La Volkswagen ID.4

Volkswagen, con la ID.4 entra nel vivo la sfida elettrica di Wolfsburg. Il Suv compatto è versatile e molto spazioso

di Giampiero Bottino
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MILANO - Con l’apertura della campagna ordini per la ID.4, entra nel vivo anche in Italia – mercato non facile per l’auto elettrica, penalizzata dai ritardi accumulati soprattutto a livello di infrastrutture di ricarica – l’offensiva prevista nel piano “Transform 2025+” nel cui ambito il brand Volkswagen ha a disposizione un terzo dei 33 miliardi che l’omonimo gruppo ha pianificato di investire entro il 2024 per conquistare la leadership mondiale della mobilità sostenibile.

Il piano della marca regina di Wolfsburg, che nel 2025 intende produrre 1,5 milioni di auto elettriche, attribuisce un ruolo chiave alla piattaforma modulare Meb su cui si basa la famiglia “alla spina” che ha debuttato nel 2020 con la ID.3 commercializzata a partire da 37.350 euro, prezzo che può calare, anche in modo particolarmente sensibile, beneficiando dei generosi ecobonus statali e di quelli eventualmente previsti a livello locale.

Alla capofila, che è una berlina di dimensioni analoghe alla Golf, si affianca ora un Suv compatto (è lungo 4.584 mm) e versatile che, aggiungendo un’unità al numero identificativo del modello, introduce la gamma ID nel segmento che cresce di più sul mercato globale al quale la new entry si rivolge a differenza della ID.3 che, per la sua configurazione, è destinata a una diffusione più limitata che non prevede, tra l’altro, lo sbarco in Cina e negli Usa dove il nuovo Suv elettrico viene – o verrà– anche prodotto.

Dal punto di vista stilistico, l’appartenenza al mondo degli Sport Utility è certificata dalla disponibilità di ruote di grandi dimensioni (i cerchi possono variare da 18 a 21 pollici) e soprattutto dalle proporzioni che ne evidenziano il temperamento, sottolineando con linee fluide e pulite l’attenzione che i designer hanno riservato all’aerodinamica ottenendo risultati eccellenti certificati dal Cx di 0,28. Un dato davvero significativo per una tipologia di prodotto (e di propulsione) che fa dell’efficienza una priorità assoluta.

L’impressione di una vettura che anticipa il futuro della mobilità trova conferma sia nei gruppi ottici totalmente a Led (quelli posteriori con effetto 3D emettono una luce rossa intensa e omogenea), sia nell’abitacolo che sfrutta appieno la maggior libertà progettuale consentita dall’architettura elettrica per regalare agli occupanti un ambiente ampio e accogliente, grazie al passo di 2.766 mm. Misura davvero generosa, praticamente identica a quella del Tiguan Allspace che però può contare su una lunghezza totale superiore di ben 12 cm.

Al comfort e allo spazio riservati ai cinque possibili occupanti si accompagna un bagagliaio più che adeguato, il cui volume può variare – a seconda del numero dei passeggeri – dai 543 litri disponibili quando l’equipaggio è al completo ai 1.575 che si ottengono abbattendo gli schienali dei sedili posteriori e stivando il carico fino al tetto. A proposito dei sedili, il comfort non può prescindere dalla sicurezza, che sulla ID.4 è affidata a dispositivi che rappresentano lo stato dell’arte della specifica tecnologia. In caso di tamponamento, per esempio, i poggiatesta reagiscono in modo da attutire le conseguenze dei colpi di frusta. E se l’impatto è laterale, dal fianco destro del sedile del pilota “sboccia” immediatamente un airbag che si frappone tra gli occupanti dei posti anteriori evitando un contatto potenzialmente pericoloso.

A dare il senso di un’auto innovativa contribuisce anche la plancia, completamente sgombra di interruttori e pulsanti fisici e caratterizzata dai due display, quello da 5,3 pollici della strumentazione principale che spicca di fronte al guidatore, piccolo ma perfettamente leggibile attraverso la corona del volante, e il più grande schermo centrale del sistema di infomobilità che nelle due edizioni di lancio, contraddistinte da dettagli esclusivi, ha misure differenti: 10 pollici per la ID.4 1ST, 12 pollici incluso nel pacchetto Infotainment Plus e di serie sulla più ricca ID.4 1ST Max, disponibili in Italia a partire da 48.600 e 58.600 euro rispettivamente.

A prescindere da queste due serie speciali con tiratura limitata a 27.000 esemplari complessivi, sono stati comunicati a prezzi della gamma “normale”, costituita dagli allestimenti City, Life, Business e Tech il cui listino spazia da 43.150 a57.150 euro. Per passare da un livello a quello successivo è previsto un esborso supplementare di 4.000 euro, cifra chesale a 6.000 euro nel caso del primo gradino, da City a Life.

Una differenza imputabile alla diversa configurazione del powertrain: la City è l’unica equipaggiata con la batteria da 52 kWh che alimenta il motore da 170 cv (disponibile anche, ma solo su altri mercati, in versione da 148 cv) con 310 Nm di coppia ed è in grado di garantire, secondo le risultanze del ciclo di omologazione europeo Wltp, un’autonomia che può arrivare a 348 km. 

Gli altri allestimenti dispongono invece del motore da 204 cv al quale la batteria da 77 kWh regala fino a 520 km di percorrenza. Il surplus di potenza gioca essenzialmente a favore dell’accelerazione – bastano 8,5 secondi per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo – mentre la velocità massima è limitata elettronicamente a 160 km orari, indipendentemente dalle motorizzazioni.

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Mercoledì 3 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 04-03-2021 08:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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