L'impianto V2G inaugurato a Mirafiori

Mirafiori, stazione V2G da primato: nel 2021 “dialogheranno” 700 auto

di Piero Bianco
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TORINO - La sfida del capo globale di Fiat, Olivier François, è stata chiara al lancio della nuova 500e, primo modello full-electric di Fca: «La sua mission è di convertire gli elettro-scettici, grazie a tecnologie d’avanguardia e al glamour che solo la nostra citycar può offrire». Ma non basta proporre vetture e emissioni zero, se intorno non lievita un sistema integrato di infrastrutture. L’approccio alla “nuova frontiera” della mobilità è più complesso. «Bisogna guidare il cliente verso soluzioni semplici ed economiche – ha spiegato Roberto Di Stefano, responsabile e-Mobility Fca – e così abbiamo studiato un piano completo e articolato per creare un ecosistema competitivo e sostenibile. Inoltre rendiamo accessibili innovazioni che facilitano davvero la vita, come la Easy WallBox di Engie ideale per la ricarica anche della 500e, oppure tariffe fleet con operatori diversi».


La svolta green imboccata da Fiat Chrysler ha già prodotto infrastrutture virtuose. Su tutte, l’impianto pilota Vehicle-to-Grid (V2G) sorto all’interno del comprensorio di Mirafiori e inaugurato qualche settimana fa dal presidente John Elkann e dal Coo Emea Pietro Gorlier, che hanno raccolto l’endorsement del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli: «Il governo ha dimostrato di credere molto nella mobilità elettrica e Fca è passata dalle chiacchiere ai fatti». La prima fase di Vehicle-to-Grid (V2G) ha previsto l’installazione di 32 colonnine in grado di connettere 64 veicoli, con l’obiettivo di sperimentare la tecnologia e la gestione logistica del parcheggio.


Entro la fine del 2021 il V2G nell’area del Drosso sarà esteso per l’interconnessione di 700 veicoli elettrici: l’infrastruttura specifica più grande al mondo. Un progetto interamente made in Italy, dedicato all’energia sostenibile con stazioni di ricarica e pannelli solari, realizzato con partner eccellenti come Engie Eps e Terna. E’ un saggio tecnologico per l’intero sistema industriale italiano che vuole assumere un ruolo primario nella mobilità sostenibile.

La ricarica è bidirezionale con aggregazione fisica in un unico punto di interconnessione con la rete elettrica, sistema capace di interagire con altre risorse energetiche presenti. La tecnologia V2G consente dunque ai veicoli di scambiare in modo intelligente energia con la rete, rendendoli una risorsa preziosa figlia di un sistema sostenibile: un’opportunità, anche, per ottimizzare i costi di esercizio delle vetture elettrificate a vantaggio degli automobilisti. 
A copertura del parcheggio destinato alle vetture collegate al V2G, Engie Italia ha predisposto una maxipensilina composta da 12mila pannelli fotovoltaici che alimenteranno con energia elettrica “green” i locali di produzione e logistica. L’impianto permetterà di produrre su base annua oltre 6.500 MWh di energia, risparmiando all’ambiente oltre 2.100 tonnellate di CO2 ogni anno. 


«Per noi si tratta di un passo importante – ha sottolineato Gorlier – dopo aver presentato l’ibrido leggero su Panda e 500, il plug-in sulle Jeep e la 500e a emissioni zero, in attesa del Ducato elettrico. Stiamo anche installando in Italia 3mila punti di ricarica, ma ci serve il supporto delle istituzioni. L’investimento complessivo è di oltre 33 milioni di euro solo per le infrastrutture in Italia e i 5 miliardi stanziati toccano tutti gli stabilimenti. In particolare, 2 miliardi riguardano il polo produttivo di Torino, che resterà centrale. Un altro progetto molto significativo è il Battery Hub dove assembleremo le batterie con tecnologie all’avanguardia e progetti modulari e flessibili».

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Martedì 10 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 14-11-2020 12:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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