Gare clandestine tra auto filmate e condivise sui social. Denunciati due giovani "piloti"

Venerdì 3 Maggio 2024 di Redazione Treviso
Un fotogramma del video della gara postato sui social

ALTIVOLE (TREVISO) - Gare clandestine tra bolidi. Il video della sfida finisce sui social, postato da alcuni spettatori, e per due giovani "piloti" scatta la denuncia

I carabinieri hanno individuato i presunti responsabili di una gara di velocità fra auto di grossa cilindrata, improvvisata in piena notte, su strada, ad Altivole. Si tratta di un 23enne di origine albanese e di un 20enne italiano, neopatentato, entrambi incensurati. 

La sfida dopo una serata al bar

La notte del 7 aprile scorso, verso le 2.30, i due amici si sono sfidati in via Brioni, vicino alla celebre Tomba Brion e da lì hanno iniziato la corsa. Uno al volante di una Audi, l'altro alla guida di una Volkswagen. C'era anche lo starter, in pieno stile Fast & Furious. I bolidi hanno imboccato una curva contromano, sfrecciando a velocità folle per centinaia di metri e lanciandosi in una serie di manovre spericolate. 

L'idea, secondo le ricostruzioni, è nata alla fine di una serata in compagnia, trascorsa in uno dei bar della zona. Lo starter, non ancora identificato, sarebbe invece un cliente del bar, che non c'entra con la compagnia: evidentemente hanno cercato una figura "super partes" per gestire la gara. Tanti i ragazzi assiepati a bordo strada per assistere alla bravata. Alcuni di loro hanno filmato la gara per poi postare il filmato sui social. Sono state proprio quelle immagini a squarciare il velo sulla bravata: le indagini sono partite da lì.

Le indagini 

Grazie all'analisi dei filmati e ai racconti dei testimoni, gli investigatori sono riusciti a risalire all'identità dei due sfidanti. I conducenti sono stati denunciati per aver violato il "divieto di gareggiare in velocità con veicolo a motore" (articolo 9 ter del Codice della Strada) e ora rischiano il ritiro della patente. Continua invece la caccia allo starter, che dovrà rispondere dello stesso reato.

Per tutti si profila una stangata: in caso di condanna, la pena prevede la reclusione da 6 mesi a un anno, una multa compresa tra i 5 e i 20mila euro e, a livello amministrativo la sospensione della patente da uno a 3 anni e la confisca dell'auto. 

I piloti pentiti

Messi di fronte alla grave infrazione, che poteva sfociare in tragedia, i due ventenni hanno ammesso le proprie responsabilità. «Abbiamo sbagliato. E' stata una bravata» hanno spiegato ai carabinieri, assicurando che il contesto non era quello di un giro di gare clandestine e scommesse ma un passatempo goliardico, di cui ora hanno compreso i rischi. 

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Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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