L Ad di Volvo Italia, Michele Crisci, durante la presentazione dell evento al Volvo Studio di Milano

Volvo “The Agreenment”, il progetto creativo del marchio svedese che promuove la sostenibilità

di Giampiero Bottino
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MILANO - È scritto «Agreenment», ma non è un errore commesso da qualcuno che ha scarsa dimestichezza con la lingua inglese. Le forzatura è voluta e, integrando i concetti di «verde» e di «accordo», esprime con un'unica parola il progetto con cui Volvo Italia ha voluto dare un contributo creativo a quel «Patto con l'ambiente» al quale la casa svedese ispira per essere protagonista di un futuro sostenibile.

A livello globale questo obiettivo trova riscontro in una strategia a tutto campo che per quanto riguarda la mobilità intende raggiungere entro il 2025 il milione di Volvo elettrificate circolanti, ma trova espressione anche nella recente decisione di eliminare la plastica monouso da tutti i suoi uffici nel mondo, nonché di convertire a impatto zero, sempre entro il 2025, tutti gli impianti produttivi in Svezia, Belgio, Cina e Malesia, traguardo già raggiunto – a gennaio – nella fabbrica motori di Skövde.

In questo impegno ad ampio raggio la filiale italiana, che già sostiene il progetto LifeGate PlasticLess finalizzato ad alleggerire la morsa delle materie plastiche nei nostri mari, si è posta il problema di come sensibilizzare le persone meno addentro ai segreti delle quattro ruote sul fatto che anche l'automobile, assoluta protagonista da oltre un secolo della mobilità individuale, può essere amica dell'ambiente e non deve necessariamente giocargli contro.

La risposta è stata trovata in un concorso di idee affidato alla creatività dei giovani, cioè la categoria che oggi sembra la più indifferente, se non la più critica, nei confronti dell'automobile. La realizzazione del progetto, messo a punto in collaborazione con Grey Italia e definito «Insolito e provocatorio» da Michele Crisci, presidente di Volvo Cars Italia, è stata affidata agli studenti del Master di Laboratoriominera in Art Direction e Copywriting del Poli.design, società consortile del Politecnico di Milano.

Tra le 14 proposte finalizzate a sintetizzare l'impegno Volvo nel campo della sostenibilità alla luce dell'integrazione tra tecnologia e ambiente utilizzando la tecnica della Moss Art, l'idea vincente è stata quella di Federica Croce, e ha trovato esecuzione in una nuova V60 che resterà esposta fino alla fine di novembre al Volvo Studio di Milano, la stessa location che ha ospitato la presentazione dell'iniziativa. L'auto, che è l'ultima nata del costuttore svedese, si presenta parzialmente ricoperta di muschio sul quale spiccano le impronte di tipici animali delle foreste.

Simbolicamente questa originale livrea vuole significare che come gli animali attraversano il sottobosco lasciando delle tracce ma senza danneggiarlo, così un'auto moderna e tecnologica può convivere con l'ambiente rispettandolo. Sul podio virtuale assieme a Federica sono saliti nell'ordine Raffaele Cortese, che ha decorato la V60 con un suggestivo intreccio di alberi e transistor stilizzati, mentre al terzo posto si è classificato Nicola Barbato che ha creato per la «sua» station wagon con un motivo ispirato ai ricordi d'infanzia, ai viaggi in automobile nel chiaroscuro di strade alberate.

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Martedì 11 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 12-09-2018 07:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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