ANCONA - I carabinieri della Compagnia di Ancona hanno arrestato una donna e due uomini di origine rumena nell’ambito dell’operazione «Chilometri zero», in cui era coinvolto un gruppo criminale (tre donne e 2 uomini) impegnato nella vendita di vetture a cui veniva ritoccato il contachilometri. I tre erano irreperibili da giugno 2019: sono stati bloccati dai militari, che da tempo ne monitoravano i movimenti, a bordo di un taxi dopo aver oltrepassato il casello autostradale dell’A14 di Senigallia direzione Bologna-Ancona e sono stati subito portati gli uomini nel carcere di Montacuto di Ancona, la donna a Villa Fastigi a Pesaro. Associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in commercio l’ipotesi di reato. Le indagini sono andate avanti da gennaio 2017 ad aprile 2019 e sono riuscite a dimostrare la compravendita di più di 130 autovetture, alle quali erano stati artificiosamente ridotti i chilometri registrati (anche fino a 200 mila) per renderle commercialmente più appetibili. Veicoli presentati come ‘immacolatì, mentre in realtà si trattava di ‘bidonì pericolosi. Il gruppo, con sede operativa ad Ancona, pubblicizzava le vendite sui principali motori di ricerca, riuscendo ad ottenere, grazie ai prezzi concorrenziali, innumerevoli contatti da clienti da tutto il territorio nazionale, che invitati nel capoluogo marchigiano per visionare le autovetture, credendo di trattare con vere concessionarie, formalizzavano l’acquisto, incappando nel raggiro. Tredici le regioni interessate: Marche con 71 veicoli, Abruzzo con 12, Umbria e Emilia Romagna. E ancora Molise, Lazio, Toscana, Puglia,Veneto, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Liguria. Nei due anni esaminati durante le indagini, l’organizzazione aveva ottenuto profitti per oltre 500 mila euro. Durante le indagini sono emerse anche le responsabilità di due agenzie di pratiche
auto di Ancona, che in accordo con gli arrestati, favorivano i passaggi di proprietà falsificandone gli atti.
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