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SHANGHAI - Affilata come una spada, bassa come un felino pronto allo scatto, fluida e filante come una sportiva di razza nonostante le proporzioni siano quelle di un Suv con sembianze da coupé. E un nome – Futuron – che la dice lunga sull'evoluzione stilistica Kia, decisa a proseguira sulla strada della crescita non solo dei numeri, ma anche di una qualità che non perde occasione per sottolineare le ambizioni premium del marchio.
Quale location migliore della Cina per svelare una concept car che esprime in ogni dettaglio lusso, eleganza e la capacità di fare status così importante oltre la Grande Muraglia? Non a caso il management coreano ha scelto il China International Import Export di Shanghai per il debutto mondiale di questa vetture che reintepreta in modo insolito e innovativo la griglia «Tiger nose» che da oltre un decennio rappresenta il biglietto da visita del brand.
In realtà, parlare di griglia è addirittura superfluo, viso che nell'avveniristico fontale non ce n'è traccia, come si conviene a una vettura al 100% elettrica. Non a caso la stessa Kia preferisce adottare la denominazione «Tiger face» per meglio evidenziarne i nuovi connotati. Lunga 4.850 mm e alta 1.550, alta da terra e con un passo generoso (3 metri) che gioca a favore del comfort e della qualità della vitta a bordo, la Futuron giustifica il nome con il powertrain affidato a quattro motori elettrici – uno per ruota – che gli conferiscono la trazione integrale, come si conviene a un vero Suv, mentre il connubio tra la generosa altezza da terra e il baricentro basso gioca a favore del piacere di guida.
Pensata per soddisfare i requisiti della guida autonoma di livello 4 (ricordiamo che il massimo è 5), si caratterizza per l'abitacolo nel quale i due sedili anteriori realizzati in materiali flessibili consentono di passare dalla posizione di guida verticale a una «di riposo» fortemente reclinata. All'interno i contenuti tecnologici futuribili trovano l'espressione più immediata nel cockpit che avvolge il conducente. È la «Graphical user interface» che si dipana in un arco continuo dalla portiera lato guida fino ad avvolgere il volante. Il quadro strumenti diventa così un tutt'uno con il display al centro del cruscotto che a sua volta è collegato allo schermo integrato all'internod ella superficie del volante stesso. Questa interfaccia utilizza le risorse dell'intelligenza artificiale per fornire in tempo reale informazioni utili riguardanti la vettura, la guida autonoma e la navigazione, regalando all'utente un'esperienza unica e appagante.
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