La Ferrari Roma

Roma, la Ferrari dedicata alla Capitale. Il gioiello di Maranello è una coupé 2+ con motore V8 turbo da 620 cv

di Sergio Troise
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ROMA - Una Ferrari dedicata alla capitale d’Italia e al ricordo della Dolce Vita. Chi l’avrebbe mai detto! Si chiama Roma l’ultimo gioiello prodotto a Maranello: è una sportiva capace di grandi prestazioni, ma anche sobria ed elegante, come certe granturismo del passato. Con l’enfasi tipica dei lanci commerciali, è stata definita “una Formula 1 in abito da sera”. In realtà è una magnifica interpretazione del concetto di granturismo moderna, con motore anteriore/centrale (un V8 turbo di 3855 cc da 620 CV/760 Nm) capace di ospitare a bordo più di due persone (meglio se i passeggeri posteriori sono due bambini) e con un bagagliaio ampliabile da 272 a 345 litri (per questo viene definita una “2+”).
 

Per i fortunati che potranno consentirsi di acquistarla c’è da attendere ancora un po’: l’auto, infatti, non sarà disponibile prima di giugno 2020, ad un prezzo non ancora ufficializzato, ma di certo – è stato anticipato – di poco superiore ai 200.000 euro. Ciò detto, l’auto è stata però definita in tutti i dettagli ed è stata presentata in anteprima proprio a Roma, in un evento organizzato allo Stadio dei Marmi, dove è stata allestita una gigantesca struttura mobile per mostrare il nuovo capolavoro ai clienti e alla stampa internazionale in una suggestiva ambientazione rievocativa della Dolce Vita romana. Il giorno dopo (13 novembre) John Elkann e Piero Ferrari (presidente e vice presidente dell’azienda più prestigiosa del made in Italy) assieme al responsabile del marketing Enrico Galliera hanno presentato la macchina anche al capo dello Stato Sergio Mattarella, il quale non ha resistito alla tentazione di mettersi al volante, sia pure da fermo, nei giardini del Quirinale.
 

 

Anche al presidente è stato spiegato perché battezzare Roma la nuova Ferrari e dedicarla alla Dolce Vita del tempo che fu: “Un omaggio alla città eterna, all’antica Caput Mundi, custode di uno straordinario patrimonio di storia e di bellezza. Vogliamo credere – è la tesi dell’azienda - che sia possibile sviluppare un altro elemento di bellezza da portare in tutto il mondo, con un’automobile emozionante, ma anche sobria ed elegante, utilizzabile tutti i giorni senza ostentazione, come le nostre berlinette degli anni 50/60, gli anni della Dolce Vita romana”. Già, la Dolce Vita: un’epoca irripetibile, magnificamente descritta a suo tempo da Federico Fellini, con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni, ed evocata nell’anteprima romana della Ferrari, mettendo da parte, per una volta, i guasti provocati da amministrazioni corrotte o incapaci. Roma oggi è un’altra, oggettivamente diversa rispetto ai tempi del boom economico, dei paparazzi, dei divi del cinema e dei protagonisti del jet-set internazionale. “Ma noi della Ferrari – spiega Enrico Galliera – crediamo che a Roma sia tuttora possibile godersi passeggiate a piedi fuori dall’ordinario, bere un cappuccino in via Veneto, sentirsi spensierati in un’atmosfera speciale, nel cuore della Storia, tra bellezze incomparabili dell’arte, della cultura, dell’architettura… e crediamo che certe sensazioni particolari si possano provare anche mettendosi al volante di un’auto come la nostra nuova Ferrari”.

Per definire lo stile di questa macchina sono stati necessari quasi tre anni di lavoro. Lo ha rivelato Flavio Manzoni, responsabile del Centro Stile di Maranello, spiegando che “non è stato affatto facile mettere insieme i valori di certe auto del passato con le esigenze dell’aerodinamica e della tecnologia moderna. Alla fine crediamo di aver centrato l’obiettivo, ottenendo il massimo equilibrio tra forma e funzione in un contesto che esalta bellezza, eleganza e prestazioni degne di una Ferrari”.Per assicurare il meglio ottenibile oggi e mantenere al contempo la purezza stilistica della “linea ereditaria” sono state studiate soluzioni d’avanguardia,

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Mercoledì 11 Dicembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2019 11:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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