L'Audi Q5 Sportback

Q5 Sportback, il Suv sportivo mette la quarta. Poker di coupé a ruote alte in casa Audi

di Mattia Eccheli
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INGOLSTADT - Il quarto e inedito Suv coupé premium tedesco arriva dal Messico con motori provenienti anche dall’Ungheria. Che è la Q5 Sportback, declinazione a tetto spiovente della nuova Q5 della quale riprende la base tecnica. Stilisticamente invece ha molto in comune con la Q3 Sportback. Completano la gamma dalla coda ribassata la Q8 e la e-tron. L’opzione coupé serve alla casa di Ingolstadt, che ha la necessità di presidiare meglio questa nicchia di mercato in cui le rivali di Monaco di Baviera e Stoccarda sono sono in prima linea. La soluzione è anche più aerodinamica e riduce l’impatto ambientale.

La Q5 Sportback, che è uno dei venti modelli dell’importante offensiva di prodotto del 2020 anticipata mesi fa dal costruttore ancora prima dell’arrivo di Markus Duesmann, fortemente voluto da Herbert Diess, il numero uno del gruppo Volkswagen che come lui ha trascorsi in Bmw, condivide le proporzioni con la Q5. Rispetto alla quale misura 8 millimetri di lunghezza in più (4,69 metri): la differenza è legata al maggiore ingombro dei paraurti. Gli altri parametri sono identici, incluso il passo di 282 centimetri. Il coefficiente di resistenza pari ad un Cx di 0,30 viene anticipato dal costruttore come «tra i migliori della categoria»: è uno degli effetti della forte inclinazione dei montanti posteriori. Lo spazio libero da terra è identico al modello dal quale deriva. Esteticamente, sulla Q5 Sportback passaruota e parafanghi sono decisamente più pronunciati.

Il prezzo sarà leggermente diverso, un po’ più altro: «Per via dell’equipaggiamento più generoso», anticipa Audi. Tuttavia, a quanto ammonti la forbice non è ancora dato sapere. Ma non vale la pena di perdere il sonno pensandoci visto che il debutto sul mercato non avverrà che alla vigilia della prossima estate. Prima di allora verranno anche ufficializzati i dati tecnici relativi alle prestazioni della varianti plug-in da 220 e 270 kW, che sono le stesse della Q5. Ma Audi non ha voluto sbottonarsi oltre dichiarando che i sistemi devono ancora venire omologati. Con 300 e 370 cavalli, la Q5 Sportback si conferma potente quanto la gemella. L’intera gamma motori è ibrida perché Audi ha applicato la tecnologia a 12 e 48 Volt.

Le unità a benzina sono i sovralimentati a quattro cilindri da 2.0 litri in versione 40 da 204 cavalli 45 da 265. I turbodiesel con tecnologia twindosing, ossia a doppio iniezione di urea per ridurre le emissioni di ossidi di azoto, sono le varianti duemila 35 (165 cavalli) e 40 da 204 (2,4 tonnellate di capacità di traino) ed il V6 da 3.0 litri da 285. La trazione integrale è di serie con la sola eccezione dell’entry level da 165 cavalli, disponibile a due ruote motrici. Tutte le Audi Q5 Sportback montano una trasmissione automatica: a sette marce (i quattro cilindri) ed a otto (il V6).

Il Suv coupé premium dispone a richiesta delle raffinate sospensioni pneumatiche adattive (l’assetto sportivo è di serie) grazie alle quali si “inchina” fino a 55 millimetri per abbassare di 55 millimetri la soglia di carico (la capacità del vano bagagli perde tra i 50 e gli 80 litri rispetto alla Q5 standard, fra i 510 ed i 1.480). In marcia, l’escursione raggiunge i 6 centimetri: l’altezza libera da terra cresce fino a 4,5. Ad andature elevate, l’assetto si avvicina al suolo di 15 millimetri.

Sul fronte dell’infotainment, il modello offre il sistema Mib di terza generazione che ha nel virtual cockpit plus con schermo ad alta definizione da 12,3 pollici (quello a sfioramento di serie è da 10,1) il massimo della sua espressione. Per lo head-up display i clienti dovranno mettere mano al portafogli, a meno che la filiale nazionale non decida per un allestimento esclusivo che lo comprenda nel prezzo. La dotazione standard include tra le altre cose i cerchi da 18’’, i fari con tecnologia Full Led ed il volante multifunzione. La Q5 Sportback, naturalmente connessa come si conviene ad un marchio premium, dispone anche del futuristico sistema di comunicazione Car-to-X, cioè con le infrastrutture. Almeno per ora l’auto è un passo avanti.

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Domenica 21 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 22-03-2021 14:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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