La nuova Opel Corsa

Opel Corsa, atto sesto. La piccola di Rüsseslheim compie un viaggio nel futuro

di Giampiero Bottino
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MILANO - Opel Corsa, atto sesto. A 37 anni suonati – non pochi per un’auto – e dopo 13,6 milioni di clienti conquistati, la piccola di Rüsseslheim fa appello al suo spirito pionieristico per intraprendere un viaggio nel futuro. La Generazione F, come vuole l’ordine alfabetico da sempre preferito in Opel alla più diffusa cronologia numerica, nasce con il preciso intento di diventare sotto molteplici aspetti un punto di riferimento nel segmento B europeo.
Un’ambizione da prima della classe supportata da una decisa svolta stilistica, che le ha conferito un aspetto più dinamico e sportivo, caratterizzato dalle fiancate slanciate e lineari che ben si raccordano al frontale, reso particolarmente aggressivo dal nuovo disegno dei gruppi ottici nei quali è inserita la firma luminosa la cui forma, spiega il designer Kyung Min Lee, è ispirata a quella dei bastoni da hockey. Una citazione non casuale al mondo dello sport che sottolinea anche visivamente il temperamento della nuova Corsa, rendendola immediatemente riconoscibile anche a distanza. Un modello che nel cambio di generazione ha leggermente guadagnato in lunghezza (4 cm in più a 4,06 metri), mentre l’altezza si è ridotta di 48 mm. Il tutto determina una presenza su strada più importante e rafforza la sensazione di sportività grazie anche al tetto spiovente come quello di una coupé.
 

 

Una dimostrazione di dinamismo alla quale contribuiscono i connotati di una vera due volumi – altra prova visiva di un carattere vivace – rispetto alla silhouette da monovolume, forse più rassicurante ma certamente meno intrigante, del modello che sostituisce. Sportività e dinamismo trovano evidenza anche nei tratti decisi del posteriore, dove si fa notare lo spoiler di generose dimensioni che incornicia superiormente il lunotto inclinato. Alla coerenza stilistica complessiva si adegua l’abitacolo che alla sobria e rigorosa eleganza abbina la razionale suddivisione dei comandi e degli strumenti, tra i quali spicca il grande display da 10 pollici incassato nella consolle centrale che contraddisitngue gli allestimenti alti di una gamma dall’articolazione semplice e lineare.
Infatti all’allestimento base, battezzato Edition e già piuttosto completo per il segmento di competenza, se ne aggiungono altri due inediti che a parità di motorizzazione condividono il prezzo di listino, ma differiscono sostanzialmente per il carattere e quindi per il target di riferimento: il livello Elegance è orientato verso la clientela più sensibile ai contenuti stilistici e al comfort, mentre la Corsa GS Line si distingue per la caratterizzazione più sportiva.

Dentro e fuori, come ammette esplicitamente Kyung Min Lee, ogni dettaglio stilistico è studiato per «trasmettere il messaggio di un marchio che vuole esprimere il made in Germany», in coerenza con una prassi che per la comunicazione Opel è diventato un autentico mantra dopo il passaggio del brand nell’orbita del gruppo Psa. Un’appartenenza che diventa evidente quando dal look si passa agli aspetti funzionali e tecnici. Non mancano soluzioni tipicamente Opel come i fari IntelliLux Led matrix con funzione anti-abbagliamento – al debutto su un modello di questa classe – o i sedili con funzione massaggio, ma il ricorso alle sinergie di gruppo è stato davvero massiccio e ben sfruttato.

Condivisa è la piattaforma multi-energia Cmp, di origine francese è la nuova gamma motori di cui fanno parte il 3 cilindri 1.2 a benzina declinato nelle versioni aspirata da 75 cv e turbo da 100 e 130 cv nonché il turbodiesel 1.5 da 100 cv, mentre sempre dalla «banca degli organi» Psa arriva il cambio automatico a 8 rapporti, di serie con il benzina più potente, che si colloca al vertice dell’offerta Corsa per quanto riguarda le trasmissioni, tra le quali figurano un cambio manuale a 5 marce riservato al modello d’ingresso e uno a 6 rapporti per il benzina da 100 cv (che in alternativa può essere abbinato all’automatico) e per il turbodiesel.

Quando si parla di motori e di sinergie, non si può dimenticare la versione più orientata al futuro della nuova generazione: la Corsa-e, 100% elettrica, che condivide la tecnologia con la Peugeot e208 e con la DS 3 Crossback e-tense, riporta il brand tedesco alle sue origini di pioniere – con la Kadett B Stir-Lec I del 1968 – dell’elettrificazione. Grazie all’abbinamento tra il motore da 136 cv la batteria da 50 kWh coperta da una garanzia di 8 anni promette fino a 330 km di autonomia calcolata secondo il nuovo ciclo di prova Wltp, offre la scelta fra tre modalità di guida – Normal, Eco e Sport – selezionabili dal guidatore e consente di recuperare l’80% dell’energia in circa mezz’ora connettendosi a una colonnina di ricarica rapida. Ma la versatilità nel fare il «pieno» non pone limiti alla nuova Corsa a batteria: a seconda delle versioni, il caricatore di bordo può essere monofase da 7,2 kW o trifase da 11 kW, mentre l’offerta di cavi e wallbox permette di soddisfare le specifiche situazioni energetiche dei mercati.

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Martedì 3 Dicembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 04-12-2019 18:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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