La nuova Nissan Qashqai

Nissan, magico Qashqai: il piccolo grande turbo. Inedito cuore sovralimentato di 1,3 litri: efficienza e performance

di Sergio Troise
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BARCELLONA - Il diesel, grande incompreso di quest’epoca di cambiamenti epocali, resiste con sorprendente vigore agli attacchi dei paladini del “nuovo a tutti i costi”. Ma analisti e manager dell’automotive sanno bene che in futuro le cose cambieranno: cresceranno le quote dell’ibrido e dell’elettrico e, nella fase di transizione, si aggiorneranno le motorizzazioni a benzina. Si spiegano così le strategie di leader del settore come l’Alleanza Nissan-Renault-Mitsubishi, che ha avviato da tempo anche una collaborazione con Daimler Mercedes per la progettazione e l’impiego comune di motori di nuova generazione.

Il prodotto più recente di questa strategia comune è il neonato 4 cilindri 1.3 turbo benzina declinato nelle potenze di 140 e 160 cv e dotato di un filtro antiparticolato specifico per la benzina: è un piccolo gioiello costruito in alluminio, frutto di 4 anni di lavoro, capace di assicurare buone prestazioni e, soprattutto, di contenere consumi ed emissioni (rispetta la normativa Euro 6d-Temp). Parte della produzione totale (un milione di unità l’anno) è stata già destinata a Renault e Mercedes, che li adottano per i modelli Megane, Scenic e Classe A; ora il nuovo motore viene assegnato anche al Qashqai della Nissan, il crossover dei record, l’auto che dodici anni fa ha cambiato la vita della Casa giapponese.

Esclusa l’opzione 4x4, il nuovo Qashqai 1.3 benzina è disponibile con trazione anteriore e cambio manuale a 6 rapporti. In un secondo momento (gennaio 2019) arriverà anche l’automatico doppia frizione 7 marce, ma solo per la versione più potente. Da subito, invece, l’aggiornamento si giova anche dell’introduzione di un avanzato sistema multimediale che migliora il rapporto tra l’auto e il guidatore attraverso un touchscreen da 7 pollici.
Provato in anteprima, il Qashqai 1.3 si è rivelato brillante e pronto a tutti i regimi sia nella versione da 140 cv/240 Nm sia in quella da 160 cv/260 Nm, accreditate rispettivamente di una velocità massima di 193 e 200 m/h e di accelerazione 0-100 in 10,5 e 8,9 secondi. Il crossover giapponese conserva la tipica propensione al sottosterzo e al rollio di certe auto alte e comode, ma la fluidità nell’erogazione della potenza e la buona coppia ai bassi regimi assicurano accelerazione vigorosa e buona ripresa in entrambi i casi. Il top nel piacere di guida lo si raggiunge comunque con l’automatico doppia frizione a 7 rapporti che sul Qashqai da 160 cv fa elevare la coppia fino a 270 Nm.

La gamma prevede l’abituale scansione, dall’entry level Visia alla Tekna+, passando per Acenta, Business, N-Connecta e Tekna, con prezzi che partono da 22.050 euro (140 cv) e da 23.760 (160). Per qualche tempo non usciranno dal listino i motori 1.2 e 1.6 da 116 e 163 cv, dai quali i nuovi propulsori si distinguono nettamente per la riduzione dei consumi (tra 5,3 e 5,8 litri/100 km), per il calo delle emissioni inquinanti (CO2 - 10%, NOx -25%, particolato - 50%) e per la riduzione dei costi di gestione (gli intervalli di manutenzione passano da 20.000 a 30.000 km).

E il diesel che fine farà? Tranquilli. In concomitanza con il nuovo 1.3 benzina arriva anche una versione aggiornata del 1.500 a gasolio da 115 cv (23.340 euro), mentre per il 2019 è previsto un inedito 1.7 con potenza di 150 cv. «Il mercato è in evoluzione ma non è ancora cambiato del tutto e noi dobbiamo rispondere a molteplici esigenze» – spiega Jean Philippe Roux, responsabile marketing per l’area crossover di Nissan Europa. Tutto chiaro. Ma vale la pena sapere che entro il 2020/2021 arriverà il Qashqai di terza generazione. Che sarà anche ibrido e, prima o poi, Full Electric.
 

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Giovedì 25 Ottobre 2018 - Ultimo aggiornamento: 26-10-2018 20:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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