salone nautico di Genova

Segnali di fiducia dal mondo nautico: già aperte le iscrizioni per esporre a Genova. Confermato anche il Salone di Bologna

di Sergio Troise
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GENOVA - L’Italia naviga nell’incertezza legata al diffondersi della maledetta pandemia, ma ci sono settori che dimostrano straordinarie capacità di resilienza e guardano al futuro con fiducia e ottimismo. Uno di questi è quello della nautica da diporto, un mondo apparentemente spensierato, legato alle vacanze al mare, al piacere della navigazione e al turismo, ma la nautica è anche una significativa componente dell’apparato industriale/artigianale, ovvero una delle massime espressioni di quel Made in Italy che ancora oggi, nonostante tutto, assicura occupazione e fatturati non trascurabili, oltre che prestigio e credibilità al nostro Paese. Non deve stupire, dunque, l’ostinazione con cui i vertici di Confindustria Nautica si battono per salvaguardare un evento importante come il Salone di Genova, che dopo la prova di forza esibita a ottobre del 2020 (è stato, assieme alla prima edizione del Salone di Bologna, l’unico evento fieristico di settore organizzato in presenza in Europa) si prepara con grande anticipo ad organizzare anche la 61ma edizione, messa a calendario dal 16 al 21 settembre prossimi.

Certo, l’evolversi dell’emergenza sanitaria non consente di guardare al futuro con animo del tutto sereno, ma a Genova si sentono forti dell’esperienza fatta nel 2020, quando il Salone ha sfidato le restrizioni imposte dal Covid-19 (e un’eccezionale ondata di maltempo) chiudendo i battenti con un bilancio meno catastrofico del previsto: l’affluenza fu di oltre 71.000 visitatori e i dati di mercato a valle della manifestazione così come le analisi di Assilea (l’associazione italiana delle aziende di leasing) indicarono un aumento del 21,34 % del numero di contratti stipulati nel 2020, con un picco nel mese di ottobre, proprio in corrispondenza e a seguito dell’evento.

E’ su queste basi che il 12 marzo gli organizzatori di Confindustria Nautica hanno aperto le iscrizioni all’edizione numero 61, che sarà aperta a cinque segmenti di mercato: yacht e superyacht, sailing world, boating discovery, tech trade e living the sea. “Vogliamo capitalizzare il grande lavoro svolto nel 2020, quando abbiamo dato un grande segnale di vitalità dimostrando il coraggio, la qualità e il saper fare italiani e dato una spinta alla ripartenza dell’economia” dice il numero dell’associazione confindustriale, Saverio Cecchi. E aggiunge: “Stiamo lavorando per realizzare ancora una volta un evento concreto ed efficace, costruito su misura, in questo frangente ancora complesso. Vogliamo continuare a rispondere alle esigenze del mercato e favorire lo sviluppo del business consentendo l’incontro reale tra domanda e offerta.”

In perfetta sintonia Carla Demaria, amministratore delegato de I Saloni Nautici (la società controllata da Confindustria Nautica che organizza il Salone): “Abbiamo ancora un periodo particolare di fronte a noi, ma sia l’andamento del mercato, sia quanto abbiamo realizzato nel 2020 confermano l’affidabilità e la forza del nostro progetto. L’aspettativa sul Salone di Genova è molto alta, anche sulla base dell’esperienza della sessantesima edizione, in termini di efficacia, di sicurezza e di risultati. Il mercato attende l’evento, che si è dimostrato uno strumento fondamentale per le aziende. La macchina organizzativa è già operativa, siamo pronti a questa nuova sfida, a cui ci presentiamo con un piano di comunicazione internazionale che saprà mantenere alta l’attenzione sulla centralità del nostro Salone.”

Confortano gli organizzatori genovesi anche altri aspetti, come la conferma del supporto assicurato dall’Istituto per il commercio estero (ICE) e da Simest, la società specializzata nel sostenere la crescita delle imprese italiane nel mondo. Ma non solo: rappresenta una solida base di lavoro anche l’accordo decennale sottoscritto nel giugno 2020 con Regione Liguria e Comune di Genova, sostenuto tra l’altro dall’Autorità di Sistema del Mar Ligure occidentale. Dal 2023, inoltre, l’evento potrà usufruire di un’area espositiva completamente rinnovata e funzionale, nell’ambito del progetto di riqualificazione del Waterfront di Levante di Genova, che mette al centro della sua nuova configurazione proprio il salone nautico.

A conferma della vitalità del settore arrivano buone notizie anche da Bologna, dove nel 2020 si è svolta la prima edizione di un salone dedicato alla piccola nautica (barche dai 5 ai 18 metri). Gli organizzatori di AFINA (Associazione Filiera Italiana della Nautica) hanno infatti confermato a loro volta l’intenzione di proseguire sulla strada coraggiosamente intrapresa un anno fa indipendentemente da Confindustria Nautica e in accordo con la Regione Emilia Romagna, il Comune di Bologna e l’ente Fiera della città felsinea. Proprio in questa ottica è in programma per il 22 marzo la consegna di un premio a Stefano Bonaccini, il presidente della Regione che più di ogni altro ha creduto nel progetto di un salone specialistico dedicato ai gommoni e alle barche di misura non superiore a 18 metri.

L’evento bolognese è in calendario dal 30 ottobre al 7 novembre 2021, e l’augurio di coloro che hanno a cuore questa componente fondamentale del comparto, è che vada in porto ottenendo un successo maggiore rispetto all’edizione sperimentale del 2020, una sorta di “numero zero” nella quale si sono registrate – causa pandemia, ma non solo - troppe assenze sia da parte degli espositori sia del pubblico. Ciò detto, vale la pena ricordare che tutti i piani fieristici, a qualsiasi latitudine, sono condizionati dall’evolversi dell’emergenza sanitaria, che ha già fatto due “vittime” eccellenti in questo tormentato inizio del 2021, con la cancellazione, a Napoli, del Nauticsud e di Navigare.

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Martedì 16 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 18-03-2021 08:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA