premiato il Salone di Genova riconoscendolo come la vetrina di settore più visitata del Mediterraneo».

Crisi alle spalle. Tutto ciò consente di guardare all’edizione 2018 con ottimismo, dopo gli anni bui della crisi post-2008 e gli incoraggianti accenni di rilancio registrati in particolare nell’ultimo anno, quando si sono ripresentati a Genova anche alcuni dei cantieri dissidenti confluiti in Nautica Italiana e impegnatisi a promuovere il Versilia Yachting Rendez-vous a Viareggio. Uno degli ostacoli principali al ritrovarsi uniti lungo le banchine di Genova sta nei limiti strutturali della città e nelle scarse capacità di accoglienza del pubblico internazionale. Su queste questioni la maggior parte dei big del settore si è mostrata intransigente, preferendo esporre a Cannes e Montecarlo. Ora resta da verificare se cambieranno idea alla luce del programma illustrato dagli organizzatori per l’edizione 2018.

Nuovo layout. La 58ma edizione del Salone, in programma dal 20 al 25 settembre, prevede infatti un nuovo layout, con quattro eventi in uno, una ristrutturazione dei percorsi espositivi e un ulteriore intervento architettonico sulla cosiddetta “piazza del vento” introdotta dall’architetto Paolo Brescia con il team dello studio OBR. «Con il progetto del 58° Salone Nautico vogliamo estendere l’urbanità di Genova sul mare” ha dichiarato Brescia. E ha aggiunto: “Stiamo immaginando una piazza sull’acqua che offra nuovi motivi di frequentazione e d’incontro, in cui avere il piacere di ritrovarsi in pubblico in occasione della visita. Un cambio di prospettiva del quartiere, attraverso la diga foranea che diventa un avamposto sul mare, un belvedere da cui disvelare un duplice punto di vista verso il mare e verso la città».

Quattro in uno. Carla Demaria, da parte sua, in sede di presentazione ha parlato di «evento che si evolve in un’ottica di consolidamento dell’identità di ogni segmento rappresentato, divenendo sempre più multispecialista, accogliente, in una parola forte». E Alessandro Campagna, che del Salone è il direttore commerciale, ha aggiunto: «L’edizione 2018 prevede moltissime novità. Il layout si presenta come quattro saloni in uno, secondo un processo frutto di un’analisi puntuale e dello sviluppo di precise identità di area per ogni singolo settore, con servizi dedicati a ogni target e la ricerca della massima espressione di rappresentatività».

Il sostegno esterno. A supporto di tutto ciò anche l’accordo con Bentley, uno dei marchi automobilistici più prestigiosi del mondo, che attraverso l’importatore Fassina assicurerà il servizio di courtesy-car dedicato a operatori e clienti di maggior prestigio. L’altro main sponsor è invece Fastweb, uno dei principali operatori di telecomunicazioni. Ma il supporto più importante agli operatori di Ucina è quello assicurato dalle istituzioni, frutto di una inversione di rotta della politica, sia a livello nazionale sia locale.

Sindaco in prima linea. In proposito vale la pena ricordare le parole del sindaco di Genova, Marco Bucci: “Lo scorso Salone nautico è stato un grande successo anche con gli eventi del fuori Salone, ora alziamo l’asticella. La città può ancora crescere molto ed arrivare ad essere la prima, la più grande e la più bella del Mediterraneo.” In sintonia Paolo Odone, numero uno della Camera di Commercio: «Crederci ha fatto capire che volendo è possibile: Genova sta crescendo e crescerà. Sarà un Salone di grande successo che andrà di pari passo con la rinascita della città. Vogliamo che Genova diventi ancora più importante dal punto di vista aeroportuale e del turismo; tutte le iniziative come il Salone nautico hanno questo obiettivo».

La Regione in campo. In perfetta sintonia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: «Quest’anno – ha detto - c’è tutto un altro clima: oggi siamo in un mercato che ci fa guardare al futuro. Questo è un Salone che deve consolidare lo straordinario successo dell’anno scorso, rafforzando un rapporto di fiducia reciproca con la città nella costruzione di un progetto. Il grande lavoro svolto da Ucina in collaborazione con le istituzioni fa sì che il sistema funzioni. La nautica è una delle sintesi di tutto ciò che ci rende famosi nel mondo e che rappresenta l’eccellenza degli italiani in questo settore».