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ANVERSA - Bmw iX5 Hydrogen era stata presentata per la prima volta come concept a Salone IAA nel 2019 e i primi esemplari a livello di prototipo avevano dato dimostrazione delle loro potenzialità alla IAA Mobility 2021 di Monaco come veicoli navetta per i visitatori. Ora questa vettura high tech, che unisce lo stato dell’arte dei modelli elettrici di Bmw (l’eDrive è arrivato alla quinta generazione) con l’avanzata tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno, passa ad una fase successiva di sperimentazione, molto vicina alla produzione in serie. Ad Anversa, in Belgio, la Casa di Monaco ha presentato l’ultimo sviluppo di iX5 Hydrogen che verrà fornita in una flotta di un centinaio di esemplari a livello internazionale per scopi dimostrativi e di prova per vari gruppi target, come concreta dimostrazione della validità della propulsione elettrica - fuel cell e delle enormi opportunità che l’idrogeno può offrire, già da oggi, nell’ambito della transizione energetica.
«Una tecnologia da sola non sarà sufficiente per consentire una mobilità climaticamente neutra in tutto il mondo - ha dichiarato Oliver Zipse, presidente del consiglio di amministrazione di Bmw AG - e l’idrogeno è il pezzo mancante del puzzle quando si parla di mobilità senza emissioni». «Dovremmo sfruttare questo potenziale anche per accelerare la trasformazione del settore della mobilità - ha ribadito - L’idrogeno è una fonte di energia versatile che ha un ruolo chiave da svolgere nel processo di transizione energetica e quindi nella protezione del clima. Dopotutto, è uno dei modi più efficienti per immagazzinare e trasportare energie rinnovabili». La competenza tecnologica di Bmw Group colloca l’azienda in una posizione di leadership in questo ambito. La produzione dei sistemi fuel cell altamente efficienti è concentrata nel suo centro di competenza interno per l’idrogeno a Monaco e acquista le singole celle a combustibile dalla Toyota Motor Corporation, con cui Bmw collabora nell’ambito dei sistemi di azionamento a celle a combustibile dal 2013. In particolare la iX5 Hydrogen - che Ansa ha avuto l’opportunità di guidare in anteprima sulle strade del Belgio - viene costruita nell’impianto pilota del Gruppo presso il Centro di ricerca e innovazione (FIZ) di Monaco che è l’interfaccia tra sviluppo e produzione e in cui ogni nuovo modello viene realizzato in pre-serie.
Un processo di montaggio, quello di iX5 Hydrogen, che richiede per il momento grande attenzione nonostante le diverse tecnologie - come appunto quella delle fuel cell - siano ampiamente collaudate. Il sistema alimentato da idrogeno (trasportato nell’ auto ad alta pressione) genera un’elevata potenza continua di 125 kW (170 Cv) grazie alla reazione chimica tra l’idrogeno gassoso e l’ossigeno dell’aria che avviene nella cella a combustibile. Il mantenimento di una fornitura costante di entrambi gli elementi alla membrana della cella a combustibile è di fondamentale importanza per l’efficienza del sistema. L’idrogeno necessario per alimentare la cella a combustibile è immagazzinato in due serbatoi da 700 bar - realizzati in plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) - che insieme contengono quasi 6 kg di idrogeno. La presenza di questi contenitori non influisce però sul layout interno o sul bagagliaio perché sono collocati in corrispondenza del tunnel centrale e sotto i sedili posteriori. L’elemento fuel cell, con tutti gli apparati di controllo e gestione elettronica, occupa il posto del propulsore Ice nel vano motore mentre il motore elettrico è collocato sul retro treno (l’ auto ha la sola trazione posteriore) assieme ad una batteria di potenza agli ioni di litio sviluppata appositamente per questo veicolo. Il gruppo propulsore elettrico eroga una potenza massima di 401 Cv. Nelle fasi di decelerazione e frenata, il motore funge anche da generatore, restituendo energia a una batteria di potenza.
La guida e il comfort sono perfettamente sovrapponibili a quelli di un’ auto elettrica, con assoluta fluidità di marcia, accelerazioni brucianti (0-100 in meno di 6 secondi) e possibilità di guidare dimenticando il pedale del freno con il settaggio one-pedal con il recupero rigenerativo massimo: La velocità massima è auto-limitata a 180 km/h, più sufficienti per qualsiasi necessità. Ciò che rivoluziona invece l’esperienza di viaggio sono il rifornimento e l’autonomia. L’idrogeno consente infatti di fare il pieno al distributore in 4-5 minuti, in totale sicurezza e con procedure che sono più semplici di quelle delle auto a gas. Riempita con i suoi 6 kg Bmw iX5 Hydrogen offre un’autonomia di 504 km nel ciclo Wltp a fronte di un consumo omologato Wltp di 1,19 kg/100 km. Al termine del nostro test l’indicatore di bordo ha evidenziato un consumo reale (pù che interessante) di 1,4 kg/100 km che, al prezzo della pompa di Anversa pari a 10 euro/kg, si traduce in un costo di 60 euro per il pieno con cui percorrere 428 km effettivi. La soluzione idrogeno non è per il momento competitiva con il gasolio - che resta l’obiettivo sopratutto per i veicoli pesanti - ma, come è stato indicato durante l’evento, il traguardo di un costo di 5 euro al kg non è lontano e le nuove tecnologie potrebbero permette di scendere anche a 2,5.