La Renault Mégane Grand Coupé

Renault, la Megane mette la coda: stile e fascino della Grand Coupé

di Nicola Desiderio
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LECCE - Renault Mégane, dopo la berlina e la station wagon Sporter, arriva berlina Grand Coupé. Una variante quantomeno inattesa almeno per due buoni motivi: da noi le auto con la coda non riscuotono un grande successo e ancora meno in questo segmento. Ma la filiale italiana della Losanga ci crede e il primo dato a giustificare la loro fiducia – e il nome – è quello estetico: la Grand Coupé infatti è filante ed equilibrata mantenendo quel tocco sofisticato delle Renault di ultima generazione.
 

Dalla sua, la francese punta a farsi apprezzare da un pubblico che non segue le mode – vedi Suv e crossover – e ama l’auto nella veste e nella funzione più classiche come lo spazio e il comfort, senza però arrivare a dimensioni eccessive. La Mégane 4 porte infatti è lunga 4,63 metri, 22 cm meno della sorella maggiore Talisman e 27 cm in più della 5 porte, ma ha il passo della Sporter (2,71 metri) ovvero 4 cm in più che in parte vengono trasferiti alle gambe e in parte ad una posizione di seduta più comoda.

Il bagagliaio poi ha una capacità di ben 550 litri, il cofano con l’apertura a “piede” e lo schienale ribaltabile 60/40 alla bisogna. Ce n’è dunque anche per le famiglie, con tutta la letizia aggiunta dal tetto panoramico e la sicurezza a 5 Stelle EuroNCAP. Il merito è prima di tutto della resistenza della scocca, basata sulla piattaforma CMF, e poi dei numerosi dispositivi presenti come la frenata autonoma e le varie allerte per l’allontanamento della corsia, l’angolo cieco e la stanchezza dl guidatore. In più ci sono i fari a Led e il cruise control adattivo che legge i segnali e adatta l’andatura automaticamente: a prova di distrazione e di multa.

Molto moderna l’interfaccia uomo-macchina con la strumentazione tutta digitale, l’head-up display e lo schermo verticale da 8,7 pollici al centro della plancia del sistema R-Link2, facile e intuitivo da usare, ma privo della possibilità di specchiare dispostivi esterni. Autentica chicca è il Multisense, che consente di armonizzare secondo 5 profili (uno personalizzabile) la risposta di meccanica e telaio, le impostazioni della strumentazione e l’illuminazione dell’abitacolo.

Sotto il cofano ci sono l’1.2 a benzina da 130 cv con cambio EDC doppia frizione a 7 rapporti e due unità a gasolio: l’1.6 bialbero da 130 cv (201 km/h, 0-100 km/h in 10,5 s.) e l’immortale 1.5 monoalbero da 110 cv che dichiara 3,7 litri/100 km e 95 g/km di CO2, anche con l’EDC a 6 rapporti. E proprio quest’ultima combinazione è la più equilibrata, ma anche con le altre due si va sul sicuro: con l’1.2 si privilegia la silenziosità, con l’1.6 le prestazioni , in particolare la ripresa, favorita dalla grande coppia di 320 Nm disponibile già a 1.750 giri/min. Il listino parte da 23.550 euro, dunque solo 500 euro più della 5 porte e 500 in meno della Sporter, a parità di equipaggiamento.

 

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Domenica 7 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 08-05-2017 10:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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