Una moto con le chiavi nel cruscotto

Moto rubata con le chiavi sul cruscotto. Il ladro ha un incidente: paga il proprietario. Tribunale: furto consegue a negligente custodia

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IMPERIA - Dimenticare le chiavi nel cruscotto potrebbe costare molto più caro del furto del veicolo. In caso di incidente e successiva fuga del ladro dal luogo del sinistro, l’automobilista o il motociclista distratto potrebbe vedersi costretto a dover rifondere i danni subiti dalla vittima dello scontro. E in caso di feriti o, peggio decessi, la somma potrebbe diventare davvero importante. Questo è quanto ha appreso il proprietario di uno scooter residente a Sanremo che dopo averne denunciato il furto ha scoperto che i ladri, prima di abbandonare il mezzo a bordo strada, hanno investito un pedone, ferendolo. Con la sentenza numero 782 del 31 dicembre 2021, infatti, il Tribunale di Imperia ha stabilito che il furto era stato favorito dalla dimenticanza delle chiavi nel cruscotto e, quindi, i relativi danni per il successivo incidente non devono essere rifusi dal Fondo Vittime della Strada ma dal proprietario dello scooter, dal momento che lo stesso furto e il conseguente incidente, sono stati favoriti da “negligente custodia” del mezzo.

Nel diffondere e commentare la sentenza, gli esperti del periodico specializzato All-In Giuridica di SEAC, chiariscono che in caso di furto di una moto o di un’auto «la prova che il proprietario deve fornire non si risolve semplicemente nel fatto che l’uso del veicolo sia avvenuto senso il suo consenso, occorrendo che egli abbia anche posto in essere in concreto comportamenti idonei ad impedirne la circolazione. In buona sostanza, la volontà ostativa deve attuarsi tramite la diligente adozione delle cautele dal caso, come ad es. nell’inserimento d’un antifurto (o quantomeno del bloccasterzo) ove il mezzo sia parcheggiato in luogo pubblico, nella chiusura con lucchetto del proprio box». 

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Lunedì 31 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 01-02-2022 08:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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