La Volkswagen ID.3

Volkswagen Group Italia prepara arrivo ID.3. Nordio: «MoDo e ID.Hub informano consumatori»

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VERONA - A pochi giorni dall’uscita di scena definitiva del Maggiolino, l’ auto che ha rappresentato il punto di partenza della storia di Volkswagen, il Gruppo di Wolfsburg si appresta a vivere (o meglio a far vivere ai suoi clienti) un’altra svolta storica, l’arrivo sul mercato di ID.3, il modello 100% di segmento C che «potrà essere acquistato al prezzo di una Golf TDI, da poco meno di 30mila euro incentivi esclusi». Ad anticipare questa tappa epocale è Massimo Nordio, amministratore delegato di Volkswagen Group Italia, che ha tracciato un vero e proprio “roadbook” di questa fase storica dell’azienda, anche nel suo rapporto con l’importante mercato nazionale.
 

 

«L’Italia rappresenta per Volkswagen il settimo mercato - ha sottolineato Nordio - e VGI ha chiuso lo scorso anno con un fatturato di quasi 5,7 miliardi, consegnando oltre 265mila unità di Audi, Seat, Skoda, Volkswagen e Volkswagen Veicoli Commerciali». È quindi logico che la rivoluzione rappresentata prima da ID.3 e poi dagli altri modelli 100% elettrici che seguiranno debba svolgere un ruolo decisivo anche in Italia, un Paese che è ‘terrenò fertile per un cambiamento radicale non solo dal punto di vista della tipologia di propulsione, ma anche delle abitudini di gestione della mobilità individuale. «La rivoluzione è iniziata - ha detto l’amministratore delegato di Volkswagen Group Italia - ma non sarà immediata, perché l’ auto elettrica richiede strutture di ricarica che si stanno sviluppando, ma non sono certo ancora a livelli ottimali». Per il 2020 gli obiettivi del brand Volkswagen in Italia sono di piazzare alcune migliaia di ID.3 e ID.Crozz - cioè dei primi due modelli della nuova generazione elettrica - con l’incognita legata alle reazioni di un mercato nazionale complessivamente in regressione e, soprattutto, al superamento di una diffidenza verso gli EV che per il momento non sembra superata.

In Italia di auto elettriche, pur con gli incentivi del Governo, se ne vendono ancora poche: nel primo semestre di quest’anno, nonostante il boom in giugno con volumi triplicati rispetto allo stesso periodo del 2018, ne sono state immatricolate poco più di 5.000, cifra inferiore all’1% del mercato. «L’atteggiamento nei confronti dei modelli 100% elettrici - ha detto Nordio - deriva da cattiva o mancata informazione. Per questo abbiamo creato una serie di strumenti per costruire una maggiore consapevolezza. L’elettrico è una strada obbligata e credo che in breve tempo ci arriveremo, con la collaborazione di tutti, dai costruttori alle istituzioni».

Sono un esempio di questi strumenti il sito MoDo dedicato all’innovazione della propulsione elettrica e della guida autonoma, creato due anni fa. Da quel sito è nato lo ID.Hub online, dove si trovano tutte le risposte alle domande sul prodotto e sulla mobilità elettrica, attivo ben prima da quando ID.3 sarà disponibile al pubblico. Nell’affrontare l’argomento ‘autonomià che è tra le cause di diffidenza in Italia verso gli EV Nordio ha affermato che «questa preoccupazione è sovrastimata. Certo, se ho un’ auto elettrica che ha 10 chilometri di autonomia avrò bisogno di una colonnina di ricarica a ogni angolo. Ma già oggi non è più così: la nostra nuova generazione di auto elettriche avrà la stessa autonomia delle auto a benzina, la ID.3 andrà da 330 a 550 chilometri a seconda del tipo di batteria» ID.3, del resto, è la prima auto che Volkswagen realizza su una piattaforma dedicata, la MEB, e non un’ auto tradizionale adattata all’elettrico.

Una differenza che ha evidenti ricadute sulla fruibilità dell’ auto (la ID.3 avrà uno spazio interno superiore a quello di una Golf) sia sul dimensionamento degli accumulatori. «E non dimentichiamo - ha detto Nordio - che le infrastrutture stanno adeguandosi, grazie anche alla collaborazione con Enel X, arrivata a 10mila punti di ricarica sul territorio nazionale. Grazie ai consorzi come Ionity, a cui partecipiamo. E grazie alle iniziative dirette che prevedono punti di ricarica nelle nostre strutture e presso i concessionari del Gruppo in Italia».

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Martedì 16 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2019-07-16 23:44:00
Certo che il governo italiano foraggia con gli incentivi il lavoro che in Italia viene svolto sui ricambi di auto tedesche......geniale!