La Mégane E-tech Electric è la prima Renault basata su una piattaforma sviluppata espressamente ed esclusivamente per auto elettriche

Renault Mégane, come va la nuova auto elettrica della Losanga. Tanta tecnologia e guida agile

di Nicola Desiderio
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MARBELLA – La Renault Mégane diventa elettrica e, per la sua quinta generazione, dà definitivamente l’addio ai benzinai per fare posto solo e soltanto alla batteria dopo 27 anni e 4 generazioni segnando una svolta per se stessa ed il proprio marchio che crede all’elettrico non certo da oggi. La Renault ha infatti in listino auto a batteria da 10 anni, ne ha vendute oltre 400mila ed è tra le top 5 in questo segmento che nel 2021 ha costituito il 9% del mercato in Europa, il 4,6% in Italia. Un’esperienza da oltre 10 miliardi di km che, negli auspici del ceo Luca De Meo, sarà uno degli assett fondamentali per consolidare la propria posizione e arrivare a vendere il 100% in elettrico entro il 2030.

La Mégane E-tech Electric è il primo modello dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ad essere basata sulla nuova piattaforma CMF-EV nativa le elettriche. Lunga 4,2 metri, è larga 1,77 e il suo stile è una interessante combinazione tra superfici lisce, la grafica raffinata creata da luci e materiali e la forza visiva data dalle grandi ruote montate su cerchi fino a 20 pollici. Il passo è di 2 e 68 e l’altezza è 1 e 50, una dimensione contenuta grazie alla batteria spessa solo 11 cm e racchiusa nella parte bassa in una struttura integrata con la scocca in alluminio, metallo del quale sono fatti anche cofano, parafanghi anteriori e cofano per ridurre il peso. Il dato dichiarato va da 1.511 a 1.636 kg, ma il dato più impressionante è che il baricentro è più basso di ben 9 cm rispetto alla precedente Mégane. Buona anche l’aerodinamica con un cx di 0,29 e un sCx che va da 0,67 a 0,71, grazie anche alla maniglia anteriore a filo e quella posteriore incassata.

La responsabile è la posizione della batteria che è costruita da Renault con celle LG Chem a sacchetto NMC (Nickel-Manganese-Cobalto) ed è disponibile in due taglie. Quella da 40 kWh pesa 290 kg ed è costituita da 8 moduli da 24 celle disposte a singolo strato, la seconda da 12 moduli a doppio strato e pesa 394 kg, ma occupa lo stesso volume. La densità energia/volume è di 600 Wh/litro, il 20% in più rispetto alla Zoe. Nel primo caso la potenza massima di ricarica in corrente continua è di 85 kW, di 130 kW nel secondo. In entrambi, il caricatore di bordo a corrente alternata è da 22 kW e dunque permette di sfruttare al massimo le colonnine pubbliche, con benefici di tempo e di costo per l’utente.

La Mégane è la prima Renault con batteria raffreddata a liquido, attraverso 3 circuiti: uno specifico, uno con pompa di calore condivisa con la climatizzazione dell’abitacolo e un’altra interconnessa con il motore. Anche in questo caso, è fatto tutto in casa. Pesa 145 kg, completo di inverter e trasmissione, ed è raffreddato anche ad olio: è un sincrono a 8 poli e magneti permanenti con rotore avvolto senza terre rare. Due i livelli di potenza: uno ha 96 kW e 250 Nm e l’altro ha 160 kW e 300 Nm. Nel primo caso si raggiungono i 150 km/h e si accelera da 0 a 100 m/h in 10 s. con la batteria più piccola che assicura 300 km di autonomia. Quella più grande fa peggiorare lo scatto di mezzo secondo, ma assicura 470 km che calano a 450 con il motore più potente. In tale configurazione la Mégane raggiunge 160 km/h e chiude lo 0-100 km/h in 7,4 s.

Interessante la gestione predittiva della ricarica che interagisce con il sistema di navigazione regolando la temperatura della batteria a 35 °C prima di fermarsi alla colonnina prescelta. In questo modo si accorciano i tempi e si preserva la salute della batteria. A questo proposito, Renault già offre per le sue auto elettriche la possibilità di verificare e certificare l’efficienza dell’accumulatore che è garantita di almeno il 70% entro 8 anni o 160.000 km. La casa francese mette anche a disposizione wallbox, con servizi di sopralluogo e installazione, e la card Mobilize per accedere e pagare presso 260mila colonnine in tutta Europa (24mila in Italia) alle quali presto si aggiungerà anche la rete ultraveloce Ionity. Tutte queste operazioni si possono fare anche con l’app. A disposizione anche un servizio di assistenza se si rimane a secco di energia e la possibilità di noleggiare una vettura alternativa se per un periodo ci si reca in una zona poco servita da reti di ricarica.

