La nuova Skoda Kodiaq

Skoda Karoq, il Suv compatto campione di spazio, comfort e sicurezza

di Nicola Desiderio
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PALERMO – La Skoda Karoq è pronta a buttarsi nella mischia e, dopo la presentazione statica al Salone di Francoforte, presto metterà le ruote sull’asfalto per posizionarsi al di sotto della Kodiaq e sostituire la Yeti con l’obiettivo di rafforzare le vendite in continua ascesa della casa ceca del gruppo Volkswagen, ancora di più sfruttando il favore sempre maggiore che tutti i mercati mondiali stanno riservando ai veicoli a ruote alte.
 

Compatta fuori, ricca dentro. La Karoq è basata sulla piattaforma modulare MQB, come la stessa Kodiaq, ed è lunga 4,38 metri, larga 1,84 e alta 1,63 con un passo di 2,63 metri. Lo stile riprende i canoni già visti sulla sorella più grande e la Superb, ma con qualche licenza in più, in particolare per la forma dei parafanghi e dei gruppi ottici, senza però corrompere la sostanziale pulizia che caratterizza le Skoda. Anche l’abitacolo ricorda quello di altre Skoda, ma si nota una ricercatezza ancora maggiore per le forme, i materiali e soprattutto l’ergonomia e la praticità. La novità maggiore è la disponibilità, per la prima volta su una Skoda, della strumentazione completamente digitale su display ad alta definizione da 12,3 pollici in aggiunta ai tanti vani (quello portaguanti è anche refrigerato) tra cui anche quello per caricare lo smartphone ad induzione. Al vertice la telematica di bordo con schermi fino a 9,2 pollici, ogni forma di connettività possibile (Android Auto, Carplay e Mirrorlink), la possibilità di interagire con il veicolo a distanza tramite app e quella di accedere a servizi innovativi come l’assistenza proattiva, ovvero la possibilità da parte della rete di assistenza di verificare costantemente lo stato della vettura e l’eventuale necessità di un controllo.

Lo spazio più ampio e flessibile che c’è. Il punto forte della Karok è il rapporto tra le dimensioni compatte e la disponibilità di spazio all’interno. Ampie infatti sono sia l’abitabilità sia il volume del bagagliaio, la cui flessibilità tocca il culmine con il sistema Varioflex. Quest’ultimo consiste nel divano posteriore 40/20/40 con le porzioni laterali che sono riscaldabili, scorrono per 150 mm modulando il vano da 479 a 588 litri, sono regolabili in inclinazione e, una volta smontata la parte centrale, possono essere avvicinate di 80 mm per trasformare la Karoq in un salottino per 4. Ma la caratteristica unica è la possibilità di essere smontato e asportato interamente per portare la volumetria totale da 1.605 fino a 1.810 litri, un vero record per la categoria anche con i sediili normali 521-1.630 litri) e la cappelliera rigida al posto di quella avvolgibile. In ogni caso ci sono il doppio fondo e il portellone elettrico. Oltre a questo non mancano le soluzione tipiche di Skoda come le due rastrelliere laterali con i ganci per la spesa, la torcia ricaricabile con base magnetica e l’ombrello custodito sotto il sedile di guida. Quest’ultimo è ampio e comodo e può essere rivestito in ThermoFlux, un materiale che garantisce una traspirazione doppia rispetto al normale tessuto.

La sicurezza dentro e fuori strada. La Karoq brilla anche per la sicurezza. La lista include fino a 9 airbag e il meglio disponibile attualmente per l’assistenza alla guida: lettura dei segnali, allerta per il traffico trasversale quando si fa retromarcia, cruise control adattativo e l’Emergency Assist che utilizza simultaneamente più dispositivi – frenata autonoma con riconoscimento pedoni, allerta per l’angolo cieco e la stanchezza, mantenimento attivo della corsia – quando c’è una situazione di pericolo e il guidatore non reagisce alle sollecitazioni visive e sonore per un colpo di sonno o un malore. L’auto allora prende il controllo della situazione e si arresta accendendo l’hazard. In più ci sono anche i fari full led adattivi, con funzione antiabbagliamento automatica. La climatizzazione ha il sistema di purificazione AirCare e la chiave può contenere fino a 4 diversi profili e altrettante sono le modalità di guida selezionabili che diventano 5 con quella off-road sulle versioni a trazione integrale che sono anche provviste del pacchetto rough-roads, ovvero di protezioni supplementari al fondoscocca, e di sospensioni posteriori multilink. Nel 2018 saranno disponibili anche gli ammortizzatori a controllo elettronico.

