Uno showroom Tesla

Tesla, tensioni con dipendenti per rischio Covid in fabbrica. Polemiche su numero positivi per azienda: 130 già contagiati

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PALO ALTO - Dopo che un sito specializzato aveva diffuso la notizia che 130 dipendenti diretti o lavoratori esterni in appalto erano risultati postivi ai controlli sul Coronavirus nei diversi stabilimenti di Tesla, e che altri stavano attendendo i risultati dei test, l'azienda di Elon Musk sta ora cercando di rassicurare i suoi 55.000 lavoratori che non ci siano rischi di contagio nelle strutture aziendali di tutto il mondoIn una e-mail inviata ai lavoratori mercoledì sera, Tesla aveva smentito i dati comparsi sul sito aziendale dichiarando che da gennaio ha avuto effettivamente meno di 10 casi di Coronavirus sui posto di lavoro. Laurie Shelby, vicepresidente di Tesla con responsabilità per ambiente, sicurezza e salute, ha confermato che l'azienda sta effettivamente esaminando più di 130 test positivi tra i dipendenti, cifra che comprende coloro che hanno contratto il virus al di fuori delle strutture Tesla.

La Shelby ha affermato che meno dello 0,25% dei dipendenti in tutto il mondo si è dimostrato positivo al Coronavirus, che equivale a poco più di 137 lavoratori. ''Quasi tutti i casi, visto che sono oltre il 99,99% - ha scritto - non erano riferiti a trasmissione di virus sul lavoro. La maggior parte delle positività è stata il risultato di contatti in casa o durante i viaggi con persone contagiate dal Covid-19''. A Freemont, nella contea di Alameda in California, alcuni lavoratori hanno però rifiutato di tornare allo stabilimento per paura di contrarre il virus. E lo hanno fatto ricordando che l'11 maggio Tesla aveva sfidato gli ordini del Dipartimento della salute, rifiutandosi di sospendere la produzione a causa del virus.

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Lunedì 20 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 09:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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