L’abitacolo è ampio e soprattutto accogliente, grazie al taglio delle portiere e al pavimento piatto e a quasi a filo con i brancardi. Il bagagliaio ha una capacità che va da 440 a 1.332 litri e per i cavi è stata ricavata una pratica botola. Moderna e attenta all’ambiente anche la scelta dei materiali con tessuti riciclati al 100% per i sedili insieme a legno ed Alcantara sugli allestimenti superiori. La plancia è molto raccolta sotto il parabrezza e la strumentazione è completamente digitale. Di fronte al guidatore c’è il display da 12” e al centro lo schermo del sistema infotelematico: da 9” oppure verticale da 12”. La particolarità è che il suo sistema operativo è Google dunque l’integrazione con lo smartphone è perfetta (ma c’è anche Carplay) permettendo di usare Google Voice, Google Maps e altre app, ma con la prospettiva che presto ve ne siano molte di più. Il sistema è ovviamente aggiornabile over-the-air, così come 20 centraline della vettura, comprese quelle che sovrintendono alla gestione dell’energia e dei dispositivi di assistenza alla guida che sono di livello 2. Ben studiati anche gli impianti audio, i suoni di allerta ispirati alla natura e il sistema di illuminazione che cambia continuamente il colore seguendo il ciclo circadiano.

La Mégane è un auto molto piacevole, innanzitutto per la silenziosità e la capacità di assorbimento delle sospensioni, entrambi risultati difficili da raggiungere su un’auto elettrica. Ma la cosa che sorprende di più è la rapidità dello sterzo che rende la guida molto agile, ma senza mai mettere in crisi l’assetto grazie al retrotreno dalla cinematica raffinata e ad una naturale tendenza a perdere aderenza in modo progressivo. Quando invece si forza il ritmo, l’effetto combinato dell’esuberanza della coppia e dello sterzo molto diretto, mette un tantino in difficoltà il controllo di trazione. I tecnici francesi però stanno lavorando per accorciare i tempi di risposta dell’elettronica così da rendere più fluida la risposta al volante e più scorrevole la percorrenza in curva. Questione di hardware invece la visibilità: al lunotto molto stretto mettono riparo le telecamere, sulla tre quarti anteriore la visuale invece non è sempre ottimale a causa del montante.

Giudizio nettamente positivo sul motore: è molto fluido e progressivo e l’elettronica di potenza fa sentire un lieve sibilo solo quando si affonda. Il guidatore può scegliere 4 modalità di guida (Comfort, Eco, Sport e Perso) con un pulsante sul volante che si portano dietro una diversa grafica per la strumentazione e una diversa tonalità di illuminazione. Altrettanti sono i livelli di recupero dell’energia attraverso le comode levette dietro al volante che, insieme alla risposta del motore e dello sterzo, rendono sportiveggiante la guida di questa nuova Mégane. Un’impostazione dimostrata anche dall’assenza di una modalità di guida “one-pedal”: se si vuole rallentare o arrestare la vettura con una certa energia, si usa il pedale del freno, comunque piuttosto progressivo. Anche l’efficienza è molto buona: nonostante la prova si sia svolta su un percorso “energivoro” per la sua conformazione e che invitava a spingere, i consumi non sono mai saliti in modo eccessivo e sono rimasti sempre prevedibili.

La nuova Mégane E-Tech Electric arriva ad aprile in tre allestimenti (Equilibre, Techno e Iconic), più due dedicati alle flotte, con un listino che parte da 37.100 euro. Le forme di finanziamento puntano a offrire una rata ridotta. Ad esempio versione Techno con motore da 160 kW e batteria da 60 kWh, che di listino costa 44.700 euro, se si ha un’auto in permuta o da rottamare, si prende con un anticipo di 11.100 euro, si pagano 36 rate da meno di 300 euro con un TAEG de 4,72% e si ha un valore residuo garantito di quasi 23mila euro.

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Domenica 20 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 17:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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