
Juke, al volante del volto chic di Nissan. La casa giapponese rinnova il suo sport utility più compatto. Svetta la “full hybrid”

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Si può correre in tante maniere ma quando si corre all’aperto per raggiungere un traguardo, un obiettivo, qualsiasi esso sia, si vince a prescindere dalla posizione in cui si arriva. La corsa di Nissan da anni è diretta verso un orizzonte avanzato, una visione solitaria iniziale, oggi diventata futuro per tutti. Allora Nissan accelera il ritmo nella sua corsa verso la nuova era della mobilità rispolverando un cavallo di battaglia che ha segnato la storia dei crossover compatti. Così, non a caso, il Model Year 2024 della Juke Hybrid, dopo essere stata esposta al Milano Convention Center a City Life, la scorsa settimana ha scelto di essere il simbolo della Milano Marathon, uno degli eventi podistici più partecipati d’Italia che hanno avuto proprio nella vettura giapponese il timekeeper ufficiale. Evento simbolo, proprio come la Nissan Juke Hybrid, di un’esigenza di sostenibilità che si esalta nella corsa alla stregua di un mobilità più attenta a emissioni e consumi.
Concetto spiegato e sottolineato da Marco Toro Presidente e AD di Nissan Italia: «Juke è stata fino ad oggi un successo che ora rinnoviamo seguendo la via del design, della motorizzazione ibrida, dell'accessibilità e della tecnologia. Siamo affezionati alle maratone e la nuova versione N Sport di Juke che si aggiunge in gamma, è in linea con lo spirito dell'evento sportivo». E del resto i numeri parlano chiaro: sono oltre 120.000 i Juke venduti dal lancio del 2010, di cui 11.500 solo nel 2023. Un successo talmente evidente che questa nuova versione non ha avuto bisogno di chissà quali cambiamenti, al netto dell’inedita versione N-Sport, all'insegna del dinamismo in perfetto spirito del running. Inserti in Alcantara sulla plancia e dettagli in simil fibra di carbonio sul tunnel centrale e sul quadro strumenti, abitacolo curatissimo in ogni minimo dettaglio con impunture dedicate per un pubblico giovane.
All’esterno la Juke Hybrid MY 2024 di nuovo ha il disegno della griglia, lo spoiler riprofilato, il design dei cerchi i dettagli neri a contrasto su tetto, le calotte degli specchietti e gli inserti nei passaruota. Oltre a tre nuove tinte di carrozzeria - Pearl White, Pearl Black e Iconic Yellow - che fanno a salire a 27 le combinazioni di colori disponibili. Più consistente invece l’aggiornamento degli interni dove il display dell’infotainment passa da 8 a 12,3", oltretutto ruotato di 8 gradi per evitare i riflessi del sole. Il sistema di navigazione è stato sviluppato, ma ancora non è sufficientemente reattivo e chiaro. Mentre la telecamera posteriore è stata potenziata da 0,3 a 1,3 megapixel per fornire immagini più chiare durante i parcheggi. La capienza del bagagliaio si riduce da 422 a 354 litri (causa batteria).
A livello di motorizzazioni si possono scegliere due soluzioni. la prima è l'1.0 tre cilindri Dig-T da 114 cv e 180 Nm di coppia, abbinato al cambio manuale a sei rapporti o all’automatico doppia frizione a sette rapporti. In alternativa, c’è il full hybrid dotato del motore termico 1.6 da 94 cv e di quello elettrico da 36 kW (49 cv), per una potenza di sistema di 143 cv. Sistema completato da uno starter/generatore da 15 kW, da una batteria da 1,2 kWh e dal cambio multimodale. I prezzi partiranno dai 25 mila euro dell'Acenta, l’allestimento entry-level; per poi passare ai 26.800€ della N-Connecta, mentre per allestimenti N-Design, N-Sport e Tekna il listino va dai 28.600€ in su.
Nella prova effettuata nelle strade intorno a Tarragona, in Spagna abbiamo verificato che i consumi non superavano i 15,6 km/litro. La vettura parte sempre in modalità elettrica e ci resta fino a 55 km/h, il che secondo i dati della Casa, consente in città di viaggiare in solo elettrico per l’80% del tempo, riducendo i consumi di circa il 40% nel ciclo urbano e del 20% nel ciclo combinato. Le modalità di guida ibride sono comunque 5: 100% EV (il motore elettrico muove le ruote), 100% ICE (motricità garantita dal motore termico); ibrido parallelo (le ruote si muovono per l’azione combinata dei due motori); ibrido serie (l’elettrico dà la motricità alle ruote, ma il termico muove l’elettrico secondario che ricarica la batteria; ibrido serie/parallelo (funziona in parte come quello parallelo, in parte come quello in serie). Ai bassi regimi, il motore è un po’ troppo rumoroso, ma la guida è complessivamente fluida. E non mancano le tecnologie di Casa Nissan, come ProPilot (assistenza alla guida) e e-Pedal. La corsa verso il futuro è ancora lunga