Tutor di nuovo in funzione sulle autostrade: la Cassazione dà ragione all'Aspi

Tutor di nuovo in funzione sulle autostrade: la Cassazione dà ragione ad Aspi

di Jacopo Orsini
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La Cassazione mette fine alla guerra dei Tutor dando ragione ad Autostrade per l'Italia. Si chiude così un lungo contenzioso giudiziario, iniziato più di un decennnio fa, e sulle tratte stradali gestite dal gruppo che fa capo alla famiglia Benetton tornano, giusto in tempo per il controesodo estivo, i controlli della velocità. Ambienti vicino alla società fanno sapere che la riattivazione è prevista intorno al 20 agosto, poco prima dei giorni da bollino rosso per il rientro dalle vacanze. Il sistema di telecamere che monitora il rispetto dei limiti era stato spento lo scorso aprile da una sentenza della Corte di appello di Roma. I giudici avevano stabilito infatti che le apparecchiature di monitoraggio della velocità media, ribattezzato Tutor, violasse un brevetto della società toscana Craft.


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IL VERDETTO
Ieri invece Autostrade per l'Italia ha anunciato che la Cassazione ha ribaltato il giudizio e ritenuto «del tutto infondati» i motivi per i quali il tribunale aveva ritenuto che il sistema di controllo della velocità media infrangesse le norme relative alla proprietà intellettuale della Craft e dovesse quindi essere rimosso. Il gestore delle rete autostradale ha ricordato che il verdetto di appello «faceva seguito a ben 4 sentenze a favore di Autostrade per l'Italia e che il sistema Tutor era stato sviluppato e finanziato per decine di milioni di euro dalla società e affidato in comodato gratuito alla Polizia Stradale». Il sofisticato meccanismo di telecamere, in grado di verificare la velocità media e quindi il rispetto dei limiti imposti dal codice, dei veicoli che transitano sull'autostrada era stato installato nelle tratte a maggior rischio di eccesso di velocità, quindi su tutte le direttrici più trafficate d'Italia, e copriva circa 2500 km. Il sistema, ha sottolineato ancora ieri Autostrade, aveva permesso di ridurre gli incidenti mortali del 50%.

LE TRATTE
La società che in Italia gestisce circa 3mila chilometri di strade a pedaggio ha fatto quindi saper di aver «già riattivato le squadre per la reinstallazione del sistema, così da consentirne la messa a disposizione in tempi brevi alla Polizia Stradale al fine di potenziare i controlli già in essere sulla rete». Autostrade conta infatti, in coordinamento con le forze dell'ordine, di poter riattivare le verifiche della velocità media su circa 1000 km di tratte entro i giorni caldi del controesodo. Sicuramente le telecamere verranno riaccese su pezzi dell'A1 Milano-Napoli, sulla Serenissima che collega Torino a Venezia, sull'autostrada Adriatica, sulla Genova-Ventimiglia, e sull'A16 che unisce il mar Tirreno all'Adriatico tra Campania e Puglia. Poi nei prossimi mesi i controlli verranno riavviati su tutti gli altri punti dove erano già attivi prima del blocco imposto dai giudici.

LE ACCUSE
«La sentenza della Cassazione - afferma ancora il gestore - dimostra la correttezza del comportamento di Autostrade per l'Italia e la non brevettabilità di sistemi matematici noti, facendo giustizia delle accuse rivolte alla società e riprese anche da alcune popolari trasmissioni televisive. La sentenza dimostra inoltre la determinazione di Aspi ad operare nel rispetto delle regole e a tutela della sicurezza stradale». Autostrade per l'Italia ricorda infine «che la sua rete è l'unica al mondo con un sistema di controllo della velocità media diffuso e sviluppato dal gestore stesso».

I CONSUMATORI
Il Codacons esulta per la pronuncia della Cassazione e chiede di «estendere immediatamente il sistema a tutte le tratte autostradali, così anche da regolare il controesodo». «In un Paese come il nostro che mantiene inaccettabili livelli di incidentalità la riattivazione del Tutor rappresenta un'ottima notizia - afferma l'associazione dei consumatori -. Questo strumento si è infatti rivelato decisivo nel ridurre incidentalità e mortalità».

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Venerdì 16 Agosto 2019 - Ultimo aggiornamento: 20-08-2019 00:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2019-08-17 01:17:28
Giudici che smentiscono altri Giudici, qualificando come legittima un'attività precedentemente valutata come illegittima, senza che per questo nessuno paghi. Se un medico sbaglia una diagnosi rischia di essere sospeso o radiato dall'Ordine, oltre a tutto il resto...mah