La costellazione di Marchi automobilisti, quasi tutti i loro nomi hanno una storia originale dietro

Come nasce il nome di una Casa auto? Dal cognome del fondatore ai significati più originali, ecco la storia dei Marchi più famosi

di Maurizio Caldera
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ROMA - Fermati, Imbecille, Abbiamo Tamponato. Così i giovanissimi interpretavano un po’ di anni fa, la sigla FIAT, acronimo in realtà di Fabbrica Italiana Automobili Torino. Dietro ogni marchio, infatti, si nasconde una storia, origini che spesso sono mutuate dal nome di famiglia del fondatore – tra i più celebri e intuibili troviamo Henry Ford e André Citroen – e talvolta, invece, hanno una vera e propria storia dietro.

L’Audi, ad esempio, venne fondata nel 1909 da August Horch, una mente vulcanica, forse troppo, e si trovò a dover lasciare la sua stessa azienda: bisognava fondarne un’altra, ma come chiamarla? La soluzione venne da un nipote seminarista, il quale, venuto a conoscenza del problema di August Horch, propose a quest'ultimo di tradurre il suo cognome in latino. In tedesco antico, infatti, "horch" corrisponde all'italiano ascoltare. In latino, quindi, "horch" può corrispondere all'imperativo del verbo "audire", cioè "audi".

Molto meno romantici gli etimi di BMW (Bayerische Motoren Werke - Fabbrica Bavarese di Motori) e Volkswagen (auto del popolo), però in Germania nacque anche un’azienda come Porsche, fondata da Ferdinand Porsche.

Ma rimaniamo in Germania, dove la fusione tra Daimler-Motoren-Gesellschaft e Benz & Cie di Karl Benz nel gruppo Daimler-BenzGottlieb Daimler diede origine all’attuale Mercedes-Benz. E Mercedes perché? Era il nome di battesimo della figlia di Jellinek, appassionato pilota che gareggiava con le auto della Daimler-Benz, che volle dare alle auto il nome della figlia, un nome giunto poi fino ai giorni nostri.

Anche il tedesco Adam Opel, figlio maggiore di un fabbro di Rüsselsheim iniziò a costruire machine per cucire in un’azienda che – guarda caso – si chiamava Opel. Oggi Opel fa parte del Gruppo francese PSA, con Citroen, DS e Peugeot, nome questo di una famiglia di industriali francese già nota nel XV secolo, specializzata nel produrre macinapepe, biciclette e perfino cerchi in metalli leggeri che venivano inseriti nelle gonne delle signore per mantenerne la forma. Le auto prenderanno vita più tardi, intorno al 1880.

In Svezia oggi c’è solo il marchio Volvo, registrato per la prima volta dalla SKF, ma utilizzato solo nel 1927 per costruire automobili, Volvo deriva, infatti, dal latino volvere (rotolare, scorrere) un invito a farne un marchio automobilistico.

Fu Walter Owen Bentley, invece, a fondare in Inghilterra la casa omonima, mentre Rolls Royce deve il suo nome ai fondatori Charles Rolls e Henry Royce a seguito di un partenariato formato nel 1904, che fruttò il blasone di fornitore della Casa Reale inglese.

Storie di nomi poi anche in casa nostra, dove Ferrari, marchio celebre in tutto il mondo, deve al fondatore Enzo Ferrari la sua origine. Ferrari aveva disputato molte gare con le Alfa Romeo poi decise di fondare una fabbrica propria. Alfa Romeo, invece, deriva da quel 24 giugno 1910, quando venne fondata a Milano l'ALFA (acronimo di "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili"), modificando poi il nome quando nella proprietà entrò Nicola Romeo, aggiungendo il proprio cognome al già noto ALFA.

Fu, invece, Vincenzo Lancia a dare origine alla omonima casa, poi confluita in Fiat (oggi FCA), come la stessa Alfa Romeo.

Il panorama italiano si conclude con lo scomparso marchio Autobianchi, fondato a Milano da Edoardo Bianchi, Innocenti di Ferdinando Innocenti (Lambretta e per un periodo Mini su licenza inglese), e Maserati che, nasce nel 1914, quando Alfieri Maserati fonda a Bologna la “Società Anonima Officine Alfieri Maserati”, poi modificata in “Officine Maserati”, che produssero auto proprie sotto il simbolo del Tridente, marchio scelto per rendere omaggio al Dio Nettuno, cui è intitolata una piazza di Bologna.

Varcando l’Atlantico verso Ovest poi eccoci in America dove incontriamo subito un marchio celebre come Jeep: deriva dal capitolato stabilito dall’esercito USA per la costruzione di un veicolo ad elevata mobilità, un General Purpose Vehicle, presto abbreviato in G.P., pronunciato in americano come Gee-P. Di qui il nome JEEP com’è oggi.

Furono poi ancora Walter Chrysler nel 1925 a fondare l’omonima casa, e Louis Chevrolet, figlio di un orologiaio svizzero, un marchio oggi confluito nel colosso General Motors, mentre nello stesso gruppo c’è anche la Pontiac (in americano si pronuncia Poniac, senza la “T”), o Buick, creata da David Dunbar Buick e fino alle Dodge, fondata dai fratelli Dodge.

E a questo punto resta il panorama di giapponesi e coreani, cominciando dal colosso Toyota: il nome era stato trasformato dal cognome del fondatore Toyoda in Toyota per motivi scaramantici, potendosi quest'ultimo scrivere, in giapponese, con otto colpi di pennello (e 8 è considerato un numero fortunato in Giappone e Cina).

Più romantica la Subaru, nome giapponese della costellazione delle Pleiadi, poi Daihatsu, la più antica casa automobilistica del Giappone, il cui nome è una combinazione tra il nome del luogo dove sorgeva la fabbrica e l'insieme di parole “produzione di motori”.

Ma fu Michio Suzuki a fondare la casa omonima, partendo dal settore tessile, e oggi arrivato a produrre auto, moto, motori marini.

Mitsubishi, invece, è un marchio che combina le tre foglie di quercia e i tre diamanti sovrapposti dello stemma di famiglia di Yataro Tosa. Questo emblema è all'origine del nome, Mitsubishi, che vuol dire "tre diamanti".

Nissan chiude, infine, la carrellata di nomi giapponesi, e significa spiccare il volo, stranamente sembra sia di origine ebraica.

In Corea quindi troviamo Kia, in cui la “A” rappresenta l’Asia e “KI” si traduce con uscire fuori, mentre Hyundai vuol dire modernità.

Ultimo il marchio indiano Tata, anche in questo derivato dal nome di Ratan Tata, insomma il Signor Tata, ultimo proprietario attualmente a identificarsi con il proprio marchio.

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Giovedì 11 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 12-06-2020 16:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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