Lamborghini Revuelto

Revuelto, il “missile” stradale di Lamborghini da 1.015 cv è ibrida ricaricabile. Trazione integrale, 0-100 in 2.5” e 350 km/h

di Sergio Troise
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Ci sono supercar e supercar. Tutte mirano a conquistare il mondo con prestazioni fuori dall’ordinario, ma soltanto alcune possono conquistare un posto nella storia. Una di questa è la Lamborghini Revuelto, prima ibrida del marchio di Sant’Agata Bolognese. Non solo un mostro di potenza, dunque (i cavalli dichiarati sono 1.015!), ma anche una dimostrazione di capacità ingegneristica avanzata, nel segno dell’innovazione più spinta. “Fedele alla tradizione ma proiettata nel futuro” dicono in casa Lamborghini, consapevoli di aver realizzato un prodotto straordinario, come fu negli anni 60 con la Miura, supercar entrata nel mito, alla quale ci si è ispirati ancora oggi, a distanza di tanti anni, sistemando il motore 12 cilindri in posizione trasversale. Motore – vale la pena chiarirlo subito – che fa parte di un “sistema” ibrido plug-in costituito da ben 4 propulsori, con tre unità elettriche ad alta densità e un innovativo cambio elettrico trasversale posteriore con 8 marce e doppia frizione.

Erede della Aventador uscita di produzione, la Revuelto condivide con la supercar che l’ha preceduta (e con tutte le altre) la scelta del nome ispirato a una razza di tori (Aventador si chiamava un esemplare da corrida del 1880). Per il resto si distingue, oltre che per l’elettrificazione, per le scelte strutturali e di aerodinamica, che ne fanno un’autentica rarità.

La prima supersportiva ibrida HPEV (High Performance Electrified Vehicle) di Lamborghini viene costruita sulla base di una monoscocca in fibra di carbonio e assemblata con una serie di accorgimenti mirati a ridurre il peso e ad esaltare comportamento dinamico e prestazioni. La carrozzeria, che mantiene l’impostazione da berlinetta a due porte (con apertura a forbice) e due posti (con un po’ di spazio per un paio di borse dietro ai sedili in aggiunta al vano di carico sotto il cofano anteriore in grado di contenere 2 trolley da bagaglio a mano), viene realizzata anch’essa in fibra di carbonio, mentre le porte sono in alluminio e i paraurti in materiale termoplastico. La rigidità torsionale è stata migliorata del 25% e il telaietto anteriore è più leggero del 20%, grazie all’impiego di fibra di carbonio per la costruzione, mentre la parte posteriore del telaio è costituita da leghe di alluminio ad alta resistenza. Il peso è di 1772 kg, distribuiti per il 44% all’anteriore e per il 56% al retrotreno.

La silhouette della vettura ruota sempre attorno all’iconica linea centrale singola, e non manca un omaggio all’iconico V12 messo in evidenza nella parte posteriore, quasi fosse il propulsore di un’auto di Formula 1. Spoiler e “canali” per il passaggio dell’aria e per l’ottimizzazione dell’aerodinamica si integrano magnificamente con la linea della carrozzeria biposto, bassa e profilata. “Nella Revuelto – dicono nel centro Stile di Sant’Agata Bolognese - convivono le proporzioni classiche di Lamborghini e linee decise e scolpite, promessa di un nuovo futuro. La silhouette – viene sottolineato - è sinonimo di sicurezza, potenza, forza e aerodinamica all’avanguardia”. E ancora: “Nella nuova Lambo – si legge nelle note diffuse dalla Casa - il concetto della monoscocca in fibra di carbonio è portato a un livello completamente nuovo, ora è presente anche nella parte anteriore e crea una monofusoliera che si ispira al mondo dell’aeronautica”.

Al mondo delle corse si ispira invece l’impianto frenante carboceramico, composto all’anteriore da pinze a 10 pistoncini con dischi da 410 mm, e al posteriore da pinze a 4 pistoncini e dischi da 390 mm. Tutto ciò, com’è facile immaginare, si traduce in un comportamento dinamico degno di un’auto da competizione. E infatti i proprietari di auto di questo tipo sono abituali frequentatori di autodromi, unici luoghi deputati a regalare le emozioni della guida estrema, magari in un track-day con gli amici. Se pure fosse possibile sperimentare su strade aperte al traffico le strepitose doti di accelerazione di questa supercar fuori dall’ordinario (0-100 in 2,5 secondi) è decisamente impensabile che su strada si possa provare l’emozione dei 350 km/h, ovvero la velocità massima dichiarata dalla Casa per la Revuelto.

Ma come s’è arrivati a queste vette estreme? L’aerodinamica ha sicuramente un ruolo importante, ma decisiva è anche la nuova motorizzazione ibrida costituita, come detto, dal V12 aspirato e dalle tre unità elettriche. Più in dettaglio, il motore di base ha una cilindrata di 6,5 litri e una potenza di 825 cv/725 Nm, ed è accoppiato a tre motori elettrici da 190 cv totali che attingono potenza dalla batteria agli ioni di litio da 3,8 kWh sistemata sotto il tunnel fra i sedili, al posto del cambio e dell’albero di trasmissione. Il sistema produce la potenza combinata di 1015 cv e, così equipaggiata, la Revuelto vola, come detto, fino a 350 km/h passando da 0 a 100 in 2,5 secondi. Visto che l’auto è un’ibrida plug-in, è ovviamente possibile ricaricare la batteria anche collegandosi a una colonnina con potenza fino a 7,4 kW, e muoversi placidamente a emissioni zero anche su percorsi cittadini.

Se le forme e le prestazioni estreme fanno della Revuelto una sorta di “missile stradale”, sappiate che gli interni sono in perfetta sintonia col resto e, una volta al volante, è inevitabile assumere una posizione “da pilota”, raccolta, bassa, progettata con l’obiettivo di trasmettere sensazioni uniche. Ciò detto, l’auto è comunque in grado di assicurare la possibilità di scegliere fra 13 modalità di guida e di fornire “messaggi rassicuranti”, grazie a una dotazione di ADAS mai vista prima su una Lamborghini. Nulla da dire anche sulle tecnologie per la connettività, mutuate da Urus e Huracán. Il sistema d’infotainment, tra l’altro, include anche l’assistente Amazon Alexa e si aggiorna con il sistema OTA (Over The Air).

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Venerdì 24 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA