La nuova Audi Q2

Audi Q2, il Suv intaggabile: un po' sport utility, un po' coupè

di Nicola Desiderio
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ROMA - Suv, crossover, ma anche citycar e coupé. In italiano si direbbe “indefinibile”, in inglese “untaggable” suona meglio mentre a Ingolstadt hanno risolto con due sole lettere: Q2, ovvero l’Audi che non c’era e che si posiziona all’inizio della scala delle Q, una gamma che – non a caso – storicamente si è sviluppata verso il basso arrivando ora fino ai territori di caccia di modelli come Fiat 500X, Jeep Renegade e soprattutto Mini Countryman.
E, a proposito di gamma, sono stati ben 18 i lanci di Audi nel corso dei 12 mesi che stanno per finire e che non sono stati proprio i più facili e lisci della storia di Audi, ma sono anche quelli che hanno visto tanti cambiamenti come l’abbandono dell’Endurance per abbracciare la Formula E e il raggiungimento di nuovi traguardi commerciali che vogliono dire nuovi record di vendita nel mondo (oltre 1,5 milioni di unità nei primi 10 mesi) e in Italia dove i Quattro Anelli sono ancora il marchio premium numero uno In un mercato che viaggia con una crescita in doppia cifra e supererà facilmente gli 1,8 milioni di targhe.
 

 


E la Q2 non potrà che rimpinguare il bottino di clienti, cominciando proprio da Roma dove ha preparato il terreno con l’Audi City Lab, organizzato presso la Nuvola, l’inaugurazione di un nuovo showroom e presentandosi alla stampa all’Auditorium. Un nome che ne fa il luogo d’elezione.
La nuova Audi Q2 è lunga 4,19 metri, larga 1,79 e alta 1,51 con uno stile che è “poliedrico” almeno quanto il suo carattere. Anzi, il frontale è “poligonale” con la nuova calandra esagonale e gli zigomi alti, ma ha soprattutto un corpo scolpito a spigolo vivo e una finestratura laterale che, unita al lunotto, dà alla fiancata una leggerezza da vera coupé, l’efficienza di una berlina (cx di 0,30), ma anche la forza di un Suv, grazie ai grandi parafanghi che ospitano ruote fino a 20 pollici. Lo stile non va a scapito dello spazio interno, anzi questa Q2 può dare lezioni anche alle sue sorelle più lunghe e un bagagliaio che va da 405 a 1.050 litri con il portellone elettrico e il divano 40/20/40.
Impeccabile, come sempre, la cura costruttiva, del design e dell’ergonomia, in ogni dettaglio con ampie possibilità di personalizzare ogni elemento tecnico ed estetico o sfruttando i vari pacchetti che offrono anche un discreto vantaggio economico.

Una cosa è sicura: la Q2 è un’Audi in tutto e per tutto, anche in particolari come i Led per le luci e i fari a matrice o gli indicatori di direzione dinamici e soprattutto per la tecnologia, a cominciare dalla connettività che il direttore di Audi Italia, Fabrizio Longo, ha definito come «il portale di accesso e il futuro della nostra relazione con il cliente» accanto a nuove formule commerciali di «connected retail» come il Digital Showroom che non escludono il ruolo del concessionario, anzi lo confermano, calandolo a pieno nella nuova realtà dell’auto come oggetto nella “Internet delle cose”. I sistemi di bordo MMI infatti, oltre a funzioni ormai scontate come lo specchiamento per tutti i tipi di dispositivo e la ricarica induttiva, possono contare anche su comandi vocali o attraverso la manopola con touchpad, e su una sim incorporata che permette di avere a bordo una rete wi-fi, la navigazione Google e i servizi di Audi Connect, lo streaming audio e video, da gustare al massimo con l’impianto Bang&Olufsen da 705 Watt con 14 altoparlanti, e chi più ne ha più ne metta.
 

La Q2 fissa nuovi riferimenti per la categoria anche per la strumentazione, con il Virtual Cockpit su display da 12,3 pollici e l’head-up display, e anche per la sicurezza, già certificata a 5 stelle EuroNCAP. Oltre al Cruise control adattativo con funzione stop&go e frenata d’emergenza anche per i pedoni, le funzioni più interessanti sono l’assistenza al traffico, che rende praticamente autonoma la marcia in città fino a 65 km/h, e l’assistenza d’emergenza che arresta da sola la vettura nel caso il guidatore non risponda a tutte le allerte di pericolo.
La gamma motori parte da 3 cilindri mille da 116 cv, passando per l’1.4 da 150 cv con disattivazione automatica dei cilindri e arrivando ai diesel: l’1.6 da 116 cv sarà il più venduto e offre i consumi migliori (4,4 litri/100 km apri a 114 g/km di CO2), il 2 litri da 150 cv o 190 cv è disponibile solo con trazione integrale – che comporta anche il più raffinato retrotreno multilink al posto dell’assale interconnesso – e cambio S Tronic a 7 rapporti, optional sulle altre unità. Diversi gli assetti disponibili, con sospensioni anche sportive e con ammortizzatori a controllo elettronico.


La Q2 riesce ad essere poliedrica anche grazie a quello che ha sotto il cofano. Con soli 1.205 kg di peso, il 3 cilindri saprà essere la city car perfetta, soprattutto con il cambio automatico, grazie allo sterzo a comando progressivo, molto diretto e preciso e che consente di apprezzare a pieno le ottime qualità dinamiche della piccola tedesca. Se invece volete il coupé, il diesel da 190 cv offre prestazioni sportive (218 km/h e 0-100 km/h in 7,3 km/h), quasi veementi, soprattutto quando si sceglie la modalità di guida Sport chiamando il resto della macchina a dare il massimo. L’Audi Q2 parte da 25mila euro ed è quello che può chiedere chi sa di poterlo offrire, il massimo.

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Domenica 18 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 19-12-2016 12:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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