L'ultimo gioiello del Cavallino a 6 cilindri, la 296 GTB ibrida plug-in

Ferrari, le mitiche 6 cilindri di Maranello sugli scudi. Dalla F1 di Phil Hill del 1961 alla nuova 296 GTB Phev

di Sergio Troise
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A Maranello tengono molto a sottolineare che il motore della nuova 296 GTB è il primo V6 montato su una Ferrari stradale. Ma chi conosce la storia della factory di Maranello sa bene che in realtà nel 1968 venne realizzato un “piccolo” propulsore a 6 cilindri destinato a una berlinetta 2 posti che non si fregiò mai del marchio con il Cavallino Rampante, in quanto venne creato il marchio Dino. Fu quello un modo per onorare la memoria del primogenito di Enzo Ferrari, che al progetto iniziale di quel motore aveva collaborato prima di essere stroncato dalla distrofia muscolare, a soli 24 anni.

Se non bastasse, altri motori 6 cilindri hanno segnato la storia della mitica fabbrica di Maranello, anche se impiegati esclusivamente su auto da competizione: memorabili, in particolare, le imprese in Formula 2 e, soprattutto, il trionfo di Phil Hill nel Mondiale di Formula 1 del 1961: il pilota americano guidava infatti la Ferrari 156, che molti ricordano con il soprannome di “squalo” (ispirato dal design della parte anteriore) ma in realtà i primi due numeri indicavano la cilindrata (1,5 litri) e il terzo il numero dei cilindri.

In epoca più recente, dal 2014, le Rosse di Maranello hanno adottato di nuovo l’architettura V6 turbo, per adeguarsi ai nuovi regolamenti mirati a ridurre cilindrate e consumi, anche attraverso la tecnologia ibrida.

Sebbene la leggenda di Maranello sia sovente identificata con il rombo e la potenza dei 12 cilindri, e nonostante il boom degli 8 cilindri montati sulle berlinette a due posti con motore posteriore/centrale, i V6 sono dunque parte integrante della storia Ferrari e rappresentano anzi un riferimento importante per tutto il made in Italy motoristico, in particolare per l’intera famiglia Stellantis.

Non va dimenticato, infatti, che noi italiani possiamo vantare – Ferrari a parte – altri capolavori come il V6 dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (510 cv nella versione “normale”, 540 nella GTA), per non dire del Nettuno griffato Maserati, fenomenale V6 3.0 litri da 630 cv/730 Nm, raro esempio di tecnologia mild hybrid brevettata, di derivazione Formula 1, in grado di spingere la MC20 alla velocità di 325 km/h, con passaggio da 0 a 100 in 2,9 secondi, ma anche di contenere i consumi al di sotto dei 10 litri/100 km.

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Sabato 16 Ottobre 2021 - Ultimo aggiornamento: 18-10-2021 17:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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