La rinnovata Peugeot 308

308, Peugeot punta al trono d'Europa. Il Leone rinnova in profondità uno dei suoi modelli di punta

di Giampiero Bottino
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SALISBURGO - Difficilmente nel panorama del segmento C europeo c’è un modello più credibile della Peugeot 308 come aspirante al ruolo di anti-Golf. Un ruolo – sia chiaro – che nessuno nell’entourage della casa francese si azzarda a rivendicare, memore delle cocenti delusioni accumulate nell’arco degli ultimi 43 anni dai tanti che di volta in volta hanno osato insidiare il trono della regina di Wolsburg. Eppure la rinnovata 308, che si colloca a metà strada tra un profondo restyling e un cambio di generazione, procede sicura nel solco tracciato dal modello di cui si appresta a prendere il posto e che dal 2013 è stato venduto in oltre 760.000 esemplari: fare della ricerca continua dell’eccellenza la propria bandiera, per contribuire all’obiettivo strategico del marchio che vuole diventare il miglior generalista di alta gamma.
 

 

Un’evoluzione di cui la nuova 308 offre un’interpretazione esemplare, con una personalità stilistica, un equilibrio dinamico e una carica innovativa che accorciano le distanze rispetto alla rivale tedesca, addirittura superata in Italia, dal primo trimestre del 2016, nella classifica del valore residuo, come lasciano intendere con nonchalance i manager transalpini. Per giocare alla pari con una concorrenza sempre più agguerrita in un segmento che vale il 38% del mercato mondiale non si può prescindere da una gamma completa e articolata, che soddisfi il più ampio ventaglio di esigenze. La nuova berlina (e station wagon) del Leone si adegua con sette versioni contraddistinte da un look più omogeneo, dove sono attenuate le differenze estetiche tra i vari allestimenti così evidenti nella gamma attuale.

Il look, ritoccato senza eccesso per renderlo più incisivo come vogliono i canoni del nuovo corso stilistico Peugeot, prevede una calandra a sviluppo orizzontale. A fare la differenza tra le compassate versioni Access, Active, Business e Allure e le più sportive (e ricche) Gt Line, GT e Gti provvedono la diversa foggia dei fascioni paracolpi e soprattutto lo sguardo affidato ai proiettori, alogeni con firma luminosa a Led nel primo caso e del tipo full Led negli allestimenti più alti.

Lunga 4.253 (la berlina) e 4.585 mm (la station wagon, il cui bagagliaio ha un volume minimo di 660 litri), la 308 ha ribadito su strada le doti di agilità, guidabilità ed equilibrio dinamico, esaltando la riconosciuta qualità e versatilità della piattaforma modulare Emp2 con motori e cambi di nuova concezione, spesso sviluppati ricorrendo alla progettazione 100% digitale. In questo modo sono nati il turbodiesel 1.5 BlueHdi da 130 cv coperto da 200 brevetti e rivelatosi brillante, fluido e sobrio a un tempo, piuttosto che il nuovo cambio manuale a 6 marce abbinato al 3 cilindri 1.2 PureTech a benzina da 130 cv opportunamente rivisitato. Del tutto inedita è anche la trasmissione automatica Eat8 a otto rapporti, sviluppata in collaborazione con la giapponese Aisin, che consente al BlueHdi 2.0 da 180 cv – riservato alla brillante GT Line – consumi ridotti del 7% rispetto al precedente Eat6.
 

 

Grazie a queste soluzioni di powertrain che la 308 tiene a battesimo, per poi trasferirle ad altri modelli del Leone, Peugeot può affermare con orgoglio di essere il primo costruttore a rispettare non solo le norme Euro 6.c in vigore da settembre 2017, secondo cui le emissioni reali di ossidi di azoto (Nox) non possono superare più di 2,1 volte i valori rilevati al banco, ma anche lo step che nel 2020 ridurrà a 1,5 lo scostamento accettabile.
Al lancio, previsto il 9 settembre con un listino ancora da definire, la rinnovata 308 affiancherà le nuove motorizzazioni (solo il 3 cilindri da 130 cv è atteso un po’ più tardi) a quelle attuali, e cioè i benzina 1.2 PureTech da 110 e 130 cv Euro 6.b e 1.6 turbo Thp da 205 cv, oltre ai BlueHdi 1.6 da 100 e 120 cv e 2.0 da 150 cv. Senza dimenticare ovviamente il Thp da 270 cv, potente ma sobrio (139 g/km di CO2 nel ciclo di prova europeo), riservato alla più muscolosa della famiglia, la 308 Gti by Peugeot Sport.

A questa sinfonia di motori e cambi la 308 aggiunge un panorama di innovazioni che va ben oltre l’apprezzato i-Cockpit, il cruscotto in posizione rialzata reso ancor più visibile dal volante sportivo di piccolo diametro, o il grande display capacitivo a centro plancia. La connettività è affidata ai servizi TomTom Traffic e alla possibilità di gestire tramite lo schermo e per mezzo dei comandi vocali, grazie alle funzione Mirror Screen, i più diffusi modelli di smartphone.

Per quanto riguarda gli Adas, i dispositivi di assistenza alla guida, l’elenco – praticamente identico a quello dei Suv 3008 e 5008 – è davvero completo, a va dall’allarme per il rischio collisione a mantenimento attivo della corsia di marcia e della distanza di sicurezza, dalla frenata automatica d’emergenza con rilevamento pedoni al monitoraggio dell’angolo cieco e del livello di attenzione del guidatore con il Time Drive Control che dopo due ore di guida a velocità superiore ai 60 km/h suggerisce l’opportunità di una sosta rigenerante. Non manca, ovviamente, la telecamera posteriore con visione a 180 gradi, utilissima quando si deve uscire in retromarcia da un parcheggio nel quale la vettura si era sistemata praticamente da sola, sia in parallelo sia a pettine.

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Giovedì 5 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 23:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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