La nuova Toyota Aygo

Nuova Aygo, la cittadina esemplare di Toyota: dinamismo e bassi consumi

di Giampiero Bottino
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COPENAGHEN - Con oltre 760.000 unità consegnate (di cui 200.000 in Italia, il Paese dove il peso del segmento A è particolarmente rilevante) dal luglio del 2005, la Aygo conferma la bontà della strategia Toyota, che per crescere in Europa ha puntato sulle piccole auto prodotte localmente. La city car delle tre ellissi non ha avuto – né probabilmente poteva averlo – un effetto dirompente paragonabile a quello ottenuto dalla Yaris, subito protagonista nel segmento immediatamente superiore e capace al suo apparire di arricchire la bacheca dei trofei del colosso nipponico con la prima corona di “Auto dell’anno” conquistata nel 2000.

Tra le due storie di successo la differenza non è solo di cinque anni, ma coinvolge anche l’approccio industriale: se la fabbrica Yaris di Valenciennes è al 100% Toyota, quella di Kolin è il frutto di una joint venture con un partner che con il segmento A europeo aveva già una consolidata dimestichezza: i francesi del gruppo Psa.
Dalle linee di montaggio della Repubblica Ceca, infatti, la Aygo esce in compagnia della Citroën C1 e della Peugeot 108, una sinergia che consente una proficua riduzione dei costi in un segmento dove i margini sono forzatamente risicati. La condivisione degli organi meccanici e dalla componentistica lascia comunque ampi margini di libertà stilistica.

Libertà di cui hanno approfittato i designer Toyota cambiando radicalmente i connotati della seconda generazione nata nel 2014 e caratterizzata dalla forma a X del frontale, allineata al nuovo corso stilistico del marchio.
Un elemento estetico che la nuova Aygo evidenzia ancora di più grazie all’effetto 3D dovuto alla maggiore profondità della X e alla sottile linea delle luci diurne a Led che incorniciano i proiettori principali, regalando alla vettura un’inconfondibile firma luminosa.

Ad accentuare lo spirito giovanilistico della city car giapponese contribuiscono anche le otto vivaci livree disponibili, tra cui il Rich Blue e l’ancor più sgargiante Magenta Flash – riservato in esclusiva all’allestimento x-cite – fanno in questa occasione il loro ingresso nella gamma.
Su strada la Aygo si è confermata una cittadina esemplare, capace di combinare la guida piacevole e brillante con i contenuti livelli di consumi ed emissioni. Il già apprezzato 3 cilindri 1.0 da 72 cv è stato opportunamente rivisitato, apparendo ora più reattiva ai bassi valori di coppia, oltre che più silenzioso e con un ridotto livello di vibrazioni.

Grazie all’aumento dell’efficienza, favorito tra l’altro dal nuovo sistema di ricircolo dei gas di scarico, le emissioni medie di CO2 si attestano sui 95 g/km nel caso che la vettura sia equipaggiata con la nuova trasmissione robotizzata x-shift a tre modalità (Easy, Manual e Retro) che consente di gestire in modo sequenziale i cambi di marcia – come accade nel caso dei cambi automatici – anche tramite le levette al volante. Proposta nelle versioni x-cool (l’unica disponibile anche a tre porte), x-play, x-fun, x-cite e x-trend, la nuova Aygo prevede un listino compreso tra 11.850 e 15.900 euro. Per ciascuna variante il passaggio dal cambio manuale a 5 marce al robotizzato Mmt comporta un sovrapprezzo di 800 euro.
 

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Lunedì 20 Agosto 2018 - Ultimo aggiornamento: 21-08-2018 18:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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