Traffico a Londra

Auto elettriche in GB, 68% utenti è contrario all’acquisto Indagine contrasta con stop Governo al 2030 a benzina e diesel

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 LONDRA - Le indiscrezioni sulla imminente decisione del Governo britannico di vietare la vendita di auto con motorizzazione tradizionale benzina e diesel dal 2030 stanno alimentando in quel Paese le polemiche sia da parte degli utenti sia nel mondo dell’industria e dei servizi all’automotive. Una delle voci più qualificate è quella della Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT) che rappresenta l’intera filiera della produzione e del commercio di veicoli in Gran Bretagna è che nei giorni scorsi aveva invitato il Governo a impegnarsi in significativi incentivi a lungo termine per l’acquisto dei modelli elettrici (EV) e a fissare obiettivi vincolanti sull’infrastruttura di ricarica. Un’analisi diffusa da SMMT rivela l’esigenza di investimenti pari ad almeno 16,7 miliardi di sterline (18,6 miliardi di euro) per preparare la rete di ricarica pubblica del Regno Unito per il mercato di massa dei veicoli elettrici.

A fronte delle attuali 19.314 colonnine, si dovrà arrivare a 1,7 milioni di punti di ricarica entro la fine del secondo decennio e 2,8 milioni entro il 2035, cifra che corrisponde alla realizzazione di 507 nuovi punti di ricarica al giorno per i prossimi 15 anni. Questo duplice impegno è irrinunciabile - sottolinea SMMT - per risolvere i due principali problemi che frenano il passaggio alla mobilità completamente elettrica, cioè il costo dei veicoli (più elevato rispetto ai modelli benzina e diesel) e la ridotta autonomia, collegata evidentemente anche alla difficoltà di ricaricare le batterie. Un recente sondaggio che la Society of Motor Manufacturers and Traders ha commissionato alla Savanta ComRes conferma del resto che - a fronte di un vivo interesse dei consumatori per questa tecnologia per i minori costi di gestione (41%) e la possibilità di migliorare l’ambiente (29%) - le auto elettriche rappresentano in Gb il 17% dell’offerta nella concessionarie ma vengono acquistate solo per l’8%.

L’indagine ha rilevato che in Gb i principali fattori che frenano gli acquirenti sono i prezzi di acquisto più elevati (52%), la mancanza di punti di ricarica diffusi localmente (44%) e la paura di rimanere senza energia nei viaggi più lunghi (38%). Ed è significativa la spaccatura fra i favorevoli agli EV: il 37% si dichiara infatti disponibile all’acquisto di un veicolo elettrico entro il 2025 ma una percentuale ben superiore pone dei ‘palettì o si dichiara del tutto contrario. Il 44% degli intervistati pensa che non sarà pronto a questo passo prima del 2035 e un 24% sostiene addirittura che non ha proprio intenzione di possedere un’ auto elettrica. SMMT chiede al Governo anche la reintroduzione del bonus per gli ibridi plug-in, una tecnologia - si sottolinea nella nota - che è fondamentale per la transizione in quanto offre ai conducenti una rassicurante flessibilità dal punto di vista dell’autonomia ed offra da subito vantaggi ambientali. 

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Lunedì 15 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 17-02-2021 08:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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