La nuova BMW Serie 3 Touring

Nuova BMW Serie 3 Touring, l’evoluzione della familiare. Cresce nelle dimensioni e dal 2020 sarà anche ibrida

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Una storia lunga 32 anni: da tanto tempo dura il successo della BMW Serie 3 Touring, la versione familiare (o station wagon, se preferite) nata nel 1987, quasi per caso. Fu uno sconosciuto carrozziere bavarese, tale Max Reisbock, a trasformare una normale berlina Serie 3 in un’auto più lunga e più spaziosa. Lo fece per motivi personali, in quanto non riteneva sufficiente lo spazio a disposizione per la sua famiglia e relativi bagagli. Ma quando si recò nella sede della BMW per chiedere alcune informazioni relative all’omologazione di quello che era a tutti gli effetti un nuovo modello, gli fu detto, senza tanti giri di parole: “Quest’auto non esce più da qui”. Ingegneri e dirigenti della casa bavarese rimasero infatti folgorati dalla realizzazione artigianale del signor Reisbock e decisero che la sua auto trasformata sarebbe diventata la base di lavoro per realizzare una BMW station wagon di serie. Detto fatto, di lì a poco nacque la prima Touring della Serie 3, approdata oggi alla sesta generazione, con un curriculum di tutto rispetto: oltre 1,7 milioni le unità prodotte e un gradimento del pubblico talmente forte da aver superato, su alcuni mercati, le vendite della berlina da cui è derivata (in Italia la Touring ha totalizzato il 75% delle vendite).
 

Arrivata nelle concessionarie a fine settembre, la nuova Serie 3 Touring si segnala per la capacità di innovarsi, di guadagnare spazio, comfort e tecnologia avanzata, senza per questo stravolgere quello che potremmo definire lo stile di una “familiare sportiva” di classe premium in grado di esaltare il miglior compromesso tra spazio, versatilità, prestazioni e dinamica di guida. Se a tutto ciò aggiungiamo la qualità di interni pregiati e le nuove funzioni di controllo e connettività, si avrà chiaro il quadro di un’auto con le carte in regola per continuare a recitare un ruolo da protagonista, proprio come le sue progenitrici.
Rispetto alla Serie 3 Touring di quinta generazione, la nuova è più lunga di 76 mm (4.709 in tutto), più larga di 16 (1.827) e più alta di 8 (1.470, antenna inclusa). Ciò potrebbe far pensare a un aspetto appesantito, e invece, come tradizione per le Touring bavaresi, la silhouette è snella e accattivante, da auto sportiva più che da station wagon. Nel discorso rientrano anche le misure del passo, che è cresciuto di 41 mm per arrivare a 2.851: un allungamento reso necessario dalla volontà di aumentare lo spazio per i passeggeri seduti dietro, il comfort e la versatilità, e tuttavia ininfluente ai fini del comportamento dinamico, che resta quello di un’auto agile e sempre ben ancorata all’asfalto.
 

 

Esternamente sono stati apportati aggiornamenti in perfetta sintonia con quelli adottati sulla Serie 3 berlina, e dunque capaci di enfatizzare la sportività e il contenuto hi-tech. L’eleganza è accentuata dalle barre portatutto, dal rivestimento dei montanti e dalla cornice dei finestrini laterali in diverse finiture coordinate tra loro. Il design dell’abitacolo dispone del nuovo display di controllo e di un quadro strumenti e comandi concentrati in un numero ridotto di pannelli: quanto basta per evidenziare la spaziosità e l’atmosfera premium, senza trascurare la sportività. A beneficio del comfort i sedili sono stati progettati ex novo e molta attenzione è stata posta nella ricerca del comfort. La parte anteriore dell’abitacolo è dunque più ampia e c’è più spazio per la testa rispetto al modello precedente. Anche la parte posteriore guadagna ampiezza e, come detto, offre ai passeggeri spazio extra per le gambe, oltre ad agevolare le operazioni di entrate e uscita dall’auto. Il sedile posteriore può ospitare tre seggiolini per bambini, due dei quali posso-

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Sabato 26 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 28-10-2019 19:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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