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Si chiama 600, come la storica utilitaria (una volta le citycar si chiamavano così) del secolo scorso, ma della progenitrice di casa Fiat ha molto poco: lunga 4,17 metri, ha 5 porte, 5 posti, offre 385 litri di spazio per i bagagli e tanti vani portaoggetti nell’abitacolo. Quanto basta per farne una credibile esponente della categoria B-SUV, le sport utility compatte di nuova generazione destinate ad un pubblico che pretende spazio, potenza, tecnologia avanzata, prestazioni e comfort simili a quelli di auto di categoria superiore.
La più recente versione della rivoluzionata famiglia 600 è la Hybrid, lanciata sul mercato con un obiettivo ben chiaro: fare meglio della versione elettrica, che l’ha preceduta senza tuttavia ottenere – come tutte le (costose) full electric commercializzate in Italia - l’accoglienza che avrebbe meritato. In casa Fiat sono certi che i consumi contenuti, le emissioni di CO2 inferiori fino al 15% rispetto a un motore termico con cambio automatico, una migliore dinamica del veicolo e un prezzo d’attacco inferiore a 25.000 euro (24.950, rateizzabili anche a partire da 99 euro al mese) possano risultare le armi vincenti. Ipotesi credibile, anche se va detto che la concorrenza, in questa fascia di mercato, è fortissima e non sarà impresa facile ripetere gli straordinari successi di auto che hanno scritto la storia del marchio Fiat, come 127, Uno e Punto (per non dire della 500 L degli anni 2000).
Ma andiamo a vedere da vicino come è fatta questa 600 Hybrid di ultimissima generazione. Diciamo subito che il suo aspetto è del tutto simile a quello della versione full electric che l’ha preceduta. Lo stile è dunque decisamente giovane e cool, molto riconoscibile, ancorché simile anche a quello della 500. Per distinguerlo, si è lavorato sui dettagli, come lo spoiler nero, o la rinnovata firma cromata 600 visibile sia sul frontale che sulle fiancate, insieme ad una rinnovata identità di illuminazione a LED. Il look esterno è inoltre esaltato dalle ruote più grandi (fino a 18 pollici) e dal nero opaco di minigonne e passaruota.
Elementi di distinzione più marcati si scoprono nell’abitacolo (di cui leggete a parte), ma l’innovazione più interessante sta tutta nella motorizzazione ibrida: il propulsore 3 cilindri turbo benzina da 1.2 litri, aggiornato con catena di distribuzione a catena, eroga fino a 100 cv/205 Nm ed è abbinato a una batteria agli ioni di litio da 48 Volt e al nuovo cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti, che comprende il motore elettrico da 21-kW, un inverter e l’unità centrale di trasmissione.
Vista la tensione d’esercizio (48 Volt), in casa Fiat definiscono il sistema Mild Hybrid, ma in realtà si può parlare di Full Hybrid, visto che la nuova 600 è in grado di sfruttare l’energia elettrica non solo in avviamento, ma anche quando si viaggia in città a una velocità inferiore a 30 km/h, su strade urbane ed extraurbane e perfino in autostrada, quando si rilascia il pedale dell’acceleratore in condizioni stabili o in discesa.
Più in dettaglio, l’alimentazione ibrida consente l’avvio in modalità 100% elettrica (e-launch), ma non solo: il motore elettrico consente anche di viaggiare con il motore a combustione interna spento in determinate situazioni, come nella guida in città a una velocità inferiore a 30 km/h, arrivando fino a un chilometro di autonomia a zero emissioni su strade urbane ed extraurbane. Ciò a condizione di mantenere una guida regolare, oppure rilasciando il pedale dell’acceleratore in condizioni stabilizzate o in discesa, e perfino in autostrada. L’alimentazione esclusivamente elettrica può essere utilizzata, inoltre, anche per la funzione e-creeping, che consente di effettuare una serie di brevi movimenti in avanti senza pressione sull’acceleratore, ad esempio in coda nel traffico. Inutile dire che l’auto può essere parcheggiata anche in modalità 100% elettrica (e-parking) e che, come in tutte le ibride, l’alimentazione è progettata per recuperare energia in fase di decelerazione.
Grazie a questa tecnologia avanzata la 600 Hybrid consente dunque di vivere la mobilità elettrica, a emissioni zero, in misura superiore a ibride della concorrenza. La potenza elettrica extra, tra l’altro, migliora l’elasticità ai bassi regimi e in fase di partenza, garantendo partenze silenziose e una risposta pronta, con transizioni impercettibili e veloci. In condizioni di guida normali, inoltre, il motore è progettato per ottimizzare i consumi e risparmiare fino al 15% di emissioni di CO2 rispetto ad un motore termico con cambio automatico. In casa Fiat assicurano che le emissioni di CO2 si fermano a 109 gr/km, ai vertici della categoria. Quanto alle prestazioni, vale la pena sottolineare che la 600 Hybrid assicura un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,5 secondi e un’erogazione di coppia praticamente istantanea da parte del motore elettrico. Il comportamento del motore termico viene così ottimizzato soprattutto nelle fasi di ripartenza, attenuando l’effetto turbolag e garantendo una pronta reattività alla pressione sul pedale dell’acceleratore, per offrire un ottimo piacere di guida. Allo stesso modo, in caso di avviamento in modalità puramente elettrica, il motore a combustione viene acceso solo in caso di richiesta di maggior potenza.