Integrale, automatica o 3 cilindri. Al lancio la nuova Skoda Karok si presenta con due motori a benzina e altrettanti a gasolio, tutti ad iniezione diretta con turbocompressore. Il primo è l’ormai noto 3 cilindri mille da 115 cv che affianca l’1.5 da 150 cv dotato di ACT, il sistema che disattiva i due cilindri centrali quando il motore funziona tra 1.250 e 4.000 giri/min, sta erogando una coppia tra 25 e 100 Nm e la vettura non sta viaggiando oltre i 130 km/h. Questo sistema permette di risparmiare in media mezzo litro ogni 100 km. L’1.5 ha di serie il cambio doppia frizione a 7 rapporti che si può avere su tutti gli altri motori in gamma, anche il diesel 1.6 da 115 cv – che così vede abbassare i consumi e le emissioni rispettivamente da 4,5 litri/100 km e 118 g/km di CO2 a 4,2 litri/100 km e 112 g/km – e il 2 litri da 150 cv che ha il cambio con alloggiamento in magnesio e il sistema SCR allo scarico per i NOx e può avere anche la trazione integrale. Nel corso del 2018 arriverà anche la versione da 190 cv che ha DSG e 4x4 di serie e rappresenterà il top per le prestazioni (211 km/h, 0-100 km/h in 7,8 s.).

Comfort e facilità di guida. La Karoq è un auto accogliente. Il sedile di guida è ampio, comodo e offre ampie regolazioni al pari del volante. Siamo partiti dal motore meno scontato per un veicolo come questo, il 3 cilindri mille con il DSG che se la cava piuttosto bene anche con questa stazza dimostrando ancora una volta di essere silenzioso e morbido, ma per sfruttarlo nel modo migliore è meglio mettere il cambio in S altrimenti sale di marcia troppo presto. Per chi vuole usare la Karoq prevalentemente in città è la soluzione ideale, anche perché l’assetto è molto morbido, ma non per questo la Karoq esagera con il rollio e il peso ridotto del motore si tramuta in un’inaspettata agilità sul misto. Il diesel 1.6 sarà il motore preferito e ha buone doti, soprattutto dopo i 2.000 giri/min, sotto questa soglia è fluido, ma non troppo reattivo, in compenso allunga bene. Il 2 litri da 150 cv ne ha per tutti i tipi di utilizzo, anche quello che prevede lunghi trasferimenti. Abbiamo provato anche la versione da 190 cv, che ha una coppia davvero poderosa e particolarmente estesa (400 nm tra 1.750 e 3.250 giri/min), ma ben sfruttabile grazie ad un assetto nettamente più frenato e alla trazione integrale.

Parte alta e punta sui contenuti. Il listino parte da 23.850 euro prevede tre allestimenti, tutti disponibili per tutti i motori in gamma. L’Ambition è più di una versione base perché ha già i cerchi in lega da 17 pollici, il cruise control, il climatizzatore automatico bizona, i sensori di parcheggio con frenata automatica, il sistema infotelematico con schermo da 8 pollici e altro ancora. La Executive con 1.600 euro offre un vantaggio cliente del 27% grazie ai fari full led adattivi con lavafari, la vernice metallizzata o perlata, il navigatore Amudsen con wi-fi e servizi online per 1 anno. La Style con 1.300 euro in più ha un vantaggio del 56% e aggiunge il VarioFlex, l’accesso e l’avviamento senza chiave, i cerchi in lega da 18 pollici, la retrocamera, i rivestimenti in pelle e tessuto e l’illuminazione interna anche per i piedi e regolabile su 10 colori diversi. Il DSG costa 1.650 euro. I primi esemplari arriveranno nei concessionari a dicembre, ma le consegne inizieranno a gennaio 2018.

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Sabato 14 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 15-10-2017 18:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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