"Milano sembra il Far West. Ci convivono biciclette, mezzi pesanti, automobili, monopattini. E se c’è un incidente la peggio tocca quasi sempre al più debole". Linus, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano, direttore artistico di Radio Deejay dal 1996 interviene dopo la ciclista morta in un incidente con un camion ieri. Appassionato ciclista, di Milano, a La Repubblica si sfoga così: "Milano non è una città per biciclette".
La nuova delibera
"Capisco che sia pieno di cantieri, ma bisognerebbe prendere provvedimenti, tipo fasce orarie di ingresso".
L'attacco al Comune
"Il Comune non aiuta i ciclisti a spostarsi. Le piste ciclabili spesso non hanno una effettiva separazione dalle automobili", prosegue Linus. E poi: "Gli automobilisti odiano i ciclisti, non li rispettano. La norma del codice della strada prevede una distanza di 1,5 metri, invece lo sport è sfiorarti con lo specchietto".
La strade
"Milano è piena di insidie. Il pavé scombinato in centro, le rotaie del tram, le strade sconnesse. Penso sia inutile illuderci che i milanesi possano diventare come gli abitanti di Amsterdam o Copenaghen, mancano le condizioni ambientali". L'appello ai ciclisti. "Devono usare l’intelligenza che spesso non hanno gli automobilisti: se non sono più che esperti e navigati, se non usano percorsi veri e non disegnati col pennarello, non usino la bici".