Fondamentale per la sicurezza indossare le cinture di sicurezza anche sugli scuolabus

Cinture di sicurezza obbligatorie anche sul pullman. Si rischia una multa fino a 326 euro

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ROMA - In Italia le cinture di sicurezza sono obbligatorie da quasi trent'anni. All'inizio l'obbligo interessava solo i passeggeri dei sedili anteriori. In seguito, per adeguare la normativa italiana a quella comunitaria, le cinture di sicurezza sono diventate obbligatorie per tutti, con regole particolarmente stringenti per i bambini. Quando si parla di cinture di sicurezza si pensa subito a quelle dell'auto, trascurando il fatto che l'obbligo d'indossarle è previsto anche per altri mezzi di trasporto, come i pullman, come sancito da specifiche norme del Codice della strada.

Per sapere come ci si deve comportare con le cinture di sicurezza su autobus e minibus, secondo quanto scrive il sito studiocataldi.it, occorre fare riferimento agli artt. 47 e 172 del Codice della strada, che letti congiuntamente forniscono preziose informazioni al riguardo.

I commi 6 e 7 dell'art 172 Cds dispongono che: «Tutti gli occupanti, di età superiore a tre anni, dei veicoli in circolazione delle categorie M2 ed M3 devono utilizzare, quando sono seduti, i sistemi di sicurezza di cui i veicoli stessi sono provvisti. I bambini devono essere assicurati con sistemi di ritenuta per bambini, eventualmente presenti sui veicoli delle categorie M2 ed M3, solo se di tipo omologato secondo quanto previsto al comma 1. 7.

I passeggeri dei veicoli delle categorie M2 ed M3 devono essere informati dell'obbligo di utilizzare le cinture di sicurezza, quando sono seduti ed il veicolo è in movimento, mediante cartelli o pittogrammi, conformi al modello figurante nell'allegato alla direttiva 2003/20/CE, apposti in modo ben visibile su ogni sedile. Inoltre, la suddetta informazione può essere fornita dal conducente, dal bigliettaio, dalla persona designata come capogruppo o mediante sistemi audiovisivi quale il video».

Detto questo che cosa si intende per veicoli appartenenti alle categorie M2 e M3? La risposta è contenuta nell'art. 47 del Cds, alla lettera b) del comma 2: «categoria M2: veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 t; categoria M3: veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 t.». Dalla lettura congiunta delle norme emerge che: i passeggeri di età superiore ai tre anni sono obbligati a indossare le cinture di sicurezza; non esiste l'obbligo per i veicoli delle categorie M2 e M3 di dotarsi di questi dispositivi; il bigliettaio, il conducente o il soggetto designato come capogruppo, sono tenuti a istruire i passeggeri sull'obbligo d'indossare le cinture di sicurezza, se in dotazione, se sul mezzo non sono presenti cartelli, adesivi o video informativi.

L'art. 172 Cds, tranne casi specifici di esonero, al comma 10 punisce chiunque non fa uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, con una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 81 a 326 euro. Nel momento in cui il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza dello stesso. Infine, per rafforzare la vincolatività dell'obbligo d'indossare le cinture l'art. 172 Cds al comma 11 punisce anche chi «pur facendo uso dei dispositivi di ritenuta, ne altera od ostacola il normale funzionamento degli stessi» con la sanzione amministrativa da 40 a 163 euro.

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Martedì 11 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 12-09-2018 16:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 di 3 commenti presenti
2018-09-11 17:22:48
Tra poco bisognerà indossare il paracadute e il giubbotto antiproiettile .
2018-09-12 08:44:55
a napoli tutti gli scuolabus privati rispettano rigorosamente questa normativa.
2018-09-12 11:29:00
Non ha certo tutti i tori il signor ‘giacomoprete’, anzi!... Sembrerà, questa che vado ora vergare, una ulteriore boutade forse più…”apocalittica”, che davvero comica...però se ci si pensa bene un fondo di verità purtroppo c’è: al giorno d’oggi, per uscire indenni di casa e andare anche solo un po’ in giro -con un mezzo a motore poi…non parliamone neppure!...- sarebbe opportuno proteggersi con un involucro integrale costituito da più fogli di ‘grafene’ (quello che, allo stato dell’arte, risulta essere il più duro e fors’anche resiliente materiale al mondo!...) Comunque, nel caso particolare di questa notizia, a mio modesto avviso, in definitiva l’idea delle cinture di sicurezza obbligatorie, anche su pullman e mezzi promiscui, non sarebbe poi neanche così “folle”…se non fosse che strade e automezzi vari spesso risalgono al periodo tra il ‘Basso Impero’ e l’’alto medioevo’!... Sarebbe banale parlare della tragedia immane successa a Genova, ma che succedeva e succede in modo random -con esiti gravissimi ma, solo per fortuna, meno gravi di quello- quasi quotidianamente sull’intera rete stradale della nostra nazione; ma soprattutto, a tal proposito, va qui rammentato bene il caso degli 800.000 km. (…addirittura: oltre due volte la distanza Terra-Luna!!!....), che aveva già percorso il pullman quando cadde dal viadotto vicino Avellino ormai oltre un lustro fa -e per la cui terribile strage di innocenti, a tutt’oggi nessuno ha pagato, né ahi noi, come fin troppo ben sappiamo, mai pagherà!... E allora: “Ma che le uso a fa’ le cinture, quanno nun le ho mai usate e ancora so’ vivo e poi… magara casco l’istesso… de’ sotto!...” …Per dire, eh!... ;_)