Il Mercedes Vision Urbanetic, è un veicolo elettrico a guida autonoma polifunzionale

Mercedes svela Vision Urbanetic, il trasporto condiviso a guida autonoma della Stella è un veicolo “trasformista”

di Nicola Desiderio
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STOCCARDA - Il trasporto urbano secondo Mercedes si chiama Vision Urbanetic, il concept di mezzo modulare a trazione elettrica e a guida autonoma che può trasformarsi in pochi minuti da mezzo commerciale a van passeggeri con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze di mobilità del futuro nei centri urbani.

Uno skateboard, due moduli. L’Urbanetic è un mezzo polifunzionale lungo 5,14 metri a guida completamente autonoma, senza comandi né posto per il guidatore, con motore elettrico e ha una struttura a skateboard sul quale possono essere montati due moduli. Il primo si chiama Cargo e lo trasforma in un commerciale con un vano di carico, diversamente configurabile, da 10 metri cubi, lungo 3,7 metri e sufficiente per caricare 10 europallet. Inoltre può essere completato da un sistema di carico anch’esso completamente automatizzato per facilitare e velocizzare tutte le operazioni che precedono gli spostamenti programmati e l’operatività vera e propria. Una volta terminato il proprio turno di lavoro, l’Urbanetic torna in un hub dove sono stoccati gli altri moduli e, dopo essersi eventualmente ricaricato, può eventualmente mantenere lo stesso oppure montare l’altro in pochi minuti.

Da furgone a minibus. Il secondo modulo si chiama People Mover e trasforma l’Urbanetic in un piccolo bus capace di trasportare 12 persone (8 a sedere e 4 in piedi) secondo il modello del ride sharing, ovvero la possibilità di adattare in modo dinamico il proprio percorso in base alle richieste che gli utenti inoltrano al sistema attraverso la propria app sullo smartphone. All’interno c’è un display che fornisce a tutti informazioni e i suggerimenti di vario tipo sul viaggio e sui servizi e intrattenimento, in base alle esigenze dei profili registrati. Un altro display a led sulla parte frontale aiuta i pedoni a capire se l’Urbanetic si sta per fermare oppure e fermo o sta per ripartire. C’è il cosiddetto shadowing digitale che, sempre grazie a centinaia di led, permette di comunicare al pedone o al ciclista che i sensori dell’Urbanetic li hanno individuati.

La condivisione sarà necessità. Si tratta dunque di un mezzo pronto a marciare ininterrottamente 7 giorni su 7, 24 ore su 24 in base a quelle che sono le esigenze di mobilità trasmesse da un centro di controllo che le raccoglie guidando tutti gli Urbanetic e l’allocazione dei moduli. L’obiettivo è rendere efficienti al massimo gli spostamenti di merci e persone riducendo la presenza dei veicoli tra le strade. Le previsioni dicono che nel 2050 la popolazione mondiale sarà di 10 miliardi di persone e per due terzi sarà concentrata nei grandi centri urbani e i percorsi saranno addirittura quadruplicati rispetto al 2000. Il trasporto di merci inoltre è cresciuto del negli ultimi anni a ritmi vertiginosi – la consegna pacchi del 48% tra il 2014 e il 2016 – e crescerà ancora al ritmo del 6-8% all’anno fino a triplicarsi nel 2050. Ci vogliono dunque più mezzi per trasportare le persone e le cose, ma l’unico modo per farlo è condividere un unico sistema con mezzi capaci di fare entrambe le cose. Il Vision Urbanetic propone una soluzione.

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Martedì 11 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 12-09-2018 13:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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