La sede della Ferrari a Maranello

“Back on Track”, al via il progetto della Ferrari per tutelare la salute dei dipendenti alla ripresa del lavoro

di Sergio Troise
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MODENA - “L’azienda è composta prima di tutto dagli uomini che ci lavorano, poi dai macchinari ed infine dai muri.” Enzo Ferrari lo ripeteva come un mantra, era questo il suo credo: gli uomini prima di tutto. Questo modo d’intendere il lavoro, a Maranello non ha mai subito modifiche. E in questi giorni travagliati, con le maestranze in allerta in vista di una imminente ripresa del lavoro, gli attuali vertici dell’azienda hanno messo a punto un piano che sembra annodato a filo doppio con la filosofia del mitico fondatore. Si chiama “Black on Track” (ritorno in pista): è in pratica il progetto della Ferrari per tutelare la salute dei propri dipendenti al riavvio dell’attività produttiva dopo lo stop imposto dai provvedimenti anti-Covid 19 varati dal Governo.

La ripresa del lavoro non potrà avvenire, infatti, senza che vengano prese misure cautelative, mirate ad evitare eventuali nuovi contagi. L’intenzione è andare oltre le disposizioni del governo e delle autorità sanitarie, adottando misure straordinarie, frutto di un piano di collaborazione già avviato con un pool di virologi ed esperti e con il patrocinio dalla Regione Emilia Romagna. Tra i plus previsti, una App dedicata, esami del sangue estesi anche a familiari, consulenze di medici, virologi, psicologi, coperture assicurative, assistenza a domicilio, fornitura di materiale sanitario, disponibilità di alloggi per eventuali necessità di autoisolamento.

Il progetto è costituito da varie fasi. La prima riguarda la riapertura delle sedi di Maranello e Modena, secondo le tempistiche e le modalità definite dalle autorità nazionali: prevede anzitutto la piena attuazione del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 14 marzo 2020, ma sarà ulteriormente rafforzato e personalizzato con il supporto di competenze specialistiche qualificate sugli ambienti di lavoro Ferrari.

La fase successiva prevede uno screening dei collaboratori su base volontaria, con esami del sangue mirati a verificare il loro stato di salute in relazione alla diffusione del virus. Tale screening porterà a definire un primo quadro della popolazione aziendale analizzata. Si prevede poi l’allargamento del servizio alla “comunità Ferrari”, ovvero ai familiari conviventi dei collaboratori, qualora interessati, e al personale dei fornitori presente in azienda. Nell’ultima fase si offre l’opportunità a ciascun collaboratore di servirsi di una App per avere un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus.

Il mantenimento dello stato di salute della popolazione che aderisce al progetto sarà supportato dal tracciamento dei contatti delle singole utenze grazie alla medesima App, nel rispetto della privacy individuale, grazie a una sua gestione esterna ed estranea a Ferrari. Pertanto, in caso di positività al Covid-19 di un utente, i suoi contatti potranno essere ricostruiti dalla App. “Il progetto – fa sapere l’azienda - potrà essere uniformato secondo gli eventuali standard che saranno definiti dalle autorità competenti”.

La Ferrari fornirà inoltre un servizio di assistenza sanitaria e psicologica, telefonica e domiciliare, alle proprie persone. In caso di positività al Covid-19, verrà loro messa a disposizione una copertura assicurativa specifica oltre a un alloggio adatto all’autoisolamento, con assistenza medica e infermieristica a domicilio e supporto di materiale sanitario (medicinali, ossimetro e, nel caso di emergenze, ossigeno).

Il progetto “Back on Track”, come detto, si avvale del patrocinio della Regione Emilia Romagna, con l’obiettivo di mettere a disposizione della comunità le pratiche più avanzate per la difesa della salute dei lavoratori. Per i temi scientifici, la Ferrari ha avviato una stretta collaborazione con la A.USL di Modena e si è avvalsa della consulenza, fra gli altri esperti, del dottor Nicola Bedin, presidente di Lifenet Healthcare, del professore Roberto Burioni dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, e del pool sanitario di Medici Competenti di Ferrari coordinati dal dottore Maurilio Missere.

“Con queste misure – si legge in una nota diffusa dall’azienda - Ferrari si prende cura della risorsa più preziosa, le proprie persone, facilitando un ritorno alla vita lavorativa il più possibile sicuro e sereno”.

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Giovedì 9 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 12-04-2020 15:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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